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Anteprima

Uncharted 4: una beta multiplayer che diverte, ma che non stupisce

Iniziative di questo tipo fanno senz’altro piacere. Sony e Naughty Dog, infatti, hanno dato la possibilità a tutti (anche ai non abbonati PlayStation Plus) di poter mettere le mani e partecipare alle sanguinose partite multiplayer di Uncharted 4. Il titolo di Naughty Dog (rimandato a una nuova data di uscita) punterà al 90% sull’ultima avventura del cacciatore di tesori Nathan Drake, ma delle buone risorse sono state destinate anche al lato multiplayer che sarà – si spera – protagonista nei mesi successivi al lancio di Uncharted 4. Questo perché i videogiocatori, dopo aver terminato e goduto interamente della storia di un videogioco, potranno continuare la propria esperienza di Uncharted, senza passare subito ad altro. D’altronde, l’industria videoludica di oggi offre tantissime tipologie di videogiochi, quindi la scelta è davvero ampia. Ma adesso passiamo subito alle prime vere impressioni sula open beta di Uncharted 4.

 Un multiplayer che attira, ma fino a che punto? 

Ogni volta che si va ad avviare la beta (e sarà così anche con il gioco finale) appaiono su schermo diversi eventi di quel determinato giorno. Ovviamente il raggiungimento di questi “obiettivi” extra partita darà accesso a degli stuzzicanti bonus per gli utenti. Ma partiamo con ordine; la open beta mi ha dato la possibilità di effettuare più partite a squadre, i cosiddetti death match a squadre 5 contro 5. Le mappe che inscenavano il campo di battaglia erano 3-4 e, ognuna di queste, mi è sembrata realizzata decentemente dal punto di vista del game design. La dimensione della mappe era, a mio modo di vedere, adatta per lo scontro a fuoco tra dieci giocatori, divisi per due diverse squadre. Ogni utente ha possibilità di scegliere una delle 6 diverse classi: assalto, supporto, sfondamento, tattico, ricognizione e a corto raggio.

Inutile dire di come ognuna delle funzioni abbia dei punti deboli, ma anche delle potenzialità. Assalto è indicato per i giocatori più orientati all’azione e allo buttarsi in mischia, rispetto al supporto e al tattico più improntati (come indicano i termini) a fornire il dovuto supporto nel primo caso, e agire con uno stile più ragionato nel secondo. Tutto questo, Giusto per darvi un’idea più concreta. Il sistema di puntamento e lo scontro a fuoco mi sono sembrati davvero di ottimo livello. Uccidere i nemici a forza di proiettili è un qualcosa di veramente divertente e appagante come ho spiegato nel video gameplay che ho registrato l’ultimo giorno della beta. I nemici, tuttavia, risulteranno più tosti di quello che si potrebbe pensare, visto che sarà data loro una seconda possibilità. In che senso? Dopo averli abbattuti, bisognerà dargli il giusto colpo di grazia per mandarli all’altro mondo prima del conseguente respawn. Questo rinvigorisce e allunga la sfida, perché mentre saremo intenti a dare l’ultimo colpo all’avversario per ottenere ulteriori dollari, dovremo allo stesso tempo stare attenti a controllare la posizione dei nostri avversari, intenti a metterci fuori gioco per poi curare il loro partner. Dopo l’abbattimento, infatti, è stata selezionata la nostra posizione, quindi la cosa da fare sarà quella di eliminare l’avversario in questione, prima del probabile arrivo dei rinforzi.

Ora andiamo a parlare invece della questione dei dollari ottenuti. A cosa serve il denaro accumulato in ogni partita? Serve per acquistare dei potenziamenti, come un soldato con mitragliatrice portatile o un cecchino (questo a seconda della classe) controllato dalla CPU, utile per dare un’ulteriore assistenza alla nostra squadra, al fine di mettere a segno delle uccisioni per aumentare così il punteggio del team. Oltre a questo sarà possibile acquistare un attacco mistico (attivabile con la pressione in contemporanea di L1 e R1). In terza battuta sarà possibile invece acquistare una granata o una mina, sempre in base alla classe in nostro possesso. Le munizioni, invece, saranno disponibili ad ogni nuovo respawn e potranno essere ottenute anche dai cadaveri dei vinti del conflitto. Per chiudere il cerchio, vi ricordo che l’equipaggiamento sarà costituito dall’arma primaria e da quella secondaria.

Nemici e alleati di Nathan Drake

Nel corso delle partite multiplayer di Uncharted 4 viene data la possibilità di scegliere uno tra i personaggi che hanno partecipato ai tre precedenti capitoli della serie. Le squadre invece vengono distinte semplicemente in buoni e cattivi, niente di troppo semplificato insomma.

Per quanto riguarda il lato grafico, Uncharted 4 mostra un’ottima resa anche in questa open beta, grazie a delle animazioni davvero ben fatte, oltre a delle esplosioni e scontri a fuoco più che realistici. A tutto questo, aggiungiamoci anche una riproduzione di altissimo livello delle ambientazioni, che contribuiscono a dare un impatto ancor più deciso e appetibile ai deathmatch.

Anche il sonoro non se l’è cavata affatto male, anche se nella maggior dei casi non si è sentito altro che raffiche di spari, vista la dimensione giusta per le due squadre, ognuna composta da cinque giocatori. Come detto nel video che ho realizzato, l’azione tende a diventare fin troppo turbolenta, lasciando poco spazio alla tattica. Ma questo, ovviamente, dipende più che altro dagli avversari che si andranno a contendere il dominio sul campo di battaglia.

Commento parziale, in attesa della versione finale

È assolutamente lecito aspettarsi delle buone aspettative da questa open beta, sottolineando però di come il multiplayer di Uncharted 4 non spicchi assolutamente di originalità, nonostante i buoni propositi e le interessanti caratteristiche messe sul piatto. Comunque oggi non è il giorno della sua uscita, quindi per il momento non possiamo far altro che commentare questa prova parziale, dura appena due giorni.

Sicuramente Naughty Dog dovrà tentare di rendere sempre attivo l’interesse dei videogiocatori nei confronti del multiplayer, perché altrimenti una volta terminata la super campagna principale (punto principale e focale dell’intera produzione) essi non si faranno più di due problemi a mettere un punto, andare accapo per poi approdare su altri lidi e cercare nuove, interessanti e divertenti esperienze di gioco. Ad oggi, come detto, le sensazioni sono positive. Lo scettro, dunque, è e resta nelle mani dello sviluppatori inglese. Tra due mesi Uncharted 4 arriverà nei negozi. Qualche settimana sarà dedicata alla campagna single player del titolo, dopo di che toccherà al multiplayer. Quest’ultimo riuscirà a tenere incollati i videogiocatori? Solo il tempo ce lo dirà.

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