Abbiamo provato la GPU che "fa di più con meno" e ne siamo usciti stupiti!
Qualche settimana fa NVIDIA ha svelato Maxwell, e noi ve ne avevamo parlato nel nostro articolo accennando al fatto che stavamo già lavorando su qualcosa. Bene, ecco, ora lo sapete! È arrivato il momento di parlarvi di una delle prime schede desktop di NVIDIA ad essere equipaggiata con GPU GM107 (maxwell), stiamo parlando della GeForce GTX 750 Ti in particolare la variante personalizzata da Asus.
Abbiamo avuto la fortuna di testare le top di gamma sia di AMD e di NVIDIA (290X e 780 Ti) uscendone, più che soddisfatti per il loro potenziale, ma abbastanza amareggiati per gli eccessivi consumi che abbiamo criticato in entrambe le recensioni. Ma con Maxwell tutto questo probabilmente sta per cambiare. La variante che abbiamo testato ha 2GB di memoria GDDR5 a 5400Mhz ed un core clock a 1072MHz (boost 1150Mhz) ma potete trovare varianti con un solo GB di memoria, anche se per godere al meglio del FULL HD non possiamo che consigliarvi di puntare su 2GB. Per il resto, la scheda è stata sponsorizzata da NVIDIA come la GPU che “fa di più con meno”, questo perché grazie all’ingegnosa architettura Maxwell, l’organizzazione interna della GPU ha tolto quei “colli di bottiglia” che si sono presentati in Kepler. Il “meno” è da osservare nel minor numero di Core, soli 640 CUDA core che riescono a tener testa a persino i giochi più esigenti, mettendo in imbarazzo schede di scorsa generazione come la 650 Ti che non regge minimamente il confronto. Anticipando un po’ quello che andrete a leggere, ciò che ci ha davvero impressionati è stata la grandissima capacità di questa scheda di reggere i confronti con le schede di fascia alta nei giochi a 1080p, consumando appena 60W e mantenendo sempre una temperatura inferiore di circa, e non troppo oltre, 50 gradi! Silenziosa quanto efficace, la 750 Ti è una scheda come poche.
Passiamo subito ad un’analisi tecnica per poi dare uno sguardo da vicino alla scheda e alle sue prestazioni con i giochi di ultima generazione!
Prima di partire con il consueto set fotografico, disponibile nella pagina successiva, parleremo in maniera un po’ più tecnica della scheda. Maxwell è innovazione e la GTX 750 Ti non fa eccezione. La scheda è disponibile, come già accennato, nelle varianti 1 GB e 2 GB con una differenza di prezzo di pochi euro, trattandosi comunque di una GPU di fascia media. Il modello che abbiamo recensito è una variante di ASUS, per esattezza la GTX 750 Ti OC, avente un core clock di 1072Mhz che in Turbo Boost sale a 1150Mhz con 2 GB di Memoria GDDR5 a 5400Mhz. La scheda è raffreddata da un dissipatore appositamente costruito da ASUS con ben due ventole che richiedono un cavo d’alimentazione a 6 pin. Il sistema di raffreddamento è, sì silenzioso ed efficiente, ma forse anche un po’ superfluo per una scheda che, almeno per quanto riguarda i modelli reference, non richiederebbe neanche un’alimentazione esterna riuscendo a sfruttare totalmente la corrente che gli arriva dalla porta PCI-E della scheda madre.
Continuando a parlare della scheda, 640 CUDA Core, Bus di memoria a 128 Bit, banda passante di 86.4GB/s, 16/40 ROPs/TMUs, 17.2 GiPixel/s di Pixel Fillrate e 42.9 GTexel/s di Texture FillRate.
Ma come fa una scheda simile ad essere più performante della GTX 650 Ti?
