Oramai sono passati ben 3 anni da Splinter Cell Conviction, capitolo della serie che ha vissuto una realizzazione piuttosto travagliata, afflitta da cambiamenti improvvisi e incidenti di percorso. Alla fine ci si ritrovò davanti un titolo complessivamente buono, tuttavia, venne definito un gioco prettamente Action, reo di aver abbandonato (in gran parte) la componente stealth, vero marchio di fabbrica della serie. Oggi quest’ultima è passata in mano alla sezione Toronto di Ubisoft (prima ad occuparsi del gioco era Ubisoft Montrèal). I ragazzi di Ubisoft Toronto riusciranno a riportare in auge la serie con il nuovo capitolo Splinter Cell: Blacklist?
Un ritorno al passato?
Dopo il cambio di rotta poco gradito dagli appassionati, Ubisoft fa marcia indietro riguardo alcune questioni. Innanzitutto, la figura del protagonista del gioco – Sam Fisher – è stata ridefinita. Come ricorderete quest’ultimo in Splinter Cell Conviction era uscito fuori dai giochi, abbandonando la propria professione e rinunciando quindi a lavorare per l’agenzia governativa Third Echelon. In seguito alla chiamata di Grim schottier – storica collaboratrice – Sam Fisher sarà costretto a scendere nuovamente in campo, ma nelle vesti di mercenario – per certi versi anarchico – contro la stessa agenzia che ha servito per anni e anni. Motivo? La figlia di Sam – dichiarata morta nel corso di Splinter Cell: Double Agent – in realtà sarebbe viva e vegeta. Questo era l’incip dello scorso episodio. In Splinter Cell: Blacklist, invece, cambiano le carte in tavola. Difatti Sam tornerà a lavorare per un nuovo ramo dell’agenzia Echelon – Fourth Echelon – ma in qualità di Capo della sezione. Proprio per il ruolo affidatogli dalla Casa Bianca, Sam potrà affrontare una certa situazione, scegliendo direttamente come approcciarsi e a quale tattica fare affidamento. Questa volta la minaccia da fronteggiare sarà un gruppo di terroristi, pronti ad effettuare un attacco alla settimana. Ovviamente, il compito del protagonista sarà quello di sventare gli attacchi e mettere fine a questa pericolosissima minaccia.
La seconda questione del cosiddetto “ritorno al passato” non c’entra nulla con la trama, ma riguarda il gameplay di questo nuovo capitolo. Come scritto nell’introduzione di questo articolo, Conviction era stato concepito con un gameplay poco abituale alla serie e alla tradizione del brand, e questo aveva irritato non poco i veri appassionati e fan. Questa decisione andava quindi a collocare Splinter Cell Conviction come semplice shooter, con poche sfiziose fasi furtive. Nel corso di questi anni, Ubisoft Toronto ha accolto tutti i feedback (positivi e negativi) ricevuti dai videogiocatori con l’intento di realizzare un gioco che sia fedele ai primi capitoli della serie, mantenendo comunque un occhio di riguardo al grande pubblico.
Nella campagna potremo scegliere – in maniera del tutto dinamica – di intraprendere più approcci con cui affrontare l’azione. Difatti potremo agire furtivamente, a viso aperto, oppure alternare le due cose. Certamente affrontare il tutto in maniera troppo sfacciata comporterà a rendere il gioco, decisamente più difficile, in quanto l’intelligenza artificiale nemica sembra essere uno dei punti forti del nuovo capitolo. Ciò non toglie che l’approccio furtivo non possa creare più di un grattacapo al videogiocatore, che dovrà cercare di non farsi scovare dai nemici per agire in modo indisturbato.
Nuova modalità multiplayer: Spie VS Mercenari
Con la generazione attuale, il multiplayer competitivo ha assunto un ruolo di rilevanza e iò che influenzato tutti i maggiori videogiochi. Splinter Cell: Blacklist – come del resto il titolo precedente – non sfugge a tale regola, ma presenta una nuova modalità. Spie VS Mercenari, vedrà fronteggiarsi 2 team rispettivamente da due giocatori. Le Spie utilizzeranno la visuale in terza persona – caratteristica del gioco – mentre i mercenari agiranno con la visuale in prima persona. Le spie potranno cogliere i nemici in maniera furtiva, ma i mercenari avranno una velocità superiore, utile a rincorrere il malcapitato di turno per farlo fuori.
In conclusione, le premesse per vedere un ottimo capitolo di Splinter Cell ci sono tutte. Ubisoft ha preso veramente in considerazione tutte le lamentele, suggerimenti e consigli ricevuti dai videogiocatori. Speriamo che il gameplay riesca ad entusiasmare i videogiocatori, come nei primi capitoli della serie. Recentemente, Ubisoft ha anche svelato di aver raggiunto un accordo con Luca Ward, doppiatore (italiano) storico della serie, che tornerà ad essere la voce di Sam Fisher in Splinter Cell: Blacklist, dopo un pausa dalla serie lunga 10 anni!
Il 22 Agosto si avvicina sempre di più. A presto per la nostra recensione!