In un genere inflazionato ed abusato come quello degli sparatutto a sfondo bellico ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, va dato merito alla serie di Sniper Elite, prodotta da Rebellion, di essersi sempre contraddistinta dal marasma generale. Aiutata, sicuramente, anche dalla peculiare meccanica di gioco che fondeva l’azione in terza persona alle fasi stealth tipiche del lavoro del cecchino. Non è una novità, quindi, vedere come questa serie sia in procinto di far uscire per console old gen e PC, PS4 e XONE, un nuovo episodio. Sniper Elite V3: Afrika, in uscita per la prossima estate, sarà ambientato durante la Campagna d’Africa – da qui il sottotitolo – e vedrà come protagonista Karl, cecchino americano che prenderà parte ai combattimenti proprio durante l’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto. In questo caso è bene specificare che, pur essendo ambientata in un setting reale, la trama tratterà avvenimenti di fantasia.
Abbiamo già detto di come la forza della serie di Sniper Elite si possa trovare nel sapiente mix di azione e stealth e, non da meno, nella figura del cecchino Karl. Risulta quindi quantomeno ovvio che anche la formula di questo nuovo episodio non si discosti molto dal precedente diretto. L’ambientazione africana, indubbiamente affascinante ed al di fuori dei soliti canoni dei giochi inerenti la Seconda Guerra Mondiale, sarà immersa in un contesto open world. Questo permetterà ai giocatori di poter decidere in autonomia il modo in cui approcciare una missione: quali strade seguire, se uccidere tutti o meno, e via dicendo. A conferma di ciò abbiamo anche la possibilità di utilizzare il binocolo come strumento fondamentale per pianificare ogni propria mossa, ed evitare, così, che il nemico possa scoprirci. Ma non sarà l’unico utilizzo che potremo farne: infatti, inquadrando un nemico con il binocolo, si avrà la possibilità di “taggarlo”, in maniera tale da conoscere al volo la loro posizione sulla mini mappa presente in basso a sinistra dell’HUD e, quindi, organizzare di conseguenza le proprie azioni ed il percorso da prediligere per raggiungere gli obiettivi della missione assegnataci. Inoltre, il “tag” dei nemici permetterà di avere delle preziose informazioni sullo stesso, quali ad esempio il tipo di arma utilizzata, il livello d’allerta in quel momento, o la distanza, utile per decidere, nel caso di azione di fuoco, il tipo di arma da utilizzare.
I nemici non saranno gli unici a poter essere “taggati”, ovviamente: si potrà effettuare la stessa operazione anche su veicoli ed oggetti. Oltre a questo, gli sviluppatori di Rebellion sono al lavoro per bilanciare ogni elemento di gameplay, che si baserà sostanzialmente sullo svolgimento di missioni con obiettivi principali e secondari, nel classico stile dei giochi open world. Ogni missione potrà essere portata a termine utilizzando un approccio prettamente stealth, quindi alla costante ricerca del totale anonimato, e prediligendo lo stordimento dei nemici; oppure un ibrido che mescola diversi stili. In ogni caso il giocatore dovrà preoccuparsi, sia che avesse stordito il nemico, sia che avesse deciso di ucciderlo, di nascondere il corpo alla vista delle guardie di ronda che, a dispetto dell’ultimo episodio della serie, avranno – a detta degli sviluppatori – un’IA migliorata, più sensibile e ricettiva agli stimoli esterni. In pratica, una volta che le stesse udiranno qualcosa, cercheranno la conferma visiva a quanto sentito: toccherà al giocatore, in questo caso, creare un diversivo con una pietra da lanciare in un’altra direzione, per esempio, cercando di distogliere l’attenzione dalla zona in cui si trova ma, soprattutto, dal suo alter ego digitale. Ad aiutarci a passare inosservati interverranno anche gli elementi ambientali ed i giochi di luce/ombra dell’ambientazione, nonché la postura con cui si potrà procedere e che si potrà scegliere tra la classica in piedi, quella accucciato sulle ginocchia (e chissà che mal di schiena!) oppure la classica sdraiato. Per quanto riguarderà, invece, il nostro personaggio, si avranno a disposizione diversi modi per farlo crescere in esperienza. Difatti, nel caso uccidessimo un nemico, questo fornirà un certo quantitativo di punti esperienza che verranno calcolati in base ad alcuni parametri, quali la distanza o il grado di silenziosità, più degli altri bonus che si guadagneranno soddisfacendo determinate condizioni, come ad esempio usando la pistola, colpendo la testa con un headshot e via discorrendo. Potrebbe capitare anche di farsi scoprire dai nemici che, così facendo, potranno localizzare la vostra area d’azione; in questo caso il giocatore entrerà in una fase chiamata relocalizzazione, dove dovrà allontanarsi dall’area incriminata e che, ovviamente, diventerà territorio di ricerca da parte dei nemici.
Come sicuramente ben saprete, il cecchino è un soldato molto particolare: molto spesso si trova a lavorare da solo e si trova rigorosamente a rispettare la disciplina del silenzio. Per questo, oltre alle classiche azioni con le armi da fuoco, il giocatore potrà far fuori i nemici anche con attacchi furtivi con armi da mischia, come il coltello.
Questa modalità di uccisione sarà sicuramente veloce e silenziosa, ma causerà un’acquisizione di un numero minore di punti esperienza. Parlando, invece, della portata principale, ovvero la modalità cecchino, ci si troverà di fronte ad un miglioramento del buon sistema già visto in Sniper Elite V2, dove al giocatore verrà richiesto, in fase di preparazione e di puntamento, di valutare elementi come la forza di gravità applicata all’ogiva, piuttosto che al vento, o alla distanza: una volta sparato il colpo si attiverà la rinomata kill cam, che permetterà di seguire la traiettoria del colpo, proprio come successo nel secondo episodio della serie, fino all’impatto finale con il bersaglio.
Anche l’occhio vuole la sua parte, però, ed in questo caso, a parte modelli ed alcuni elementi dello scenario sicuramente migliorabili da ora alla data di uscita, si nota subito come gli sviluppatori abbiano preso il motore grafico del buon capitolo precedente, Sniper Elite V2, per ottimizzarlo al meglio, specialmente per PS4, XONE e PC che, infatti, vanteranno una risoluzione a 1080p. Ma non è tutto: anche i giochi di luce ed ombre creati dagli artisti sembrano poter restituire, oltre ad un maggior coinvolgimento nel titolo, anche delle interessanti opzioni in termini di gameplay, dove sarà richiesta al giocatore un’attenta pianificazione del luogo da dove sparare il primo colpo, onde evitare condizioni ambientali avverse ed essere scoperti.
I lavori sul nuovo capitolo della serie Sniper Elite sono quasi giunti al termine, e ad oggi il gioco si presenta migliorato nell’ambientazione che, finalmente, non è la classica Europa della Seconda Guerra Mondiale, e promette di ampliare ulteriormente le possibilità offerte al giocatore. Le premesse per un nuovo, buon, capitolo ci sono tutte: il verdetto finale presto sui vostri schermi!