Rispondiamo citando un pezzo del nostro speciale interamente dedicato a Maxwell:
“Nel GM107, ovvero la nuova GPU che troviamo su Maxwell e quindi sulla 750 Ti di cui stiamo parlando, osserviamo una sostanziale riprogettazione degli Streaming Multiprocessors (rinominati adesso SMM). La prima differenza evidente è la suddivisione di un SMM in quattro blocchi ognuno con 32 core per un totale di 128 core in ogni SMM contro i 192 di kepler. Inoltre, ogni blocco in Maxwell, oltre ad avere il proprio buffer e scheduler, ha 64KB di file di registro, al contrario di quanto succedeva sugli SMX di Kepler composti da un unico file di 256KB. Mentre le unità load/store rimangono invariate, scendono invece le texture units, 8 nel GM107 e 16 nel GK106 (kepler). La Cache L1 è stata combinata con la texture cache, ad ogni Texture/L1 Cache sono collegati un paio di blocchi. Grazie a questa ingegnosa soluzione, Nvidia è riuscita ad introdurre pure 2MB di L2 Cache, un quantitativo drasticamente superiore se considerati i 256KB di L2 Cache su Kepler.”
Insomma, ad un occhio inesperto, più che un salto avanti, sembra un passo indietro secondo certi aspetti. Ma Nvidia stima un miglioramento del 90% delle prestazioni grazie a Maxwell e noi non possiamo di certo biasimarla visti gli ottimi risultati che la sua ultima 750 Ti sta ottenendo nei benchmark. Ancora una volta, è la dimostrazione che l’ottimizzazione esiste e che non ci si può ridurre a pensare “più core = più prestazioni”. Quindi, riassumendo, un’organizzazione migliore degli spazi all’interno della propria GPU, ha permesso a NVIDIA di fare della 750 Ti una GPU economica, con pochissimi sprechi di energie ma, al contempo molto più performante rispetto alle VGA della stessa fascia delle generazioni passate!
Ma passiamo subito a dare uno sguardo estetico alla scheda.
Cominciamo a parlare di come viene presentata la GTX 750 Ti OC. La prima foto è appunto la parte frontale della confezione, con il tradizionale “graffio” caratteristico dei prodotti Asus e con il sistema di raffreddamento a doppia ventola ben in evidenza che ha permesso ad Asus di realizzare una scheda con una portata d’aria due volte maggiore rispetto ad una reference e tre volte più silenziosa. Nella confezione, in basso, possiamo notare le varie features tra cui il Super Alloy Power che permette alla scheda una maggiore stabilità e un ciclo vitale 2,5 volte più esteso.
Nel retro, invece, vengono elencati e spiegati nel dettaglio le features sopra accennate, con l’aggiunta dell’esclusivo GPU Tweak che permette di overclockare con un click rendendo l’aumento delle frequenze alla portata di tutti. Senza dimenticare un accenno a GPU Tweak Streaming, che permette di condividere in tempo reale i propri gameplay.
Ma passiamo al contenuto, ovvero, alla scheda! Ecco una comparativa tra la GTX 750 Ti OC di ASUS e la nostra GTX 680 Lightning di MSI.
Le differenze non sono certamente poche, non credete? Comunque, ecco un primo piano su come si presenta singolarmente la scheda.
Qui invece, il retro della 750 Ti, con tanto di dissipatore che sporge in quanto decisamente più lungo dell’intera scheda.
In questa foto potete notare gli output della scheda, se avete un occhio attento avrete notato come il produttore abbia munito la scheda di un output VGA.
Per concludere questo set fotografico, una foto che raffigurante la presa di alimentazione della scheda, in quanto, come abbiamo accennato prima, questa versione personalizzata da Asus è l’unica che richiede una presa di alimentazione a 6 pin pur rimanendo con un consumo energetico significativamente basso.
Riguardo ai pin di alimentazione, abbiamo trovato fastidiosa la loro collocazione a “sinistra” – per intenderci, vicino agli output -, non certo il massimo per il cable management. Proseguiamo elencando un ultima volta le features della scheda e le tecnologie supportate da essa, spendendo pure due parole sulla nostra configurazione di prova.
