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Recensione

Alien: Isolation – Recensione, paura nello spazio

Da soli in una stazione spaziale ormai abbandonata occupata da un terrificante xenomorfo... la lotta per la sopravvivenza ha inizio!

Dopo il discreto risultato ottenuto con Alien: Colonial Marines, oggi ritorniamo a parlare di una delle saghe fantascientifiche più belle di sempre analizzando in particolare Alien: Isolation, atteso titolo survival horror sviluppato dai ragazzi di Creative Assembly e pubblicato da SEGA. Il gioco, ambientato quindici anni dopo gli eventi del primo film Alien del 1979, è disponibile dallo scorso 7 Ottobre per Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3, PlayStation 4 e PC. La versione esaminata sarà quella Xbox 360, dunque qui di seguito andremo a parlarne.

Destinazione stazione Sevastopol

Dopo aver recuperato alcuni dati riguardanti la scatola nera della Nostromo, Amanda Ripley viene inviata con un team sulla stazione spaziale Sevastopol per fare luce su alcuni fatti relativi alla madre Ellen Ripley. Nel momento in cui sbarchiamo su Sevastopol ci accorgiamo fin da subito che qualcosa non va e ci ritroviamo immersi nell’oscurità percorrendo corridoi claustrofobici e nascondendoci ad ogni rumore sospetto. In ogni caso, la nostra Amanda inizierà il suo cammino per ritrovare la scatola nera, ma ben presto si renderà conto della presenza di qualcosa di sovrannaturale a bordo della stazione. L’ambientazione è molto vasta e ci consente di esplorare liberamente varie sezioni grazie all’utilizzo di alcune navette che useremo per spostarci da una parte all’altra della struttura spaziale.

Amanda Ripley che usa il rilevatore di movimento

Alcune zone però, dovranno essere visitate prima di altre poiché avremo bisogno di alcuni attrezzi che si otterranno solo con l’avanzare della campagna. Saranno presenti inoltre dei percorsi secondari che consentiranno di raccogliere preziose risorse, le quali ci aiuteranno a tenerci in vita. Per sopravvivere infatti, dovremo essere in grado di razionare bene gli strumenti a nostra disposizione, come ad esempio le batterie della nostra torcia, le quali si esauriscono molto in fretta. Camminare nella completa oscurità non è di certo molto piacevole. Durante l’avventura inoltre avremo la possibilità di trovare dei terminali, i quali a volte serviranno per attivare dei comandi o leggere dei codici di sicurezza da inserire successivamente, mentre altri ci faranno scoprire alcuni dettagli interessanti relativi alla trama. All’interno del gioco vi è anche un sistema che ci permette di assemblare oggetti raccogliendo le materie prime e il progetto per la costruzione in giro per la stazione, questo ci servirà, per esempio, a costruire dei kit medici utili a curare le nostre ferite, ma anche a creare dei diversivi da usare in situazioni critiche.

Correre o nascondersi? Difendersi inutilmente o attendere la morte?

Non appena incontreremo lo xenomorfo per la prima volta, la tensione sarà sempre alle stelle e ci ritroveremo col fiato sospeso, con il terrore che l’alieno possa manifestarsi da un momento all’altro. Molte volte saremo costretti, in preda alla paura, a restare nascosti nell’ombra aspettando che si calmino le acque, oppure in preda al panico inizieremo a correre il più veloce possibile. Quest’ultima soluzione potrebbe risultare fatale nella maggior parte dei casi. Con il progredire della storia potremo recuperare un rilevatore di movimento, il quale risulterà praticamente essenziale per cercare di evitare la bestia, ma attenzione perché se l’alieno fosse vicino a noi sentirebbe il suono emesso dal nostro rilevatore (se tenuto acceso più del dovuto) e a quel punto potremo dire le nostre ultime preghiere. Se andiamo a parlare in particolare dell’intelligenza artificiale dello xenomorfo, possiamo affermare tranquillamente che è davvero ben fatta, infatti l’alieno è stato strutturato in modo che possa reagire in base ai nostri comportamenti e spostamenti.

