Che siate fan dei Pokémon o meno – ma in fondo chi è che non li ama? – possessori di una console Wii U o meno, anche voi sicuramente avete osservato con attenzione tutti gli sviluppi del titolo che andremo a trattare in questo speciale. Pokkèn Tournament segna infatti una svolta importante nell’intero panorama del franchise dei mostri portatili, nato ormai nel lontano 1996, al tempo stesso introduce una novità assoluta anche tra i prodotti creati per la più recente console casalinga di Nintendo. Wii U, a differenza delle console rivali, non vanta una vasta scelta in termini di picchiaduro, lasciando questa parte di utenza ampiamente insoddisfatta, ma le cose stanno per cambiare.
Pokkèn Tournament, sviluppato in collaborazione con The Pokèmon Company e Bandai Namco (più precisamente con il team responsabile anche della nota serie picchiaduro Tekken), offrirà una tipologia di scontri che hanno come protagonisti i famosi mostri portatili come mai si è visto fino ad ora. Ambientato nell’inedita regione di Ferrum, un elemento speciale nel sottosuolo permette agli allenatori di Pokémon di prendere il completo controllo delle loro movenze e non solo di impartirgli i comandi classici dei già visti scontri a turno, tutto ciò ha fatto in modo che all’interno di questa regione si creasse un nuovo sistema di combattimento degli stessi, tramutandoli in nuovi gladiatori.
Al momento il roster dei pokemon principali disponibili è abbastanza ristretto: Charizard, Pikachu, Pikachu Libre (la versione wrestling del pokemon elettrico è un personaggio a sé dalla sua versione normale), Machamp, Gengar, Suicune, Mewtwo, Sceptile, Blaziken, Gardevoir, Garchomp, Lucario, Weavile, Chandelure, Braixen e Shadow Mewtwo compongono un totale di sedici pokémon utilizzabili all’interno del titolo, arricchiti dalla presenza di numerosi altri di supporto. Sicuramente una delle prime perplessità che hanno accompagnato questo gioco dal suo annuncio è proprio la decisione di inserire all’interno di un singolo titolo di natura picchiaduro creature così diverse sia di stazza che di anatomia e utilizzo delle tecniche. Iniziando da esemplari mastodontici come Machamp e Garchomp passando ai più contenuti Pikachu e Weavile oppure creature senza braccia e gambe come Suicune e Chandelure viene davvero difficile credere che tutti questi possano affrontarsi a viso aperto con le medesime regole e tecniche.
Ed è proprio per questo che il roster dei personaggi è attualmente così limitato, lo scorso 19 febbraio abbiamo partecipato ad uno speciale evento in Milano per provare il titolo e più volte ci è stato fatto notare quanto lavoro e quanto tempo sia stato investito da parte degli sviluppatori per creare un ambiente di gioco equilibrato e accessibile davvero a tutti. Proprio perché questo rappresenta il primo esclusivo picchiaduro ad approdare sulla console Wii U, uno dei punti chiave della produzione di Pokkèn Tournament è l’accessibilità. Scordatevi il vecchio sistema di statistiche ed efficacia elementale delle tecniche ma date invece il benvenuto ad una massiccia presenza di azione ben studiata e pianificata. Un’altro dei punti chiave della produzione è la competitività, il team di sviluppo, forte dell’esperienza maturata con Tekken, sa quanto sia difficile creare situazioni all’interno di un piacchiaduro dove i due sfidanti risultino sempre equilibrati nonostante stazza, agilità o altro.
Sono abituato ad avere a che fare con titoli picchiaduro tridimensionali e bidimensionali ma mai avevo provato un gioco che combinassi questi due sistemi di combattimento plasmandone uno completamente nuovo, è questo il caso di Pokkèn Tournment. Fatta la scelta del nostro principale mostro combattente e dei due a supporto dello stesso (richiamabili uno per round con la pressione del tasto dorsale destro), ci si ritrova all’interno di un arena con un sistema di controllo del personaggio completamente libero in tutte e tre le dimensioni di gioco; muovendosi si può cercare anche di collezionare delle sfere di luce sparse per l’arena di gioco che, se prese, permettono un riempimento più rapido della barra speciale che vedremo dopo. In questa modalità, chiamata Fase Panoramica, con la pressione dei tasti assegnati è possibile saltare, attaccare con dei colpi proiettile l’avversario, attaccare sfruttando le abilità derivanti dal tipo di pokémon – fiammate, scariche elettriche…ecc -, pararsi, oppure fiondarsi sul nemico per un attacco ravvicinato.