Ne abbiamo già parlato, ma ricapitolare non fa mai male. Di seguito le specifiche tecniche della GPU ed uno sguardo alle tecnologie supportate:
Nome | NVIDIA GeForce GTX 750 Ti |
Tipo di bus | PCI Express 3.0 |
Quantità di memoria | GDDR5 2GB |
Core Clock | GPU Boost Clock: 1150 MHz
GPU Base Clock: 1072 MHz |
Memory Clock | 1350 MHz (5400 MHz GDDR5) |
CUDA Core | 640 |
Interfaccia Memoria | 128-bit |
Risoluzioni Supportate |
DVI Max Resolution: 2560×1600 |
Uscite |
D-Sub Output: sì x 1 |
Consumo energetico (TDP) Dichiarato da Asus | Fino a 150W (richiesta alimentazione a 6 pin) |
Features Asus |
ASUS GPU Tweak & Driver |
Supporto a tecnologie NVIDIA |
FXAA e TXAA |
Parlando invece della configurazione su cui abbiamo testato la GTX 750 Ti, rimane completamente invariata rispetto le scorse recensioni. Si tratta di un PC di fascia alta con un i7 3770K a 4.5Ghz capace di supportare tutti gli ultimi componenti hardware, di seguito le specifiche tecniche:
Per mancanza di monitor a risoluzione maggiore, tutti i test sono stati svolti a 1920×1080
Cominciamo questa serie di Benchmark con il famosissimo 3D Mark FireStrike. Il numero di GPU testate dalla redazione di Kingdomgame.it cresce a dismisura e la 750 Ti può essere confrontata con due top di gamma ed una scheda di fascia alta. Firestrike è un ottimo benchmark DirectX 11 che testa sotto molti aspetti il nostro sistema confrontando i risultati con quelli delle configurazioni simili alla propria. Ecco i nostri risultati:
Di certo non si può dire che la 750 Ti sia una scheda di fascia alta, perché appunto, non lo è, ma per una scheda così piccola da soli 640 core, il risultato su Firestrike è da non sottovalutare.
Superati i test con 3D Mark, abbiamo testato la nostra ASUS GTX 750 Ti su Unigine Heaven e Valley che non cessano di essere un punto di riferimento per confrontare la configurazione del proprio PC con quella di qualcun altro. Heaven, più pesante di Valley, è un test che supporta la DirectX 11 ed offre una notevole tassellazione capace di affaticare anche le GPU più performanti. Il test è stato impostato a 1920×1080 Extreme con AA 8x. Non perdiamo altro tempo e vediamo i risultati del nostro viaggio tra la città sospesa in aria di Unigine Heaven:
Finito con Heaven è stato il tempo di goderci il panorama di Valley, test un po’ più leggero rispetto a Heaven ma ancora molto efficace come punto di riferimento. Il test girava su EXTREME HD e a 1920×1080.
Tra le novità interessanti per quanto riguarda i benchmark sicuramente non ci è sfuggito Catzilla. Lo scopo di ALL Benchmark è quello di testare i nostri PC verificandone la capacità di reggere i giochi più moderni quali Battlefield 4, Crysis 3, ACIV: Black Flag ecc… Nel menu di Catzilla troveremo infatti una voce chiamata “Verifica Gioco“, che ci permette di selezionare per quale gioco vogliamo testare il nostro PC in modo da scoprire se è capace di reggerlo. Divertente ed originale, l’idea di affiancare ad ogni risultato una “Certificazione Catzilla” che raffigura un animale a seconda del proprio risultato ottenuto. Catzilla può essere un buon modo per scoprire se il proprio PC può supportare i giochi più recenti. Ed è anche un buon criterio di valutazione per confrontare la propria configurazione con le classifiche globali. Di seguito la valutazione della 750 Ti nel test a 1080p:
La 750 Ti OC di Asus se ne esce con una certificazione 1 stella di Livello Tiger, un gran bel risultato per una scheda del suo calibro! Continuando con i test, visto che avevamo a disposizione anche la nostra 680 Lightning, l’abbiamo testata con il nuovo benchmark arrivato in casa Kingdomgame.it. Giusto per farvi capire come Catzilla, al variare della fascia della GPU, tenda ad attribuire un animale diverso. Nel caso della 680, un Catzilla è più che adeguato.
Si ringrazia ALL Benchmark per il software fornitoci.
