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Recensione

Angry Birds Star Wars – Recensione PS4

Rovio inaugura la Next Gen con un porting apprezzabile, ma dal conto troppo salato..

Ci sono cose nel mondo dei videogames che è difficile spiegarsi, soprattutto nei termini di alcune operazioni commerciali. Spesso, a causa di uno scarso numero di copie vendute, si è data la colpa alla pirateria, altre volte ai recensori poco seri o ancora allo scarso impegno degli sviluppatori, senza mai citare direttamente l’Editore o l’investimento pubblicitario. Ammesso anche che ognuno di questi aspetti si prenda la sua parte di colpevolezza, non andrebbe mai sottovalutata la scelta commerciale del videogioco o della console, a volte proposte al pubblico ad un prezzo decisamente troppo alto, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Questo è forse il caso di Angry Birds Star Wars, sviluppato dal team finlandese di Rovio e pubblicato da Activision. Abbiamo avuto il piacere di testarlo su PlayStation 4, ma la brutta sorpresa di vederlo in vendita a circa 50,00 Euro, ci ha costretti a valutarlo sotto tutt’altro punto di vista: quello dedicato al cosumatore.

Panoramica a Volo d’Uccello

Il brand Angry Birds ha ricevuto grande popolarità col suo ingresso nel mercato degli smartphone. Nato da un concetto piuttosto semplice e banale, ma dalle meccaniche di gioco magnetiche e inossidabili nel tempo, il titolo Rovio si è fin da subito distinto per la gran cura del gameplay. La scelta scherzosa di sfruttare delle ‘biglie’ a forma di uccelli e donargli determinate proprietà per abbattere pareti di varia natura e uccidere i grassocci Porcellini, nasconde in realtà un puzzle game ben congeniato e piuttosto accattivante da giocare, una vera perla per gli amanti del genere. Attraverso centinaia di livelli, il nostro scopo sarà sempre lo stesso: distruggere a colpi di mazzafionda i nemici, facendo sempre attenzione a non esaurire le munizioni, che per l’appunto sono i nostri “Angry Birds”.
Il concept ha effettivamente il suo bel perché in ambito smartphone o tablet, dove il touch screen ci permetterà di controllare alla perfezione la tensione dell’elastico della fionda e la sua direzione. Un metodo di controllo risultato finora sempre responsivo e preciso… cosa difficile da dire per quello gestito con il nuovo DualShock 4 di PlayStation 4, minato forse dalla non perfetta responsività e calibrazione della leva analogica di sinistra. Tutto sommato dopo un po’ di pratica si riesce a padroneggiare tutto abbastanza bene, ma la differenza si sente rispetto al titolo originale.
Anche se i controlli sono stati riadattati con grande inventiva, rendendoli anche piuttosto immediati, gli oltre 200 livelli messi a disposizione da Rovio, insieme ai 20 livelli esclusivi per la versione console, non lasciano scampo all’inevitabile ripetitività. L’azione di gioco, se pur impreziosita dai poteri jedi attivabili dalla seconda pressione del tasto X, è comunque la stessa dei capitoli precedenti: lancia e cerca di ottenere il miglior punteggio, colpendo con il minor numero di tentativi i nemici. Semplice, no?
Peccato però che da un titolo retail per console ci si aspetti ben altro, soprattutto in termini tecnici e di varianti al gameplay.

Angry Users

Sebbene la licenza Star Wars sia ben applicata al brand e ci sia un’interessante gestione della fisica in ogni suo aspetto, Angry Birds Star Wars non lo si può certo definire come un titolo tecnicamente straordinario. Purtroppo la sua natura “portable” si fa sentire, soprattutto in ambito visivo, dove gli sprites bidimensionali hanno veramente poco a che fare con la “Next Gen”, non offrendo nessuna chance a PlayStation 4 di mostrare i muscoli. La risoluzione nativa a 720P, le animazioni divertenti ma non brillanti, il comparto sonoro povero e la giocabilità forse non idonea ad un pad, riescono ad essere risollevati in minima parte dalla longevità offerta dalla quantità di livelli, tutti particolarmente caratterizzati e abilmente pensati. Questa, viene ulteriormente enfatizzata dalle modalità multigiocatore che si divide in competitiva per 2 o 4 giocatori e quella cooperativa per un massimo di due giocatori, senza dimenticare i preziosi trofei da sbloccare e mostrare agli amici del PSN; ma siamo certi che possa bastare, a fronte di una spesa non proprio leggera?
Purtroppo è difficile dirlo, anche con un certo rammarico, ma il cavillo è tutto qui. Angry Birds Star Wars sembra volersi mostrare sul mercato come una produzione Tripla A che ovviamente non è. C’è molto divertimento se non si è mai giocato ai capitoli precedenti, una buona longevità, ma anche alcune pecche tecniche su cui si sarebbe potuto lavorare di più. E che dire del target di utenza su cui dovrebbe far breccia? In quanti sarebbero disposti a spendere circa 50,00 Euro per giocarlo insieme all’acquisto di PlayStation 4? Insomma, c’è sicuramente altro da scegliere e giocare più o meno a quel prezzo sulle console Next Gen.

I pro

  • Tanti livelli da giocare.

I Contro

  • Tecnicamente non ha nulla di Next Gen;
  • Il controllo dalla leva analogica di sinistra è rivedibile;
  • Ripetitivo fino alla nausea.

Voto Globale 4

Ci dispiace ammetterlo, soprattutto perché amanti della serie su smartphone, ma… il caso Angry Birds Star Wars su PlayStation 4 ha il sapore di Blu-Ray sprecato. Non c’è nulla di epico nel titolo Rovio che permetta di valutarlo positivamente; dagli assets grafici ai contenuti generali, il prodotto fa acqua da tutte le parti, impedendo di giustificarne la spesa. Gli acquirenti di una console Next Gen si aspetterebbero di visualizzare a video una grafica cinematografica o altamente spettacolare, un gameplay fresco e innovativo… non certo degli sprites perfettamente renderizzabili da un comune smartphone. Per queste ragioni, soprattutto legate al prezzo, non ci sentiamo di consigliarvi l’acquisto di Angry Birds Star Wars, a meno che non venga reso disponibile a 10,00 Euro sul PlayStation Store.

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