Dettagli al massimo e 60fps? Detto fatto.
Dopo la recensione dell’Asus ROG GL552, un portatile ancora definibile tale, ma adatto ad i giochi più leggeri, è tempo ora di passare a suo fratello maggiore che ricopre la fascia alta dei gaming notebook. Grazie allo Skylake Core i7 e alla Nvidia GeForce 980M riesce a raggiungere prestazioni eccellenti, munitevi però di qualche schiena di riserva.
Contenuto in un enorme scatola – quella classica dei portatili – che lo aiuta a proteggerlo da eventuali danni, su di essa mancano al solito le caratteristiche tecniche, che, per quanto riguarda il nostro sample in test modello G752VY-T7003T, sono le seguenti:
Se con il GL552 ho avuto qualche dubbio sulla scelta estetica di Asus, in questo caso non è stato così. Il G752 è imponente e il suo essere un gigante temerario lo dimostra anche con un design aggressivo. Lo stile della scocca ricorda quello del GL552, ma più rifinito. La plastica posteriore del monitor però, ancora una volta, sembra troppo leggera e si flette con facilità, lasciando la sensazione di una qualità non altissima.
È quando apriamo il portatile che il G752 dà il meglio di sé. La cornice d’argento che racchiude la tastiera crea un contrasto con il nero ed il rosso dei tasti con un risultato davvero piacevole. In alto, nella zona del tasto accensione – intagliato con una forma simile alle sopracciglia della maschera, simbolo di ROG -, trova posto un design “tecnologico” con linee nette che ne ricoprono la superficie.
Davvero ricca la connettività grazie a quattro porte USB 3.0, una USB 3.1 di tipo C, un HDMI, un mini Display Port, un lettore di schede SD, un ingresso LAN, un ingresso jack combo ed un ingresso per il microfono. Per chi ancora li utilizza, c’è anche un lettore DVD Super-multi.
L’SSD presente fa il suo lavoro per portarci al desktop in circa quattordici secondi. Arrivati qui, scopriamo la suite di Asus pensata per i videogiocatori.
La schermata iniziale del Gaming Center è la solita che già conosciamo, con le informazioni del sistema necessarie per tenere sempre sott’occhio le frequenze della CPU, GPU, della memoria e le relative temperature.
Troviamo poi il già conosciuto ROG Gamefirst III che permette di dare la priorità di utilizzo della banda a determinati programmi piuttosto che ad altri. L’Audio Wizard è stato qui sostituito con Sonic Studio II che ci permette di regolare a piacimento l’audio, cambiando le frequenze ed altre regolazioni.
Altre regolazioni le possiamo fare per quanto riguarda il microfono, stabilizzando il volume o riducendo i disturbi che esso può catturare.
Dal Gaming Center possiamo anche impostare una funzione ai cinque tasti macro presenti sulla tastiera, facendogli avviare un programma specifico, un sito web o creando una vera e propria macro. È possibile inoltre attivare l’illuminazione della “Hot Zone”, cioè della parte sinistra della tastiera, quella che interessa maggiormente ai giocatori. Questo significa che, una volta attivata i led illumineranno W, A, S, D, E, R, F e via dicendo.
Call of Duty Black Ops 3 rimane il nostro primo titolo benchmark, dopo svariate patch è stato finalmente ottimizzato come si deve. Necessita comunque di specifiche tecniche non indifferenti, vediamo se quelle del G752 sono all’altezza.
Per fare una comparazione identica al GL552, ho fatto un primo test con le stesse medesime impostazioni: tutti i dettagli su alto, tranne per le texture a settaggio medio. La risoluzione render al 100% ed un antialiasing impostato sul filmic SMAA t2x.
Visto le ottime prestazioni, ho impostato poi anche le texture al massimo settaggio, aspettandomi una media inferiore visto le richieste esose di Black Ops3, così non è stato. La media è rimasta sufficientemente alta da consentirci di giocarlo fluidamente. Durante i combattimenti rimane tale anche con granate ed esplosioni di ogni tipo, scendendo sotto i 60fps quando entrano in gioco più effetti contemporaneamente, come fumi e fiamme.
Seppur la situazione migliori nel multiplayer, con un framerate che raramente scende sotto i 70fps anche nelle situazioni più concitate, il nostro maggior nemico torna ancora una volta: lo schermo. Seppur la situazione migliori rispetto al 15,6” del GL552, il 17.3” rimane comunque una limitazione non da poco in un gioco così frenetico come Black Ops 3.
Rise of the Tomb Raider è un titolo che avevamo davvero apprezzato, anche nella sua versione PC, grazie ai paesaggi suggestivi che fanno da sfondo all’avventura della giovane Lara.
