“Attacco dall’Europa Settentrionale, alla Scandinavia” ops, che sbadato… questa non è l’anteprima di Risiko. Bene, allora mi accingerò ad uccidere la colonia di barbari invasori per accaparrarmi la benevolenza di qualche città stato. Si, questo è Civilization!
Dovete scusarci, ma chi vi scrive ha passato gli ultimi quattro anni circa dietro Sid Meier’s Civilization V di Firaxis Games e devo ammettere che si tratta di uno dei videogiochi più belli che abbia mai provato. Sono sempre stato attratto dalla serie, se pur giocata veramente poco nei precedenti episodi. Fortunatamente in questi anni sono riuscito a dedicarmi maggiormente al genere e godermi a pieno il titolo base, più le varie espansioni e patch correttive rilasciate nel tempo. Civilization non è solo un gioco di strategia, ma una vera e propria calamita, capace di far passare ore ed ore di fronte il monitor del PC, senza conoscere noia o stanchezza. Dovreste a questo punto capire il mio grande entusiasmo per l’annuncio di Sid Meier’s Civilization: Beyond Earth, il nuovo capitolo della serie atteso su PC, Mac e Linux, questa volta ambientato nel futuro.
Per comprendere meglio cosa offre la serie e soprattutto com’è stato impostato l’ultimo capitolo, è bene sapere che in Civilization V non esiste una campagna o una trama ben specifica, ma solo partite singole che hanno una propria storia e longevità, con la possibilità di giocare in alternativa degli eventi pre-configurati in cui ribaltare le sorti degli storici scontri. Immaginando di aver optato per il match singolo, si avvierà una partita random o appositamente personalizzata che ci metterà al comando di uno dei più grandi personaggi storici delle antiche civiltà, come ad esempio Napoleone o Giulio Cesare, controllando tutto ciò che concerne l’amministrazione e la colonizzazione delle terre. Spetterà a noi la gestione della politica verso gli altri leader, l’amicizia o l’ostilità con le città stato che hanno una propria giurisdizione, così come sarà nostra la tipologia di vittoria da intraprendere, scegliendo fra la dominazione, la supremazia tecnologia, quella diplomatica e via, via, dicendo. Resta nostra la scelta della tipologia di produzione da affrontare, organizzando le costruzioni per ottenere più oro da spendere, punti scienza, cultura, religione ed altro ancora, tutto in virtù di ottenere il massimo successo. Ogni nostra scelta avrà effetti concreti nei turni successivi, divenendo amici intimi di altri leader, oppure gli acerrimi nemici su cui si scateneranno i frutti della guerra maturati dalle altrui alleanze. Questo è Civilization, uno strategico in tempo reale ampiamente personalizzabile e incredibilmente accattivante. Descritto brevemente il gameplay che contraddistingue la serie, veniamo dunque alle novità introdotte in Sid Meier’s Civilization: Beyond Earth, atteso in uscita entro la fine dell’anno, più precisamente in autunno.
L’ambientazione del nuovo Civilization è quella fantascientifica, con l’obiettivo di colonizzare nuovi pianeti abitabili a causa di una catastrofe globale che scatena il grande esodo dalla Terra. Muta così il classico andamento cronologico dell’umanità visto fin’ora, spingendosi interamente verso l’”umanizzazione” di un mondo alieno.
Il nostro compito sarà quello di portare civiltà in un inizio d’epoca condotto dai contrasti culturali già presenti sul pianeta Terra, cercando di arrivare ad un’evoluzione capace di condurre l’umanità ad un futuro migliore. L’esperienza di gioco, a detta degli sviluppatori, sarà completamente nuova, mettendo in scena un progresso tecnologico non lineare, condito dalla forte influenza di un mondo alieno e le sue ostilità. Le personalizzazioni saranno più profonde per la fazione che sceglieremo di controllare fra le otto disponibili, ponderate per offrire vantaggi o svantaggi nell’affrontare i pericoli derivati dalle forme di vita presenti sul pianeta, ma anche sulla base delle risorse disponibili nel territorio. Il team di sviluppo ha definito questa parte come “la semina” ed è uno dei cambiamenti più interessanti del brand, potendo scegliere su quale tipo di astronave imbarcarsi, quali materie equipaggiare e la tipologia di pianeta che si vuole cercare. Queste scelte avranno un forte impatto sulle risorse ottenute nelle fasi iniziali, dando un maggior controllo anche sulle mosse da eseguire durante i turni di gioco. Inizialmente ci saremo solo noi sul pianeta e le creature che ne fanno parte. Queste potranno essere del tutto indifferenti al nostro arrivo, oppure ostili e sarà quindi doveroso scegliere il modo con cui interagire con esse. Le civiltà umane giungeranno sul pianeta diversi turni successivi, ma questo non offrirà loro uno svantaggio nei nostri confronti, bensì otterranno dei bonus che li aiuterà a raggiungere il nostro livello di avanzamento. Gli scontri fra le civiltà avverranno ancora una volta fra singole unità, ma sarà presente uno strato orbitale dove risiedono i satelliti, utili per ottenere vantaggi militari, economici o di spionaggio, ma la loro orbita si degraderà nel tempo. Questi potranno essere lanciati da noi stessi in base a ciò che ci serve di più, ma allo stesso tempo potranno essere abbattuti dai nemici, salvo per non cadere al suolo al termine della propria orbita, lasciando alle volte dei bonus recuperabili sul campo.
E’ stato introdotto anche un nuovo sistema di affinità, suddiviso in purezza, armonia e supremazia; l’armonia, ad esempio, si focalizza sulla comprensione e l’adattamento all’ecosistema del pianeta alieno. Una volta raggiunto il massimo livello di affinità, questa guiderà il popolo verso la riscrittura del genoma umano, in modo da poterlo perfettamente integrare alla specie indigena di quel determinato mondo. Questa aprirà la via alla concentrazione della ricerca scientifica sulla geologia e l’ingegneria genetica aliena, permettendo alle unità militari di divenire più veloci, guarire più velocemente dai danni e assumere l’aspetto simile al famoso Predator Hollywoodiano, suscitando anche la reazione della fauna selvatica locale.
Torneranno le rotte commerciali utili a favorire il fiorente sviluppo delle civiltà, così come saranno presenti nuove unità militari, economiche e scientifiche, per gestire attacco, difesa e supporto. L’albero delle tecnologie sarà una parte focale del gioco, dove ogni ramo di questa ha un certo numero di tecnologie da scoprire. Alcune di esse saranno associate ad una delle tre affinità precedentemente discusse, le quali porteranno direttamente ad una specifica vittoria tecnologica. Le affinità sembrano essere molto importanti in Civilization: Beyond Earth, tanto che queste condurranno a tre delle cinque vittorie previste nel nuovo gioco, che per completezza riportiamo di seguito:
Giunti a questo punto, le informazioni su Sid Meier’s Civilization: Beyond Earth sono momentaneamente terminate. Non ci resta che attendere i prossimi eventi videoludici per scoprire cosa ha in serbo Firaxis Games per i suoi fans, magari con un test sul campo da parte della redazione di Kingdomgame.it.