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Anteprima

Twin Mirror – Anteprima, nei panni dello Sherlock del terzo millennio!

Forte del successo del pluripremiato Life is Strange e del nuovo nato Vampyr, Dontnod Entertainment si unisce a Bandai Namco nel tentativo di siglare un'altra pagina nell'olimpo degli adventure game.

A poco meno di un mese dall’uscita dell’attesissimo episodio che andrà a sancire l’inizio dell’avventura narrativa di Life is Strange 2, Dontnod Entertainment ci fa dono della prima demo dell’ultimo progetto concepito nella casa di produzione francese ovvero Twin Mirror. Molta è la curiosità che accompagna il titolo, così come sono alte le aspettative del pubblico dopo le indiscrezioni ai più pervenute nelle ultime settimane.

Come dichiarato da Dontnod stessa al momento della presentazione, Twin Mirror vede come protagonista il 33enne giornalista investigativo Samuel al suo ritorno nella cittadina natale – Basswood nel West Virginia – per presenziare al funerale di quello che è stato il suo migliore amico. Già da qui non è difficile cogliere un certo parallelismo con Life is Strange, diamante della casa di produzione francese; difatti, anche in questo caso assistiamo a un ritorno alle origini del protagonista che, proprio come accaduto per Max Caulfield, è portato da una serie d’eventi a far riaffiorare la sua vecchia vita nonostante la ferita aperta che ad essa ancora si accompagna. Evidente è allo stesso modo la diversità dell’approccio alla narrazione che ha lasciato l’aria trasognata di Arcadia Bay per far spazio ad una più cruda e martellante realtà, escamotage fortemente voluto da Dontnod per far accusare in modo ancor più sentito al giocatore il peso e le conseguenze morali delle decisioni che dovranno essere compiute durante l’arco dell’avventura.

Ed è proprio su queste premesse che si apre la demo messa a disposizione: il nostro Sam – ancora cinicamente legato a un forte sentimento di repulsione nei confronti di Basswood nella quale si è visto costretto a fare ritorno – si risveglia nella camera di un hotel con quelli che facilmente si possono ricondurre a postumi di una bella bevuta. Confuso dal fatto di non riuscire a ricordarsi nulla della sera precedente, il nostro giornalista opta per una rinfrescata nel bagno della stanza dove però trova la sua camicia inspiegabilmente insanguinata. Dopo aver escluso tramite una prima analisi che le perdite ematiche potessero ricondursi a ferite da lui stesso subite, Sam comincia a focalizzarsi sull’ambiente a lui circostante con l’obiettivo di far luce su questo primo quesito.

Il clima che si respira in-game ha molte assonanze con l’atmosfera cupa e dark presente in Heavy Rain.

Duplice Realtà

Qui comincia il bello: dopo aver fatto conoscenza del “doppio” di Sam – una sorta di Grillo Parlante che si manifesta al protagonista e il cui peso nella trama non è ancora stato ben definito – abbiamo la possibilità di approcciarci alla peculiarità principe di Twin Mirror, ovvero la possibilità di affacciarci per ultimare le nostre investigazioni sia alla realtà vera e propria sia al “Mind Place” del giornalista, luogo puramente onirico nel quale Sam potrà analizzare con cura gli indizi trovati durante i nostri rilievi fisici per cercare di arrivare ad una ricostruzione verosimile dei fatti. Sebbene nella demo il processo per arrivare a una conclusione positiva delle investigazioni appaia appena abbozzato, non si fatica a capire che le nostre scelte, il tempo impiegato per la risoluzione del quadro e le preferenze evidenziate nei dialoghi con il nostro doppio saranno tutti di carattere determinante per riuscire a sbloccare i vari achievement e i finali multipli disponibili.

Ancora tutta da scoprire l’incidenza degli interventi del nostro Double sulla buona riuscita delle nostre indagini.

Conclusioni

Per quanto trovi Twin Mirror un titolo ricco di potenzialità latenti, credo che il gameplay presentato nella demo alla Gamescon 2018 non possa essere risolutivo nel decretare o meno il successo del progetto. Molti i richiami alla serie Sherlock, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di utilizzo delle proiezioni che permettono ai giocatori di analizzare gli indizi in loro possesso all’interno del palazzo mentale di Sam e di ricavarne delle simulazioni più o meno efficaci. Tuttavia trovo ancora troppo impalpabile il contributo del “doppio” del protagonista nell’arco narrativo e nutro altresì forti dubbi sul carattere adult e sulla pesantezza del contesto in sé. La mia paura principale è che l’insieme di storia e azione risulti alla fine troppo macchinoso e vada a inficiare negativamente sull’esperienza di gioco.

Decisamente intrigante la possibilità di affacciarsi e interagire con l’inconscio del protagonista, di sicuro un aspetto che risulterà determinante nel gameplay finale.

PRO

  • Sistema investigativo alla “Sherlock” del tutto inedito nel mondo videoludico ma che fa sicuramente ben sperare
  • Estrema sensibilità per quanto concerne il peso delle decisioni del giocatore che porteranno cambiamenti significativi sulla trama e saranno determinanti nell’incedere verso uno dei finali multipli previsti dagli sviluppatori

CONTRO

  • Debole e ancora solamente accennata la figura del “double” di Sam
  • Rischio che la trama non riesca a legarsi a un gameplay che ad oggi risulta vagamente macchinoso e che necessita di revisione

 

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