Nel 1888 Londra soffre le azioni omicide di Jack Lo Squartatore. Siete pronti a mettere fine a questo terrore?
Il 23 ottobre scorso è arrivato sugli scaffali e in digitale Assassin’s Creed Syndicate, il nuovo capitolo della serie di Ubisoft. Questo episodio ha avuto, secondo me, un ruolo fondamentale e probabilmente determinante per la ormai storica serie del publisher francese. Dopo i bug enormi fuoriusciti da Assassin’s Creed Unity non erano ammissibili gli stessi e/o nuovi errori. L’ottimo lavoro di Ubisoft Quebec con Assassin’s Creed Syndicate ha senz’altro ripulito la macchia d’olio lasciata dal titolo precedente. Per chi se la fosse persa, cliccando QUI potrete recuperare la mia recensione di Syndicate, pubblicata nei mesi scorsi sulle pagine di Kingdomgame.it
Oggi, però, si deve voltare pagina (scusate il gioco di parole) per scrivere del nuovo e atteso DLC. Nella Londra ottocentesca non è mancato il progresso e le ingiustizie sociali, ma nemmeno il terrore! Il caso di Jack lo Squartatore è noto a tutti: un assassino psicopatico, capace di mettere in subbuglio la città e la sicurezza dei sudditi di Londra, precisamente del quartiere di Whitechapel, il più povero e dimenticato della capitale londinese. La cosa che deve interessare è:“Ubisoft Quebec su che binario ha impostato questa importante e triste vicenda della storia inglese?”
Per andare subito al sodo, Assassin’s Creed Syndicate – Jack lo Squartatore è ambientato nel 1888, bensì venti anni dopo le vicende narrate nella storia principale del gioco. I templari non sono più una minaccia, ma a mettere in crisi Londra e la sua popolazione c’è una personalità malata e deleteria: Jack Lo Squartatore. I gemelli Frye cercheranno di trovare e poi sconfiggere questo malato instabile, capace di trasmettere paura e dolore. Ci proverà prima Jacob e in seguito Evie Frye. Non ritengo giusto proseguire nel raccontarvi altre cose della breve ma intensa storia del contenuto scaricabile. Questo perché non intendo spoilerare nemmeno in minima parte gli avvenimenti. Quello che posso dire è che vi troverete al cospetto di una Evie Frye ancor più maturata, saggia ma assolutamente determinata, oltre a incontrare nuovamente un personaggio importante e presente anche nella campagna originale.
La conoscenza di Herry Green ha permesso ai due gemelli di giungere in India e apprendere nuovi importanti trucchi, appartenenti alla confraternita assassina indiana. In particolare, gli assassini presenti in India erano propensi ad utilizzare tecniche di combattimento, in grado di pervadere la mente dei nemici e incutere così un vero e proprio terrore. Questo stratagemma ha permesso agli sviluppatori di Ubisoft Quebec di implementare questa novità nel gameplay. Infatti, tramite l’utilizzo di bombe apposite e – in alternativa – ad attacchi brutali e sanguinolenti sarà possibile impaurire i nemici, a tal punto da farli scappare in preda al terrore. L’unica categoria di ostili a non subire gli effetti di questi attacchi è il bruto.
In Assassin’s Creed – Kack lo Squartatore ritroviamo poi delle missioni a tema Sherlock Holmes, in cui si dovranno trovare degli indizi lasciati sulla scena del crimine dall’assassino Jack. Gli elementi di importanza saranno poi utili per decifrare il messaggio dello psicopatico e cercare – quanto meno – di capire le sue intenzioni e prossime mosse.
Questa è l’unica sostanziale novità che ritroviamo nel gameplay. Di certo, la possibilità di spendere nuovi punti abilità per potenziare il proprio personaggio risulta uno stimolo non da poco per portare a termine anche le nuove missioni secondarie. In effetti, queste ultime non presentano una vera e propria originalità; piuttosto sembrano essere riprese da quelle del capitolo originale. In alcune dovremo umiliare degli uomini, dei veri e propri mascalzoni violenti con le prostitute, per poi consegnarli in un secondo momento alla giustizia. In altre, invece, dovremo trovare degli impostori che inviano lettere anonime ai giornali con lo scopo di attaccare ulteriormente la sensibilità degli abitanti della città. Quest’ultima nell’espansione non è completamente accessibile, difatti saranno percorribili solamente i quartieri di Whitechappel e City di Londra. Una scelta consapevole, dovuta al fatto di aver modificato solamente quelle due zone per accogliere l’autunno freddo e inospitale del 1888.
Devo essere sincero. La Londra vittoriana di Assassin’s Creed Syndicate era riuscita a catturare notevolmente la mia attenzione. Considero ottimo il lavoro della divisione del Quebec di Ubisoft su questo episodio. Gli sviluppatori hanno considerato tutti i fattori che erano da considerare, creando una città di livello artistico davvero evocativo, riducendo magari il numero di personaggi non giocanti su schermo e il numero di interni presenti nel gioco. La nuova Evie, poi, con 20 anni in più sulle spalle è stata davvero ben caratterizzata. Il suo spirito e la sua determinazione, poi, sono rimasti intatti. Quello che recrimino a Ubisoft Quebec è di aver ottimizzato al meglio il codice finale dell’espansione, come invece era avvenuto con il titolo originale. Questo perché nel corso dell’avventura (ho provato la versione PlayStation 4) mi è capitato 4-5 volte di subire rallentamenti bruschi e davvero fastidiosi, soprattutto nelle fasi concitate. Il tutto, ovviamente, può essere limato mediante un piccolo aggiornamento, ma questa pratica sta diventando sempre più utilizzata. Dovrebbe essere limitata, una volta che gioco viene distribuito e reso disponibile per tutti gli appassionati.
Nonostante un'ottimizzazione del codice non ottimale ho potuto godere appieno della storia contenuta nel pacchetto Assassin's Creed Syndicate - Jack lo Squartatore. Certamente il contenuto è consigliato a tutti coloro che hanno apprezzato la campagna principale del titolo! Tornare a Londra nel 1888 ben 20 anni dopo la storia principale è una cosa senz'altro gradita. Il tutto impreziosisce la narrazione, anche se va a perdere qualcosina nel gameplay. Il fattore del terrore è ben implementato, anche se non entusiasma fino in fondo, in quanto si sposa poco con le tecniche furtive degli assassini. In conclusione, consiglio l'acquisto agli appassionati e a chi volesse tornare nella Londra vittoriana.