Il titolo di cui parleremo approfonditamente quest’oggi è uno di quelli da cui mi sono sempre tenuto alla larga, visto e considerato che non sono un assiduo giocatore di titoli online, essendo soprattutto dell’idea che il mercato sia ormai saturo di questo genere di giochi; stiamo ovviamente parlando di un gioco facente parte della categoria “Battle Royal”, un filone ormai iniziato con titoli come H1Z1 e che continua tutt’ora.
The Culling rappresenta una vera e propria eccezione nel suo genere di appartenenza, un titolo molto ben riuscito, già formato e completo nonostante sia ancora in fase Early Access su Steam, una cosa grandiosa per un periodo come questo in cui i titoli incompleti rilasciati al pubblico a prezzo pieno sono sempre più frequenti.
Ciò che vediamo sin da subito appena entrati nel gioco sono, innanzitutto, una buonissima interfaccia iniziale fatta con cura che permette un’ottima navigazione tra i vari menu del gioco e la possibilità di personalizzare il proprio personaggio sia fisicamente che a livello di abilità in-game. Per ora, la personalizzazione fisica è molto scarsa, con poche opzioni per colore di pelle, capelli, barba o vestiario, ma i perk in-game sono la cosa più interessante, in quanto intercambiabili tra abilità offensive e difensive di vario tipo – come maggiori punti salute, colpi corpo a corpo più potenti o possibilità di craftare più oggetti durante la partita – o la possibilità di scegliere quali approvvigionamenti chiamare – spendendo ovviamente crediti in-game -, che rendono tutta la fase del pre-partita molto più tattica ed interessante.
Adesso potremo andare a decidere che modalità affrontare nel gioco: Free For All, tutti contro tutti, Teams, modalità a squadre, Trials, modalità sconosciuta ancora non disponibile, Private, partita privata con amici e le modalità Practice e Tutorial, affrontabili in singolo e che permettono al giocatore di allenarsi e prendere confidenza con i comandi. Il Tutorial si suddivide in Base e Avanzato e guiderà passo passo il giocatore a scoprire il gioco, i comandi e le modalità per affrontare l’avventura nell’Arena, mentre la modalità Pratica permetterà di allenarsi con alcuni Bot, molto comodo se non si ha molta dimestichezza con questo genere ed una trovata interessante per i meno esperti.
Si entra nell’Arena; il gameplay è quello tipico di un brawler/FPS in prima persona, con elementi di crafting e compra-vendita in-game. Dovremo combattere contro i nostri avversari con i pugni, con armi bianche o con, rarissime, armi da fuoco, in un combat system piuttosto elaborato che ricorda molto quanto visto in Condemned o Zeno Clash, potendo sferrare colpi o parare, contrattaccare o addirittura lanciare oggetti, basandosi sul tempismo e sull’abilità del giocatore nel portare a segno una kill e sulla visceralità della sopravvivenza.
L’Arena sarà spesso tempestata di ambientazioni rurali alternati a spiazzi edificati, dove il giocatore potrà entrare e arraffare tutti gli oggetti possibili da portare nel proprio inventario (partendo da tre ed espandibile a cinque unità) o recuperare la propria salute. Oltre a ciò, potremo trovare anche dei contenitori apribili contenenti armi od oggetti preziosi spendendo i soldi guadagnati in Arena, i F.U.N.C., attraverso le uccisioni o la sopravvivenza in campo.
I crediti potranno anche essere spesi per craftare oggetti come armi corpo a corpo, zaini per trasportare più oggetti, medicazioni improvvisate per il giocatore o trappole con legni, sassi e altri oggetti trovati in giro, acquistare approvvigionamenti, oppure si potranno riguadagnare riciclando i suddetti oggetti a seconda del loro valore. Un lavoro certosino di gestione della compra-vendita che aggiunge tatticismo e profondità ad un’esperienza di per sé già molto buona.
Il crafting di cui sopra è una componente fondamentale del combattimento, perché ci servirà per creare oggetti di varia utilità e calcolare intelligentemente le risorse fisiche a disposizione, esso inoltre sarà immediato e fattibile soltanto con gli oggetti appena trovati e non con quelli già immagazzinati nel nostro inventario.
Notifico anche un ottimo impatto grafico, mosso dall’imprescindibile Unreal Engine 4, che regala dei paesaggi davvero interessanti ed affascinanti e che si lasciano guardare ben volentieri, delineando un ottimo lavoro e una certa cura da parte degli sviluppatori anche in questo campo, che danno un senso di ampiezza e grandezza alle immense ed imponenti Arene, creando un azzeccatissimo senso di atmosfera.
In definitiva, l’esperienza fin adesso risulta essere molto valida, con alcune idee davvero azzeccate che aggiungono profondità ad una formula di gioco ormai sin troppo abusata ed omologata a sé stessa. È vero, la penuria di modalità potrebbe portare la formula di gioco a diventare ripetitiva a lungo andare, ma tutti quei difetti riscontrati fino ad oggi saranno sicuramente sistemabili prima del lancio, quindi aspettiamoci grandi cose da questo promettente titolo di casa Xaviant.