È chiaro come il concetto di single player e multiplayer come modalità a se stanti andrà a sparire nella prossima generazione di console, proponendo invece l’intera struttura giocabile in solitaria o con altri giocatori. Non solo è stato dimostrato con The Division ma con un’altra nuova IP: The Crew.
Una delle sorprese della conferenza Ubisoft è stato sicuramente The Crew, il trailer di presentazione ha messo subito in mostra le peculiarità del titolo. Il tuning, l’intero territorio degli Stati Uniti percorribile, missioni che ci hanno ricordato film come Fast & Furious e per l’appunto, le crew. Julian Gerighty, direttore creativo del gioco, ha spiegato come la nuova generazione di console sia l’occasione giusta per creare un nuovo step nei racing game. Città, foreste, montagne, spiagge e deserto, l’intero territorio degli stati uniti diventa un parco giochi liberamente esplorabile con lo scopo di eliminare un’organizzazione criminale Stato per Stato. Sta a noi scegliere l’auto adatta alla situazione, comprese le modifiche che influenzeranno il nostro stile di gioco. Il mondo persistente è il nuovo modo di vivere la prossima generazione di giochi di guida, rimane la possibilità di giocarlo interamente in solitaria, ma il meglio di sé lo da in multigiocatore, formando una crew e completando le missioni in coop. Passiamo ora alla live demo, utile per schiarirci le idee su quanto detto sopra.
Lo scopo è quello di mostrare il mondo persistente di The Crew e seguire quattro giocatori in quattro luoghi diversi degli Stati Uniti per poi unirsi per completare una missione co-op. Steve si trova a Brooklyn, New York, e sta partecipando ad una gara illegale con altri sette piloti. La sua Chevrolet Camaro SS 2010 è stata modificata appositamente per competere su strada in questo tipo di eventi, la scelta è ricorsa ad uno spoiler posteriore e all’N2O, indicata da una barra posta alla destra del tachimetro che si ricarica con il tempo. Se i civili in auto non bastassero a complicare il raggiungimento del podio, arriva la polizia all’inseguimento degli street racer. Sarà interessante verificare la routine della suddetta, in che modo entrano in gara o se previsto dalla modalità. Ci spostiamo vicino al monte Rushmore per seguire Fergus alla guida di un Ford F150, un pickup perfetto per l’esplorazione e le sfide fuoristrada. Ce ne vengono promesse a migliaia, com’è anche una promessa la possibilità di scalare le montagne innevate che scorgiamo sullo sfondo. Alla guida della Ford Mustang GT, Sly si trova nei canyon vicino Las Vegas per affrontare una sfida particolare. Deve battere un ghost e per farlo deve rimanere il più possibile sulla strada senza toccare lo sterrato che la circonda, deve sfruttare al massimo la sua muscle car in pista cercando di addomesticarla per non fargli perdere aderenza. Ed ora arriviamo a Paul che si trova a Miami, lo vediamo invitare gli altri tre giocatori che pochi secondi dopo si trovano al suo fianco, niente sala d’attesa. Prima di cominciare ci viene dato un assaggio del sistema di personalizzazione della vettura, è possibile smontare l’intera carrozzeria per poi rimontarla in base alle nostre necessità. In questo caso la Chevrolet Camaro RS del 1969 è stata resa una sorta di Dune Buggy, in questo modo il meglio di sé lo dà fuori strada, inoltre il telaio rinforzato è utile per subire o infliggere maggiori danni. Avviata la missione ci viene mostrato l’obiettivo: un Hummer corazzato da fermare entro il tempo limite. L’inseguimento passa dalle strade della città a spazi verdi fino alla spiaggia, in queste transizioni si nota come ogni veicolo si comporti diversamente, infatti solo alla fine, quando siamo alla spiaggia, Paul recupera terreno con la sua auto off road e mette fine alla missione con un takedown alla Burnout.
Siamo convinti che il futuro videoludico sarà popolato da titoli come The Crew, in grado di annullare la barriera tra singleplayer e multiplayer e crediamo possa diventare lo standard di ogni titolo, di qualsiasi genere esso sia. Non si preoccupino i fan dell’esperienza in solitaria, sarà comunque presente, ma con più la possibilità di giocare con altre persone senza attese o interruzioni di sorta. Ci aspettiamo che The Crew sia il portabandiera di queste meccaniche, siamo curiosi di verificare questi aspetti di persona, il gameplay e la progressione. Inoltre vediamo il ritorno del tuning, qui come elemento fondamentale dal punto di vista strategico, anche questo da valutare pad alla mano.