Per i PC gamer, Battlefield 4 è stato un evento importante. Oltre a fornire una grafica mozzafiato grazie al nuovissimo Frostbite 3. Pieno di azione, esplosioni, effetti di luce, occlusione ambientale e chi più ne ha più ne metta. Il tutto ha come risultato uno sparatutto con una grafica molto realistica e, grazie al buon lavoro fatto da DICE, neanche fin troppo inaccessibile dai moderni PC. L’abbiamo testato a 1920×1080 ad ULTRA con MSAA 8x. Pur trattandosi di un titolo AMD Gaming Evolved, le GPU Nvidia, reggono benissimo il confronto con le rivali AMD.
Ecco come se l’è cavata la nostra GTX 750 Ti OC a confronto con schede di fascia alta:
Da Battlefield a Bioshock, tutt’ora uno dei principali punti di riferimento come “target” minimo da raggiungere per un buon pc da gaming.
Bioshock Infinite, celebre titolo di 2K Games, narra le avventure di Booker ed Elizabeth nella città di Columbia. Dopo parecchio tempo dall’uscita gli sviluppatori, Irrational Games, non hanno perso di certo la voglia di continuare a supportare il titolo. Si sono infatti impegnati a far uscire periodicamente la nuova serie Burial at The Sea, che ci riporta a Rapture, ambientazione del primo Bioshock. Ancora una volta un titolo AMD ad una risoluzione 1920×1080 e con dettagli massimi attivando tutti i filtri.
Titanfall è un nuovissimo titolo sviluppato da Respawn Entertainment e pubblicato da EA. Presentato ufficialmente durante l’E3 2013, il gioco ha destato l’interesse di tutti e si è caratterizzato per un’estrema libertà di movimento e per la presenza dei Titan, enormi mech completamente pilotabili mediante i quali ci si assicurano spettacolari scontri contro gli altri giocatori. Il gioco è always online e bisogna avere una connessione internet per giocarlo visto che si tratta di un titolo solo Multiplayer. Titanfall è sicuramente un must have di questo 2014, soprattutto per i giocatori PC che possono godere di una risoluzione e di filtri più elevati rispetto a quelli offerti su Xbox One. Veloce, frenetico ed emozionante, Titanfall sa dare una scarica di adrenalina al giocatore, immergendolo in una realtà nuova in cui, una volta entrati non si riesce ad uscire. Grazie alle esperienze passate con Call of Duty, Respawn ha saputo creare un multiplayer ben bilanciato, ma soprattutto divertente. Il gioco gira sul decennale Source Engine, modificato appositamente da Respawn Entertainment, questo però non significa framerate alti anche con dettagli ultra… Titanfall è comunque un gioco di nuova generazione. Per saperne di più, leggete la nostra recensione! Il test è stato svolto a 1920x1080p con Texture Folli, MSAA 8x e tutto il resto dei filtri al massimo del dettaglio. Ecco come è andata la 750 Ti OC:
Metro: Last Light ci porta in mondo post apocalittico dove gli umani sono costretti a vivere nella metropolitana di Mosca, in Russia, per difendersi dalle minacce della superficie. Non stiamo parlando di semplici radiazioni, ma di strane creature mutate a causa del cataclisma nucleare, ma soprattutto dei temibili Tetri, creature capaci di controllare le menti altrui contro cui difficilmente, un essere umano, può qualcosa. La storia si basa sul legame tra il protagonista, Artyom, ed i Tetri. Il gioco, il cui debutto è avvenuto proprio quest’anno, è tratto dal famoso romanzo di Dmtry Glukhovsky ed è un titolo “NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played”. Ottimizzato per CUDA e PhysX, uno spettacolo da non perdere. Il gioco non può certamente definirsi “leggero”, anche perché tecnicamente è un buon lavoro.
La nostra GTX 750 Ti ne sente il peso, ma abbassando qualche filtro, sicuramente la situazione riesce a migliorare facilmente!