Nel caso un attacco di quest’ultimo tipo vada a segno, la distanza tra i due combattenti si riduce notevolmente segnando la fine della Fase Panoramica e l’inizio della Fase Duello con la classica schermata bidimensionale. I tasti di movimento si riadattano quindi per consentire uno spostamento intuitivo nell’arena di gioco ed anche quelli di attacco subiscono questo destino. Il tasto che vede protagonista le tecniche speciali derivanti dal tipo del pokémon rimane invariato ma agli altri vengono rimappati in modo da consentire attacchi veloci o pesanti, con la possibilità di creare combo davvero devastanti.
A tutto questo si unisce la possibilità di caricare una serie di colpi rendendoli più potenti e letali oppure cambiarne le proprietà stesse grazie al movimento della levetta analogica sinistra ma non finisce qui, oltre all’aiuto del Pokémon di supporto, utilizzabile dopo uno specifico tempo di cooldown, è stata inserita anche una barra che una volta riempita consente, laddove permesso, la megaevoluzione del Pokémon o comunque un suo potenziamento per un periodo di tempo limitato. Tutti questi fattori rendono gli scontri sempre nuovi e imprevedibili, al tempo stesso divertenti e competitivi.
Pad alla mano, la sensazione che si ottiene giocando a Pokkén Tournament è davvero appagante. I combattimenti risultano davvero frenetici e divertenti, scoprire tutte le tecniche e combo di un determinato mostriciattolo è interessante ed il sistema di controllo risulta davvero funzionale ed efficace; il passaggio dalla Fase Panoramica alla Fase Duello è ben segnalata e si prende subito la mano con questa tipologia di controlli inediti; ad avvalorare tutto ci sono poi loro, i Pokèmon che, come detto a inizio articolo, come si fa a non amarli.
Ognuno di loro predilige strategie diverse, c’è chi è portato più per il combattimento a distanza e chi invece preferisce stare vicino all’avversario, scoprire tutte le combo di un Pokèmon è utile per sapere come contrastarle ma soprattutto facile e divertente. Nuovi a questa esperienza, abbiamo spulciato un po’ nella sezione tutorial del titolo che accompagna passo passo ogni giocatore nelle combo che vuole apprendere, una feature davvero apprezzata e che allargherà gli orizzonti dei picchiaduro anche a chi davvero non ne ha mai provato uno. Oltre a questa feature anche nella regione di Ferrum è presente la Lega Pokémon divisa in categorie di difficoltà, non abbiamo fatto in tempo a provare anche questa modalità che però a quanto visto sembra promettere numerose ore di divertimento.
Vero cuore pulsante di tutto, essendo appunto un gioco picchiaduro, sono gli scontri online ma soprattutto in LAN. Data la natura inizialmente arcade del titolo, è possibile giocare in due giocatori anche su una sola console, tuttavia per farlo bisogna scendere ad un leggero compromesso: uno dei due giocatori non può sfruttare la TV come punto di riferimento ma dovrà guardare nel proprio schermo del Wii U GamePad. E’ poi possibile collegare due console e creare un vero e proprio LAN party sfidandosi senza esclusione di colpi.
Continuando a giocare e a lottare vengono poi sbloccati diversi articoli speciali per personalizzare il proprio alterego o la propria descrizione ed è stato introdotto anche un sistema di progressione dei Pokèmon che gli permette di investire dei punti esperienza in varie categorie.
In definitiva Pokkèn Tournament sembra avere tutte le premesse per non deludere in alcun modo tutti coloro che: sono fan dei mostri tascabili – questo gioco seppur diverso dai precedenti mantiene lo spirito principale delle avventure Pokèmon, amanti della competitività – la presenza di un team dalla grande esperienza come quello di Tekken si fa sentire, tutti i Pokémon sono degnamente equilibrati e offrono scontri sensazionali, sono alle prime armi con un picchiaduro – il tutorial è strutturato in modo perfettamente accessibile a chiunque; l’abbondante progressione del personaggio fa inoltre in modo che anche il giocatore meno avvezzo sia invogliato a continuare a giocare e diventare più forte.