In attesa di Batman: Arkham Knight, siamo tornati ad impersonare l'uomo pipistrello. Scoprite con noi la gelida e misteriosa storia di...
Freddo, gelido cuore è disponibile al download, ma facciamo un passo indietro. Cinque mesi fa vi stavamo raccontando di come un giovane Bruce Wayne aveva iniziato la sua carriera da giustiziere. Un Batman debole e fragile, non ancora pronto a diventare il cavaliere oscuro. Ma che, grazie alla taglia sulla sua testa ad opera di Maschera Nera, avrebbe riempito il suo curriculum da lì a poco. Non solo i criminali non temevano per la propria pelle, in qualunque modo avrebbero intascato i 50 milioni offerti dal villain, ma anche coloro che diventeranno i nemici storici dell’uomo pipistrello. Da Pinguino fino all’Enigmista, da Deadshot a Bane. Finito Batman: Arkham Origins, e in attesa del capitolo per l’attuale generazione di console, Batman: Arkham Knight, siamo tornati ad Arkham City per affrontare una fredda, gelida notte di capodanno.
Non solo è tempo di brindare al nuovo anno appena iniziato, ma anche ad un futuro roseo per la città di Arkham. I cattivi sono stati sconfitti e, ancora una volta, i buoni hanno trionfato. Uno di questi è Ferris Boyle, il direttore amministrativo della GothCorp, a cui gli è stato affibbiato il premio umanitario della Wayne Corp. La serata non potrebbe andare meglio, è tempo del fatidico discorso di ringraziamento, fino al momento in cui tutti si ghiacciano, letteralmente.
Irrompe Mr. Freeze che con il suo fucile criogenico immobilizza alcune delle persone presenti, tranne il premiato, cui sembra suscitare il suo interesse. Viene quindi rapito. Bruce Wayne non può stare con le mani in mano ed aspettare che la sua villa venga ridotta ad un ghiacciolo, proseguiamo quindi in direzione della Batcaverna per recuperare la nostra tuta alata. Nel frattempo veniamo a scoprire di come in mezzo a tutto questo sia invischiato anche Cobblepot, il Pinguino. Evidentemente in accordo con Freeze, i suoi scagnozzi non ci facilitano l’impresa. Raggiunta la base segreta del pipistrello, indossiamo la tuta per iniziare la ricerca del criminale protagonista del pacchetto. Seppur si tratti di un contenuto scaricabile dalla durata contenuta – circa tre ore per completarne la storia – la trama non delude, è interessante e non mancano i colpi di scena.
Il gameplay non può che ritornare quello che già conosciamo e, se avete concluso l’avventura del gioco base, ne avrete imparato a memoria il sistema di combattimento. Di questo, nella recensione di Batman: Arkham Origins, ne avevamo parlato in modo positivo, sottolineando come le mani di Warner Bros Montreal l’avessero migliorato. Ma anche come, verso la conclusione, non funzionasse egregiamente quando il numero di nemici da affrontare accresce esponenzialmente. Il DLC parte proprio dal presupposto che abbiate concluso Batman: Arkham Origins e siate quindi usciti illesi dalle scazzottate più complesse. Qui si inizia subito con un numero consistente di nemici, ricorrendo anche alle ondate. Non solo, gli uomini equipaggiati con armi da fuoco non mancheranno di farvi la pelle fin da subito. Aspettatevi quindi un alto livello di sfida che metterà alla prova le vostre abilità. In compenso, il nostro armamento sarà completo fin da subito, portandoci con noi tutti i gadget che si hanno una volta finito Origins, così come le abilità che andavano sbloccate con i punti esperienza. Questi sono stati infatti tolti, insieme all’albero delle abilità.
Warner Bros. Montreal ha comunque inserito vari elementi approfittando del tema principale che ricorre per l’intero contenuto scaricabile: il ghiaccio. Se per la maggior parte i criminali che affrontiamo sono i medesimi, incontreremo spesso e volentieri dei nemici dotati di fucile criogenico. Questi rimangono lontani dalle battaglie, preparandosi a congelarci. Quando questo accade saremo bloccati sul posto alla mercé di qualsiasi attacco, dovremo quindi liberarci il prima possibile premendo il tasto azione. Appena udiamo l’arma ricaricarsi, sarà nostra premura schivare il raggio e, magari, usarlo a nostro vantaggio in modo da farlo direzionare verso gli altri scagnozzi. Una semplice aggiunta che dona un po’ di pepe agli scontri. Anche le fasi stealth vedono l’aggiunta di nuove possibilità. Con l’artiglio remoto è ora possibile agganciare i nemici alle sporgenze, in modo da eliminarli con semplicità e dalla distanza. Chi invece non è semplice da mettere fuori gioco sono i nemici corazzati. Non è infatti possibile sgattaiolare alle loro spalle e atterrarli con un attacco furtivo. Dovremo sfruttare le bombole criogeniche presenti nella stanza, distruggerle in modo da congelare il malcapitato e poi, solo a questo punto eseguire un KO silenzioso criogenico.
Proseguendo con il gioco, sbloccheremo la tuta XE, questa è stata ideata per sopravvivere alle condizioni estreme. Oltre a permetterci di attraversare zone altrimenti mortali per Batman, ha anche delle funzioni utili a livello di gameplay. Possiamo infatti scaldare i nostri batarang per sciogliere il ghiaccio, per esempio le stalattiti che pendono sulle teste dei nemici.
Seppur in maniera limitata rispetto al gioco base, in Freddo, gelido cuore è possibile esplorare Arkham City. Questa la ritroviamo cambiata, l’atmosfera lo è. Oltre ad essere ricoperta di ghiaccio, le tonalità sono passate da blu a marroncino, lo stesso cielo prende questo colore, così come i palazzoni che riempiono la città. Questa trasformazione è stata di nostro gradimento, l’abbiamo ammirata mentre girovagavamo alla ricerca delle nuove missioni secondarie. In realtà, tralasciando i civili imprigionati nel ghiaccio, queste non sono poi così tanto “nuove”. Ritornano i simboli di Anarky da analizzare con la modalità detective, e i suoi scagnozzi da uccidere in tempo prima che una bomba esploda. Ed è per questo che le motivazioni per continuare a giocare il DLC dopo aver concluso la sua storia, sono ben poche.
Se ci siamo levati il cappello di fronte al lavoro di WB Montreal atto a riempire il contenuto di novità, l’abbiamo rimesso nel momento in cui sono rispuntati i problemi tecnici dell’originale. In primis le texture, poco rifinite, si notano soprattutto quelle della tuta XE. Non mancano cali di framerate piuttosto frequenti, che non possono non essere notati, fortuna vuole che ciò non accada durante i combattimenti.
Insomma, Cold, Cold Heart – il suo titolo originale – è un buon modo per farci tornare ad Arkham, ma allo stesso tempo è meglio pensare alle prossime avventure del pipistrello. Il DLC è stato sfruttato a dovere per mettere in piedi una storia che ci fa scoprire le origini e i retroscena di Mr. Freeze, e sarà quindi un piacere vederlo in azione per gli amanti del personaggio. Ci sono piaciute le meccaniche legate al ghiaccio e le aggiunte relative a questo elemento, ma nulla di veramente imperdibile. La nuova atmosfera di Arkham è davvero piacevole, peccato che non ci sia nulla che ci invogli ad esplorarla. Non abbiamo disdegnato le tre ore passate al gelo di Freeze, ma non così memorabili da giustificare l’esborso richiesto di 9,99€.