Con le impostazioni a molto alto, il PureHair attivo ed un AA impostato sul SMAA, abbiamo una media di 50fps durante le fasi di scalata, che aumenta quando esploriamo, l’esperienza risulta decisamente godibile. Abbassando i dettagli ad alto, siamo poco sotto i 60fps.
Killing Floor 2 è stata ancora una volta la mia scelta come titolo “leggero” – per così dire -.
Con tutti i settaggi ad ultra, filtro anisotropico 16x, FXAA e HBAOP+ e attivando il framerate variabile arriviamo ad un picco di 75fps. Per un azione costante e fluida è buona idea bloccare il framerate che in questo modo sarà per la maggior parte del tempo fermo a 61fps con rari minimi di 59fps.
Titolo “leggero” tra virgolette perché Killing Floor 2 ha una tecnologia davvero interessante, nonché perfetta per un titolo del genere: Nvidia Flex. Se attivato, budella e fluidi dei mostri uccisi abbelliranno l’ambientazione di gioco.
Come potrete immaginare, non è propriamente un peso di poco conto per la nostra GPU, il gioco consiglia una GXT 980, non a caso, per riuscire a gestire al meglio Nvidia Flex. Attivando sia le interiora che i fluidi, si scende sotto i 50fps quando la mappa comincia a riempirsi di budella. In ogni circostanza comunque Killing Floor 2 rimane sempre godibile.
The Division continua ad essere il titolo che più mette in ginocchio le nostre GPU. Con le impostazioni grafiche ad alto – tralasciando la qualità dei riflessi e la profondità di campo a medio -, SMAA 1x basso, filtro anisotropico 8x e dettaglio degli oggetti al 40% abbiamo un’esperienza godibile, anche con esplosioni e varie effettistiche in campo.
Grazie a The Division, avevo elogiato in particolar modo lo schermo del GL552. Da un portatile di fascia più alta ci si aspetterebbe lo stesso, se non di più. Così non è, il display del G752 non è in grado di restituire la medesima intensità dei neri. Al contrario, grande esperienza audio grazie alle casse integrate e alla Sonic Suite. Le esplosioni e i colpi sparati hanno una profondità avvertibile tale da non farci utilizzare necessariamente le cuffie.
Con il GL552 vi avevo avvisato di munirvi di uno zaino resistente per portarvi con voi i suoi 2,6KG di peso, con il G752 sarebbe meglio una valigia, qualche schiena di scorta ed un’iscrizione alla palestra più vicina. Difficilmente sposterete dalla scrivania i suoi 4.4KG, diventa irrealistico e complesso pensare di uscire e infilarlo nel vostro zaino o tracolla come un qualsiasi altro portatile a causa dei 42×33,5x3cm di dimensione.
Senza sorprese, il test della batteria ha sottolineato come il G752 sia gran poco “portatile”. L’autonomia, anche in un utilizzo lavorativo – navigazione, scrittura e poco altro – è insufficiente. Ho iniziato il test – con le opzioni di risparmio energetico impostate su bilanciato, così come di fabbrica – alle 8:00 per vedere il laptop spegnersi alle 9:50. Inutile dire che in gioco, con le impostazioni necessarie a farci giocare con degli fps decenti, l’autonomia scende a solo un’ora.
Eccellente lavoro con la dissipazione del calore, il G752 ne produce davvero tanta, ma è avvertibile solamente se mettiamo volutamente le mani sulle bocchette posteriori. La tastiera si scalda giusto nella parte centrale e destra, non intaccando in alcun modo i tasti che più utilizziamo per giocare. In idle il rumore è nullo, in gioco si avvertono le ventole che entrano in azione, ma senza risultare eccessivamente fastidiose.
La tastiera è sostanzialmente quella del GL552, con una retroilluminazione che non intacca in alcun modo il gioco notturno, anche grazie i tasti W, A, S, D maggiormente in evidenza. È comoda in scrittura, in gioco fa il suo dovere, ovviamente con le limitazioni del caso.
L’Asus ROG G752 potrebbe diventare il vostro compagno di giochi preferito. Le prestazioni che offre sono sufficienti a giocare ad alto/molto alto a 60fps nella maggior parte dei casi. Esistono svariate versioni: con la 970M come GPU, con più o meno RAM e altre configurazioni. Quella in prova è una di quelle migliori con un prezzo di consigliato di 2.700€, fortunatamente è possibile trovarlo online anche a poco più di 2.000€, il che è decisamente un affare. Scordatevi però di spostarlo per più di qualche metro.