Lara Croft fa il suo ritorno su console e PC con un salto di qualità grafica impressionante. AMD ha colto l’occasione per presentare la nuovissima ed esclusiva tecnologia Tress FX, implementata anche nella versione Xbox One/PS4 del gioco. Abbiamo testato il gioco in qualità “Ultra” a 1080p con Tress FX disattivato essendo una tecnologia AMD, ma non per questo la squadra verde se l’è cavata male, soprattutto al nostra ASUS GTX 750 Ti OC:
Se abbiamo visto qualcosa di “insano” con Catzilla, non poteva mancare all’appello la follia di Far Cry 3. Il gioco è caratterizzato da enormi spazi aperti pieni di vegetazione, tanti effetti luce, occlusione ambientale e così via. Lo sparatutto in prima persona ci mette nei panni di Jason Brody, nel gioco assisteremo alla sua progressiva trasformazione in un vero guerriero. Il suo scopo: recuperare i sui amici e mettere fine alle crudeltà di Vaas. Far Cry 3 sfrutta il Dunia Engine 2, ottimizzato per AMD. Abbiamo svolto il test selezionando l’API DirectX11. Abbiamo settato il gioco in Ultra 1080p con MSAA 8x, ecco come è andata la 750 Ti:
Passiamo ad un altro titolo Nvidia, Assassin’s Creed IV: Black Flag. Il quarto capitolo della fortunata saga, ci mette nei panni di Edward Kenway, da prima un corsaro, divenuto poi un pirata. I suoi sogni di gloria e ricchezza lo portarono in breve ad entrare nell’ordine degli assassini. Nel mostrarvi i benchmark di questo titolo va sottolineato che non può andare oltre i 60 fps. Tuttavia è un titolo recente e con una grafica soddisfacente e ritentiamo giusto riportarlo. L’abbiamo testato ad Ultra con MSAA 2x a 1080p.
Crytek è famosa per Crysis e, recentemente, anche per titoli come Ryse: Son of Rome, che riescono a far spiccare la compagnia per il suo talento nello sviluppare una grafica di altissima qualità. Con Crysis 3, grazie al Cry Engine 3, il gioco ha raggiunto livelli di dettaglio impressionanti, rivelandosi una vera e propria sfida persino per i PC più performanti. Il titolo è stato ottimizzato per AMD ma non per questo le nostre GPU NVIDIA non sanno cavarsela. La nostra 750 Ti, con le impostazioni da noi utilizzate con le schede di fascia alta, ha borbottato un po’, ma abbassando qualche filtro il risultato finale è sicuramente ben giocabilie. Il test è stato eseguito a 1080p con impostazioni “Very High” e MSAA 2x.
Pur essendo una scheda nata per essere silenziosa, performante e a basso consumo, noi, come di consueto, applichiamo il nostro overvolt ed overclock spingendo il componente hardware che abbiamo sotto mano, giusto per vedere come si comporta. I risultati sono stati più che soddisfacenti: abbiamo applicato il massimo overvolt possibile con Asus GPU Tweak (circa +35) e portato il core clock da 1150MHz a 1348Mhz (+198) riuscendo a boostare ben 1400MHz sotto i nostri benchmark. Le memorie invece, hanno subito un bel + 950 passando da 5400Mhz a 6350Mhz. Il tutto con temperature mai superiori ai 57-58°c.
Un overclock fortunato, che ci ha dato grandi soddisfazioni. Partendo da 3D Mark Firestrike, dove il nostro score è finito in prima posizione nei test Extreme – tra le configurazioni simili – ed in seconda posizione per quanto riguarda il test standard!
Non male anche il miglioramento su Heaven, seppur di pochi frame al secondo.
Ecco invece dove l’overclock andrebbe applicato, nel gaming, e quale gioco migliore per testare un overclock se non Metro Last Light? Il gioco è passato da una situazione completamente ingiocabile ad una sufficientemente giocabile. Seppur con un picco minimo di 19 fps, la GTX 750 Ti con il suo Boost a 1400Mhz ha beccato ben 33fps di media, contro i 24fps ottenuti con il clock default.
Questo è tutto, siamo finalmente pronti per chiudere la recensione!
