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Recensione

Battlefield 4: recensione PS4

La potenza del Frostbite 3 si scatena sul nuovo Hardware di PlayStation 4, segnando una nuova era per il mercato console

Baku, Azerbaijan, l’unità Tombstone composta da alcuni Marines americani, sfugge quasi per miracolo alle forze speciali russe, ma uno sfortunato evento porterà questo manipolo di eroi a dover prendere importanti scelte per portare a termine la missione. Intrappolati all’interno di un’automobile che sta man mano affondando nell’oceano a seguito di un attacco nemico, è Dunn, ferito e intrappolato nei sedili posteriori dell’automobile, a ordinare ai compagni di mettersi in salvo, sparando al vetro dell’autoveicolo e abbandonandolo al suo triste destino.

Si apre così il prologo della modalità campagna di Battlefield 4, la stessa giocabile su PlayStation 3, Xbox 360, PC, Xbox One e PlayStation 4, la versione designata per questa recensione.

Per la prima volta su console, gli utenti potranno godere di tutte quelle features che hanno reso tanto popolare questo brand su PC, soprattutto grazie ai vantaggi offerti dalle due nuove piattaforme di Microsoft e Sony, perfettamente in grado di sfruttare tutta la potenza messa a disposizione dall’engine grafico di DICE, il Frostbite 3, questa volta senza estremi tagli alle possibilità di utilizzo.

CINA, RUSSIA E… STATI UNITI

Un vero hardcore gamer non potrà iniziare la sessione multiplayer senza aver prima portato a compimento la modalità campagna. L’asso nella manica di questa modalità è da ricercarsi in alcuni collezionabili, sparsi all’interno delle ambientazioni che incontreremo lungo il conflitto a fuoco narrato dagli sviluppatori, un mix di fantapolitica e scelte decisamente discutibili.

Senza svelarvi nulla della trama e degli infruttuosi colpi di scena tentati con la narrazione delle vicende, l’unico colpo da maestro che rimarrà ancorato nella mente risiede nell’ottima qualità grafica e nella dinamicità dell’azione. Sono molte le azioni disponibili in questo nuovo capitolo di Battlefield, soprattutto in funzione del controllo dei propri marines con la nuova modalità “comandante”. Saremo in grado di indicare chi e dove attaccare, anche alle pattuglie aeree, con la pressione prolungata del tasto dorsale destro, tutto con estrema facilità mentre ci troveremo in procinto di abbattere un nemico. L’utilizzo del cannocchiale a infrarossi sarà un grande alleato nell’azione, così come lo scenario potrà venirci in aiuto per nasconderci o abbattere le truppe nemiche. La forza di Battlefield risiede nella capacità di saper sfruttare i calcoli della CPU per creare impatti convincenti sugli elementi che compongono l’ambiente; la distruzione di edifici, mezzi blindati o persino elementi che scateneranno la forza della natura, creeranno delle modifiche ambientali utili anche in ambito strategico. Massi che saltano, polvere, scintille e proiettili da ogni parte: tutta l’azione di una guerra simulata è servita. La bontà di tutto ciò è, come detto in precedenza, minata da una regia non proprio brillante, da una sceneggiatura poco sensata, ma anche da una longevità della campagna veramente limitata, incapace di spronare il giocatore a completarla una seconda volta, se non per la ricerca dei famosi collezionabili, citati precedentemente.

una grafica eccelsa, grazie al Frosbite 3

MA SI, DICHIARIAMO GUERRA AL MONDO INTERO

Fortunatamente per gli amanti degli scontri online, il titolo DICE tira fuori i muscoli e mette in campo quel che realmente è il suo potenziale. Scontri multiplayer che in alcune modalità raggiungono i 64 giocatori suddivisi in due team, mezzi militari pronti a far fuoco in acqua, terra e aria, granate e missili capaci di tirar giù grattacieli interi e tutta la dinamicità che ha reso così “pro” questo titolo: si, è Battlefield. Il Frostbite 3 non ha incertezze nel muovere così tanti elementi a schermo, compresa la dinamicità di alcune mappe che ad un certo punto muteranno il proprio aspetto e spingeranno i giocatori a scegliere una tattica diversa per combattere il team avversario. In questi giorni di test delle varie modalità di gioco, in compagnia di alcuni amici e giocatori occasionali, ci si è resi subito conto quanto sia complicato affrontare le modalità multigiocatore senza un minimo di organizzazione. Battlefield 4 punta tutto sull’affiatamento della squadra per vincere i match. Giocare in solitaria è veramente inutile se dall’altra parte ci si trova di fronte un team ben organizzato e capace di eseguire attacchi di fanteria in perfetto allineamento strategico, idem per quanto riguarda le retrovie composte da cecchini e medici pronti alla rianimazione. Una simulazione di guerra direbbero in molti, ma in effetti Battlefield 4 è anche qualcosa in più: è un FPS che si pone su un altro livello di esperienza di gioco, dandoci piena libertà di azione e controllo sul campo.

