L’E3 si è concluso da settimane ormai, portandosi con sé rivelazioni e annunci di titoli che potremo giocare a fine 2014 o nel prossimo 2015. Alcuni di questi vedranno luce sulla console da casa di Nintendo, altri sulla sua portatile. La grande N ha deciso ancora una volta di evitare i riflettori dei palchi delle canoniche conferenze, per sfruttare l’apprezzato Direct, ribattezzato per l’occasione “Digital Event”. Questo gli ha permesso di organizzare uno spettacolo dalla durata non eccessiva, evitando i problemi di natura tecnica e figuracce, azzerando i tempi morti e presentandosi anche come un intrattenimento pieno di humor. Ma, ovviamente, è stata l’occasione per presentare al mondo la sua lineup, vero interesse dei possessori delle console Nintendo. Da titoli che già conosciamo come Super Smash Bros e Bayonetta 2, fino a sorprese come Splatoon e Captain Toad: Treasure Tracker. Nintendo ha organizzato un evento post E3 a Milano per permetterci di mettere le mani su alcuni dei titoli presentati alla fiera losangelina. Noi di Kingdomgame.it li abbiamo provati con mano, e queste sono le prime impressioni di titoli che poi andranno testati ulteriormente, e più approfonditamente, in future occasioni.
Tra i giochi che abbiamo provato, uno di questi è in dirittura d’arrivo e non ci vorrà molto per metterci le mani sopra. Hyrule Warriors uscirà infatti il 19 settembre prossimo in Europa. Territorio nel quale il suo genere non è conosciuto, tantomeno riconosciuto e stimato tra la maggioranza dei giocatori. Stiamo parlando dei Musou, genere reso famoso da Koei Tecmo, ormai specializzata nel creare serie e spin-off basati sulle meccaniche cardine di queste tipologie di giochi. Dinasty Warriors e Fist of the North Star sono sicuramente le due saghe che sono riuscite a crearsi un nome anche in occidente. Lo sviluppatore giapponese prova nuovamente ad affezionare il pubblico nostrano, cercando di centrare l’obiettivo prendendo in prestito un brand noto e amato: quello di The Legend of Zelda.
Il titolo si presenta infatti come un classico Musou della software house, sostituite Gundam e samurai con Link e Zelda e il risultato è Hyrule Warriors. La progressione è infatti la medesima, diverse aree medio-piccole, che insieme formano la mappa di gioco, da raggiungere per massacrare le decine e decine di unità nemiche presenti su schermo. Seppur in numero abbondante, nella demo provata non abbiamo visto un numero così elevato di nemici come in altri titoli dello sviluppatore. Il che comunque ci ha fatto notare come i visivamente sia più piacevole da ammirare, così come l’IA amica/nemica, al solito, praticamente assente. Il roster è in grado di variare l’azione che altrimenti risulterebbe ripetitiva, possiamo infatti scegliere se giocare nei panni di Link, Zelda, Agitha, Lana e altri personaggi della serie, ognuno di questi con i suoi attacchi e mosse speciali.
Mostrato durante il Digital Event a Los Angeles, il nuovo Mario Party 10 porta con sé un nuova serie di minigiochi, durante i quali, fino a quattro giocatori, possono sfidarsi nel tentativo di raccogliere il maggior numero di frutta su schermo o semplicemente danneggiare l’avversario accumulando ad ogni match sempre più punti fino all’incoronazione dell’unico vincitore del party. Oltre a numerosi minigiochi introdotti in questo capitolo, la novità più interessante è rappresentata dalla nuova modalità in cui sarà un giocatore ad interpretare ed usare Bowser. In tal modo sarà possibile giocare fino a cinque giocatori, un GamePad più quattro Wiimote. Chi userà il famigerato cattivone, dovrà far di tutto per danneggiare i quattro avversari fino ad esaurire le loro vite, solo in questo modo si potrà dichiarare vincitore. La varietà di minigiochi è notevole anche in questo caso, permettendo l’uso di tutte le feature presenti sul controller di Wii U. Vengono infatti sfruttati appieno l’accelerometro e il touch screen. La nostra prova ci ha lasciato un pò perplessi per la brevità degli stage giocati, quattro minigiochi diversi della durata di circa novanta secondi, giusto il tempo di capire come si struttura lo stage per poi passare a quello successivo. Che nella versione finale del gioco siano presenti minigiochi di maggior durata? Ciò non è stato rivelato, ma anche in poco tempo ogni livello regala emozioni e divertimento da uno a quattro giocatori nella modalità classica e da due a cinque giocatori nella modalità Bowser!
Avete mai sognato di pilotare un robot alto quanto un palazzo per difendere la città da altri metallici nemici? Nintendo ha deciso di realizzare questo piccolo sogno comune pubblicando Giant Project Robot. Un gioco dalla doppia natura, in terza persona se visto dalla TV ed in prima se visto dal GamePad.
