Sviluppato da Platinum Games, uno degli studi più attivi degli ultimi anni, nonché uno dei più altalenanti in termini di qualità del prodotto finale, Nier Automata ha fin dal suo annuncio riscosso una buona dose di interesse. Questo anche per la sua derivazione da quel Nier, che pur non essendo diventato campione di incassi, ha comunque creato una nutrita nicchia di affezionati e per un sistema di combattimento che fin dai primi trailer è sembrato essere davvero curato e divertente. Square Enix ha infatti deciso di giocare a carte scoperte con uno dei suoi titoli di punta e ha quindi pubblicato sul Playstation Store una corposa demo che permette ai giocatori interessati all’acquisto di farsi un’idea più precisa su cosa aspettarsi da questo prodotto.
È evidente, fin dai primi momenti di gioco, quale sia il focus principale di Nier Automata. Si viene infatti catapultati fin da subito nel bel mezzo dell’azione, tra piccoli scontri con modesti nemici robotici ed una boss fight più impegnativa ma non esageratamente difficoltosa da portare a termine. Una decisione che accentua sicuramente la positività che la prima impressione di un titolo del genere può lasciare, consegnando un piccolo involucro pieno di ritmo e adrenalina. È soddisfacente anche il primo approccio con i controlli ed il sistema di combattimento che si rivela essere intuitivo e non troppo complicato da padroneggiare, pur offrendo comunque un largo ventaglio di possibilità offensive e non.
Sono infatti possibili diverse tipologie di attacchi, che variano in base alle armi in proprio possesso e spaziano dalle combinazioni a distanza ravvicinata a larghi colpi con la spada lunga, fino a lunghe raffiche di proiettili provenienti da un robottino che segue perennemente la protagonista.
Ciò significa che le decisioni su come affrontare le varie minacce presenti nel mondo di gioco sono completamente in mano alle preferenze dei giocatori, consegnando loro le chiavi di un mondo che più si mostra più sembra premiare diversi stili di gioco. Non è semplice infatti la programmazione di un titolo che sia usufruibile tramite diversi approcci, tant’è che di produzioni che sono veramente riuscite a centrare quest’obiettivo se ne contano sulle dita di una mano.
A non essersi ancora completamente dissolte sono invece le nebbie che celano il comparto narrativo del gioco e che non ci permettono di spingerci troppo oltre con predizioni e speculazioni. Ciò che è certo è che il mondo che abbraccia le vicende narrate nel titolo di Platinum Games è affascinante per struttura ed apparenza. I paesaggi che abbiamo avuto l’occasione di attraversare nel corso della demo sono gli scenari di un progresso fallito, immense fabbriche dominate da malvagie entità robotiche e sempre più prese in ostaggio dalla decadenza e dalla rovina. Paesaggi che condividono le stesse atmosfere del predecessore, con il quale però Nier Automata non spartisce nessun diretto legame narrativo. Cambiano anche i personaggi, che ora rispondono ai nomi di 2B e 9S, androidi dalle forti capacità combattive inviati sulla terra con l’incarico di riportarla sotto il controllo degli essere umani fuggitivi molti anni prima.
In questo eterogeneo calderone di pregi c’è però qualcosa che stona e non si unisce armonicamente con il contesto generale. Si tratta (cosa piuttosto frequente per i titoli orientali) di un comparto tecnico non molto ispirato, contraddistinto da ambientazioni molto povere di elementi e non soddisfacenti per risoluzione di texture ed effettistica. Molto probabilmente una scelta dettata dalla voglia di garantire al titolo una maggiore fluidità e leggerezza in modo da non ostacolare il buon sistema di combattimento. Nondimeno in un prodotto così atteso conta anche l’estetica ed il colpo d’occhio offerto al giocatore, che nel corso della demo nonostante qualche interessante area non è apparso essere troppo ispirato.
E’ questa l’unica ombra in una prova che seppure non esageratamente lunga si presenta molto positiva in vista della release del 10 Marzo 2017. Nier Automata non è sicuramente riuscito ad imporsi come l’acquisto imprescindibile di questa primavera ma ciò che ha fatto vedere è stato un solido lavoro di programmazione sugli aspetti più importanti del titolo, combat system in primis, che non possono che rendere ancor più fiduciosi tutti coloro che stanno aspettando questa fatidica data.