La GTX 750 Ti come scheda NVIDIA ci ha davvero impressionati e l’accoppiata con maxwell è sicuramente una carta vincente. Con prestazioni a 1080p che reggono il passo con le schede più potenti, la nuova arrivata in casa NVIDIA mette in imbarazzo le schede di generazione passata che trovano in Kepler il loro collo di bottiglia. Maxwell ci ha fatto scoprire la bellezza di giocare per lunghi tempi consumando poco ed avendo una temperatura drasticamente bassa grazie, inoltre, all’efficiente soluzione trovata da ASUS con il suo sistema dual-fan, le temperature non riescono a superare i 58°c anche in overclock. Esteticamente appagante e di buoni materiali costruttivi, la GTX 750 Ti OC 2GB di Asus è sicuramente una buona scelta per chi stia cercando un upgrade hardware low-budget che permetta a configurazioni più “antiquate” di godere delle prestazioni di una scheda video di ultima generazione senza dover cambiare necessariamente alimentatore o altri componenti.
Per la sua fascia di prezzo la 750 Ti non ha rivali, a dare maggior valore al tutto, inoltre, ci sono le promozioni dei partner selezionati che forniscono un credito di 110€ da spendere in giochi free-to-play per partire avvantaggiati rispetto ai propri avversari. Piacevolmente sorpresi dai risultati, parliamo di Maxwell come dopo aver “gustato un antipasto”, fiduciosi per tutto quello che deve ancora deve essere presentato da parte di NVIDIA per quanto riguarda il mercato Desktop. Speranzosi soprattutto di un futuro senza sprechi e decisamente più “ecologico”.
Concludendo questa recensione, è davvero raro trovarsi di fronte un pezzo che merita il pieno dei voti, ma con Maxwell si nota come NVIDIA abbia lottato contro uno dei più grandi problemi delle attuali schede video, lo stesso problema che abbiamo segnalato nelle nostre ultime recensioni, i consumi fin troppo eccessivi. Un futuro più verde sembra sempre più possibile e ciò non può far altro che rincuorarci. L’altissimo potenziale in overclock è anch’esso solo un assaggio di quelli che potranno essere invece i successori della 760, 770, 780 e così via, soprattutto se considerato che la 750 Ti subisce ancora un processo di produzione a 28nm mentre le prossime GPU dovrebbero subire un processo a 20nm. Ma purtroppo la scheda non riesce a raggiungere la perfezione, una delle poche note negative riguarda la limitazione imposta da NVIDIA all’overclock che rende ancora più inutile il connettore di alimentazione a 6 pin introdotto da ASUS, che tra l’altro, in nostra opinione, si trova in una brutta posizione per favorire un buon cable management. ASUS ha fatto una cosa buona e gradita nell’aggiungere un output VGA, ma non nel posizionare una presa di alimentazione a 6 pin in un punto che può rendere complicato il passaggio dei fili in alcuni casi.
In chiusura, un buon prodotto, spesso, rimane tale, pur non considerando il prezzo a cui viene proposto, se poi, come nel nostro caso, questo è pure molto conveniente, allora diventa davvero qualcosa in più. La nostra protagonista si trova in vendita al prezzo di 140€ e considerato il rapporto Prestazioni-per-watt-consumato la GTX 750 Ti OC di ASUS, è decisamente un acquisto consigliato.
Sono pochi al giorno d'oggi i prodotti capaci di stupire. La GTX 750 Ti è uno di quelli. Se inizialmente eravamo scettici verso la nuova GPU di Nvidia, ci siamo dovuti ricredere benchmark dopo benchmark. Osservando come una scheda incredibilmente piccola come la 750 Ti riesca a generare davvero tanta potenza con un consumo così basso. Per tutto il periodo di testing, non siamo riusciti a togliere la scheda dal case. Con la 750 Ti OC i dB prodotti dal nostro desktop PC sono drasticamente calati aprendoci una finestra sul quiet gaming. Se c'è un prodotto tra tutte le VGA di fascia media che sentiamo di consigliare ad occhi chiusi è la nuova 750 Ti. Una giusta spesa che saprà ricompensare chiunque decida di acquistarla con sessioni di gaming davvero silenziose, zero preoccupazioni per le temperature persino in Overclock. Ma soprattutto consumi incredibilmente bassi. Unica pecca di tutta la recensione, che tutt'ora ci lascia perplesso: era davvero necessario introdurre un'alimentazione a 6 pin?