Il gioco si sviluppa in round diversi a difficoltà crescente, prima di ogni round si ha modo di modificare il proprio robot tramite l’apposito editor. Ogni parte del corpo è modificabile a piacimento, una serie predefinita di pezzi sono utilizzabili in ogni posizione del corpo. Per esempio, è possibile mettere una trivella come testa, oppure utilizzarla come busto o gamba. È anche fondamentale dimensionare correttamente il nostro amico di latta, è possibile allargare, allungare e stirare ogni componente, in tal modo è possibile creare robot unici andando a migliorare le prestazioni in battaglia. È giunto il tempo di scendere in campo controllando la nostra creazione dai goffi nei movimenti tramite l’uso del GamePad. Con i grilletti dorsali è possibile camminare avanti e indietro, controllare le braccia con cui sferrare lenti ma decisi pugni e, tramite l’uso del touch screen, è possibile sparare raggi laser andando così a danneggiare il nostro nemico. Lo scopo? Semplicemente neutralizzare l’avversario buttandolo fuori dal ring delimitato da tralicci elettrici o facendolo cadere a terra. Nella versione provata durante l’evento non è stato possibile scorgere diverse modalità di gioco, ma nella versione finale ci aspettiamo diverse sorprese per quanto riguarda le sfide tra robot ed i componenti utilizzabili per creare l’amico di latta dei nostri sogni.
Durante l’evento post-E3 di Nintendo abbiamo avuto modo di provare anche Captain Toad: Treasure Tracker, un platform che sarà disponibile solo su Wii U nel quale dovremo vestire i panni di Toad durante le sue avventure alla ricerca di tesori preziosi. Nella versione demo giocata abbiamo potuto assaggiare qualche livello di gioco, ognuno completamente tridimensionale. All’interno di questi, il nostro compito principale sarà quello di superare ogni ostacolo che si pari davanti a noi e raggiungere il traguardo raccogliendo la stella d’oro posta a fine percorso. Però, se si vorrà conseguire un punteggio migliore, il giocatore dovrà inoltre raccogliere le varie gemme e monete che si potranno trovare lungo lo stage. Il titolo potrebbe trasformarsi in una sorta di shooter in alcune circostanze, come ad esempio in uno dei livelli disponibili, il nostro Toad è a bordo di un carrello da minatore e durante il tragitto ha la possibilità di lanciare, tramite l’uso del GamePad di Wii U, degli oggetti contro i nemici o famosi blocchi premio. Captain Toad: Treasure Tracker, offrendo un buon level design e un gameplay divertente, potrebbe essere uno di quei titoli di qualità su cui si potrebbero spendere svariate ore di gioco, ma questo lo potremo affermare con certezza solo dopo aver giocato la versione completa.
Una delle sorprese dell’E3 di Nintendo è stato sicuramente Splatoon. Il titolo ha da subito incuriosito i possessori della console da casa di N per il suo stile coloratissimo e per le sue meccaniche. Alla prima un semplice shooter, si rivela in realtà essere un titolo decisamente più profondo. La meccanica base gira attorno alle protagoniste, metà ragazzine metà piovra, le quali sfruttano il loro inchiostro per vincere gli scontri multiplayer 4vs4. Lo scopo primario infatti non è semplicemente eliminare gli avversari, che ha comunque una sua utilità per facilitarci la vittoria, ma riempire la mappa il più possibile colorandola con la tinta del nostro team. Inondato il terreno possiamo sfruttarlo a nostro vantaggio in vari modi.
Innanzitutto, possiamo immergerci nell’inchiostro per sgusciare più velocemente nelle vicinanze del nemico così da sorprenderlo, ricaricandoci nel frattempo la nostra riserva di colorante. Questo inoltre svolge una doppia funzione difensiva e offensiva, l’avversario che ne entra in contatto infatti ne viene rallentato e ferito allo stesso tempo, creando così delle barriere immaginarie che non verranno varcate dall’avversario, se non con una previa spazzata di colore. Vien da sé il riuscire a conquistare i punti strategici della mappa per evitare di lasciarli in mano ai nostri avversari, che cercheranno in ogni modo di prenderne il possesso. Il GamePad di Wii U si rivela molto utile, mostrandoci in tempo reale la mappa che viene colorata, oltre alla posizione dei nostri compagni, i quali li potremo raggiungere con un super saldo semplicemente tappando la loro icona. Splatoon uscirà nel 2015, per questo ha tutto il tempo necessario per maturare. La nostra preoccupazione è infatti quella che il titolo non sia profondo e con una progressione tale da assicurare un divertimento costante nel tempo.
A cura di Riccardo Rossi, Mattia Granito e Roberto Antoniello