Avete mai sognato di prendere una barca ed esplorare l’oceano facendo la vita di un pirata? Bene, Salt farà al caso vostro! Si tratta di un gioco survival open-world sviluppato da Lavaboots Studios in cui il nostro scopo sarà naturalmente sopravvivere, ma, al contrario di altri titoli dello stesso genere, l’esplorazione e la scoperta ne fanno da padrone. Abbiamo avuto modo di provare la versione in accesso anticipato e qui di seguito ve ne andremo a parlare.
La nostra partita inizierà su un’isola in mezzo all’oceano, laddove fin da subito andremo in cerca di risorse per poter costruire un’imbarcazione. Questo perché il mondo di gioco fondamentalmente è infinito ed è composto da isole esplorabili a distanze differenti e a meno che non si voglia nuotare per svariato tempo, ci occorrerà avere almeno una piccola zattera per accorciare i tempi. A nostro parere un fattore negativo all’interno del gioco è l’impossibilità di interagire con gran parte dell’ambiente, poiché in questo modo qualsiasi risorsa che ci servirà, la dovremo cercare in giro per l’isolotto, a volte trovando le materie prime per terra o all’interno di alcune rocce che dovremo rompere, a volte all’interno di forzieri sparsi casualmente.
Questo in pratica ci spingerà ad esplorare ogni centimetro dell’isola, ma può capitare che non vi siano le risorse necessarie per poterla abbandonare e dunque la nostra allegra passeggiata risulterà inutile, oltre che noiosa, visto i pochi elementi presenti nell’ambientazione. Il sistema di crafting non può mancare e ci permette di costruire strumenti, armi e quant’altro ci possa tornare utile ai fini della sopravvivenza.Il suo funzionamento è piuttosto semplice, basterà inserire all’interno i materiali occorrenti(consultabili tramite una guida all’interno dell’inventario) e con un click verrà craftato il nostro oggetto desiderato, però a volte potrebbe verificarsi un errore durante il processo causando così la perdita di tutte le risorse impiegate, il che a causa delle pochissime risorse disponibili può significare rimanere bloccati su un’isola nel caso fosse una barca e nella maggior parte dei casi saremo costretti a raggiungere l’isola più vicina a nuoto, impiegando il relativo tempo per poter recuperare di nuovo l’occorrente per la nostra imbarcazione.
Durante la nostra avventura viaggeremo molto in mare, potendo scegliere se avere una piccola zattera, una vera e propria imbarcazione un po’ più professionale o ancora nuotando fino allo sfinimento(come accennato in precedenza) nel caso in cui non riuscissimo a trovare le risorse necessarie per il crafting. Nelle varie isole è possibile trovare degli animali, come ad esempio il cervo da cui potremo ricavarne la carne dopo averlo ucciso(quasi obbligatoriamente con un arco, visto che corre molto più veloce del nostro personaggio ed è impossibile avvicinarsi).
Ogni sorta di cibo reperibile nel gioco ovviamente servirà a nutrirci di tanto in tanto nel momento in cui la barra della fame sia in netto calo. C’è anche la possibilità però di trovare zone abitate da pirati ostili, i quali non esiteranno ad attaccarci con l’intento di ucciderci nel momento in cui saremo alla loro portata visiva. Quasi sempre avremo la possibilità di trovare vari oggetti preziosi dopo questi combattimenti. Non sono presenti solo NPC nemici, infatti ogni tanto potremo imbatterci in delle piccole baracche in cui vivono dei mercanti indigeni con i quali potremo acquistare diversi oggetti dando in cambio delle monete d’oro, che possiamo recuperare dai forzieri sparsi per il mondo.
Come nella maggior parte dei giochi di tipo survival, anche in Salt vi è un ciclo giorno-notte, dunque dovremo dormire e potremo farlo tramite un letto all’interno della nostra barca, ma a livello di nemici o altre caratteristiche del gameplay non cambierà nulla da una fascia oraria all’altra. Inoltre, da quanto visto, non sembra essere possibile costruire delle abitazioni o comunque delle basi dove rifugiarsi, ma abbiamo solo la possibilità di piazzare dei fuochi da campo e delle bandiere, le quali hanno sostanzialmente la funzione di essere un punto di riferimento per non esplorare un’isola più volte.
Il comparto tecnico in generale non è di altissimo livello e vi sono diversi errori da sistemare, ma possiamo giustificare tutto ciò con il fatto che questa, in fin dei conti, non sia la versione definitiva del gioco e quindi avremo la possibilità di effettuare un’analisi più approfondita solo quando avverrà il rilascio della versione completa. In ogni caso Salt, escludendo le rilassanti esplorazioni via terra e mare, è un titolo che effettivamente non ha molto da offrire e considerando anche che attualmente non esiste una componente multiplayer, dopo un certo periodo di tempo il giocatore potrebbe annoiarsi nel suo vagabondare in solitaria.