Si potranno impersonare quattro unità ben distinte, ognuna con la sua specifica abilità. Saranno quindi presenti quella d’assalto, il geniere, quella di supporto e il cecchino, tutte con dei kit personalizzabili in base ai nuovi elementi che sbloccheremo avanzando di livello. Sarà d’obbligo impersonarne una adeguatamente per aiutare il proprio team ad arrivare alla vittoria ed è per questo che tornerà utilissima la modalità poligono, dove prendere la giusta dimestichezza con gli elementi di gioco.

Le modalità da affrontare non sono cambiate rispetto a quanto già descritto nella nostra recensione di Battlefield 4 per console Current Gen, l’unica vera differenza risiederà quindi in una dote tecnica maggiore e nei 64 giocatori presenti in alcune modalità di gioco.

DISTRUTTIVO, ANCHE NEGLI ERRORI

Anche se apparentemente perfetto in prima battuta, almeno nei test su PlayStation 4 sono saltati all’occhio diversi problemi di connessione o reset improvvisi. Difficile stabilire se possa trattarsi di qualche bug sul codice di gioco o un sovraccarico dei server, ma non è così raro trovarsi fuori dai match proprio nel momento in cui stiamo per effettuare una prestazione da record. Punteggi stellari che si tramutano in “zero tituli”, tanto per dirla alla Morinho, dove tutti i progressi di una partita, magari da 1000 Tickets, vengono annullati a causa di questi crash. Stesso dicasi per la campagna per il singolo giocatore, iniziata per ben 3 volte prima di riuscire a completarla senza che il salvataggio sia sparito nel nulla. Sempre in questa modalità, è capitato più volte di non poter proseguire in alcune missioni senza riavviarle, semplicemente perché i componenti del nostro team non capivano di poter proseguire in avanti dopo aver ripulito l’intera zona dalle truppe nemiche.

 Attenzione! L'edificio sta per crollare!

SPARI A SALVE, ALMENO IN PARTE

Non si può certo negare l’ottima qualità visiva offerta dal Frostbite 3, ma senza ombra di dubbio ci si poteva aspettare qualcosina in più dall’avvento delle console Next Gen. Per stessa ammissione di DICE, Battlefield 4 spreme quasi a limite le CPU delle due nuove piattaforme Microsoft e Sony, nel tentativo di gestire al meglio il multiplayer a 64 giocatori, ponendo quasi un limite sui futuri titoli. Ci sono effetti particellari da lasciare quasi a bocca aperta, così come texture di notevole qualità alle quali vengono spalleggiate ombre ed effetti di luce veramente notevoli. E’ tutto molto bello da vedere, ma piuttosto ‘normale’ per i comuni utilizzatori di giochi per PC. Sicuramente questo engine di nuova generazione si fa notare grazie all’alta distruttibilità e la dinamicità con cui si susseguono alcuni eventi, ma aleggia comunque un senso di già visto, forse derivato dall’ottimo Battlefield 3, a suo tempo un titolo capace di alzare veramente il metro di paragone rispetto a quanto disponibile sul mercato.

Parlando invece di gestione dei controlli attraverso il nuovo DualShock 4, la situazione è decisamente migliorata – in positivo – rispetto all’esperienza su PlayStation 3. Le nuove leve analogiche, ma più in generale l’intero pad, è un deciso passo in avanti per Sony, capace di offrirci un controller competitivo, ma dalle possibilità non ancora del tutto espresse. Possibile che il Touch Pad serva solo a richiamare il Battlelog?

 In azione con il nuovo Dualshock 4!

Di quest’ultimo, risulta gradevole l’utilizzo su dispositivo mobile; un’abile mossa per gestire al meglio il proprio profilo e verificare fin nei minimi termini le statistiche. E’ invece risultato troppo macchinoso gestire le classi e i potenziamenti direttamente in partita, dove si rischia di perdere fin troppo tempo tra un respawn e l’altro.

I pro

  • Grafica ed effetti;
  • Multiplayer fino a 64 giocatori;
  • Online ha una longevità incredibile.

I Contro

  • La campagna;
  • Bug da sistemare, soprattutto nei match online;
  • Poca fantasia con le nuove mappe di gioco.

Voto Globale 8

Inaugurare la nuova generazione di console con un titolo come Battlefield 4 è sicuramente un ottimo punto di partenza per immaginare cosa arriverà in futuro. L’incredibile engine firmato DICE ci ha permesso di vedere subito all’opera quanto può spingersi avanti questa PlayStation 4. I 900P in risoluzione nativa, forzatamente utilizzati per supportare al meglio i 64 giocatori nei match, offrono una pulizia grafica e degli effetti introvabili sulle altre console. Questa è sicuramente la versione che si avvicina maggiormente all’esperienza disponibile sui PC più performanti e un’ottima base da cui partire per proporre nuove esperienze ai videogiocatori. Battlefield 4 non è un videogioco perfetto, anzi, mette i mostra diversi bug e problemi nelle sessioni di gioco online, ma tutto sommato certi aspetti vengono meno quando ci si trova virtualmente fianco a fianco con i propri amici, sul vastissimo campo di battaglia. Strategia e gioco di squadra sono la chiave vincente di questo titolo, il quale senza la splendida modalità multigiocatore online, non avrebbe realmente offerto nulla di buono agli amanti del genere.

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