Un Sintetico intento a uccidere Amanda
Per esempio, se cammineremo cautamente e perennemente accovacciati sarà molto raro che la creatura si manifesti per ucciderci, però si potrebbe sentire comunque qualche rumore proveniente dai condotti, il che ci terrà comunque in ansia col rilevatore di movimento quasi sempre sotto controllo. Invece nel caso in cui dovessimo correre a gambe levate senza nessun motivo, dopo poco tempo la bestia non esiterà a trovarci e assalirci in modo rapido, senza la minima speranza di fuga. Se dovessimo riuscire a sfuggire all’Alien, questo si infurierà, e dopo essersene andato continuerà a presidiare l’area in cui ci troviamo, manifestandosi casualmente. 
Gli sviluppatori hanno fatto in modo che lo xenomorfo sia invincibile, considerando che in alcune situazioni anche se bersagliato da più sopravvissuti, l’alieno riesce comunque a fare piazza pulita senza problemi. Durante le prime fasi del gioco se ci ritroveremo faccia a faccia con il nostro possente nemico, non ci sarà via di scampo, potremo decidere se sparare qualche colpo inutilmente o semplicemente aspettare il nostro crudele destino. Raggiunto un certo livello, perlomeno potremo irritare la creatura a tal punto da farla fuggire (infuriandola maggiormente) grazie all’uso di un lanciafiamme.

L’alieno non è la sola minaccia sulla stazione

Come spesso il gioco ci ricorda, l’alieno non è la sola minaccia che potremo incontrare sulla stazione spaziale. Infatti, oltre ad esso, su Sevastopol saranno presenti anche tutti i superstiti al disastro, i quali per la maggior parte sono terrorizzati, in preda al panico. Nel momento in cui ci avvicineremo a loro potrebbe iniziare molto facilmente un conflitto. Per superare queste situazioni potremo attuare diverse strategie, con le relative conseguenze, dunque se apriremo il fuoco – ammesso di avere abbastanza munizioni – potremo anche uccidere i nostri nemici, ma tutto questo rumore molto probabilmente allerterà l’Alien, che in poco tempo apparirà e ci strapperà via la vita.

Il fuoco ti spaventa eh?

Quindi, se vogliamo essere sicuri di sopravvivere possiamo usare un diversivo, come ad esempio una bomba fumogena ed eliminare tutti in velocità combattendo corpo a corpo. Un lavoro pulito insomma, che si conclude rifornendoci di risorse tramite i cadaveri. La soluzione migliore è quella di agire d’astuzia, facendo in modo che loro ci sparino per primi, lo xenomorfo agirà per conto nostro. Oltre ai superstiti troviamo come nemici i sintetici, i quali sono aggressivi, e tentano di uccidere tutti gli umani a bordo. Anche se più resistenti e difficili da abbattere, gli androidi sono facilmente seminabili, considerando la loro lentezza, ma se ci dovessimo trovare con le spalle al muro l’unico modo per distruggerli in velocità sarà quello di stordirli con qualche strumento o sparando per poi continuare a colpirli a corpo a corpo. L’IA di questi nemici comunque è decisamente meno abile rispetto al nemico principale, ma in generale la sfida che il gioco ci offre è molto impegnativa – con una longevità complessiva di circa 15 ore – e non sempre sarà facile trovare la soluzione per superare gli ostacoli che troveremo durante l’avventura.

Comparto tecnico e ulteriori dettagli

Dal punto di vista del comparto grafico, Alien: Isolation è sicuramente nella media, e riesce a regalare un’esperienza di gioco piacevole e godibile. In particolare per tutti i dettagli della stazione che sono stati curati fedelmente all’originaria pellicola di Ridley Scott del 1979. Il comparto sonoro è stato ben curato ed è fondamentale per creare tensione durante la partita, abbassando in alcuni casi la colonna sonora fino a sentire quasi solamente il silenzio o il rumore nei condotti prodotto dallo xenomorfo intento a braccarci. In rarissimi casi abbiamo constatato dei cali di frame rate e dei ritardi nel caricamento delle texture, lasciandoci per qualche secondo sospesi nello spazio dopo aver aperto una porta. Inoltre, anche se può risultare un caso solitario, abbiamo notato che più di una volta il salvataggio possa corrompersi, impedendoci di proseguire nella nostra partita (il problema viene risolto effettuando una pulizia della cache sulla periferica di memorizzazione nella quale abbiamo salvato – Impostazioni di sistema>>Periferiche di memorizzazione>>tasto y>>libera cache di sistema -)

I pro

  • Sfida avvicente
  • Lo xenomorfo è estremamente intelligente...
  • Atmosfera degna di un survival horror
  • Abbastanza longevo

I Contro

  • Eventuali cali di frame rate
  • ...non si può dire lo stesso degli altri nemici
  • Alcuni piccoli errori da correggere

Voto Globale 8.5

Alien: Isolation è di certo un titolo di qualità e riesce a tenere il giocatore incollato allo schermo anche per svariate ore. È in grado di regalare varie emozioni facendo un ottimo lavoro come survival horror, visto che l’atmosfera di terrore resterà quasi sempre fissa, escludendo delle piccole fasi in cui potremo tirare un sospiro di sollievo e rilassarci un po’. Inoltre, il gioco sarà apprezzato anche dai fan della saga per la fedeltà nella riproduzione dei dettagli del primo film, curati in modo impeccabile.

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