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Anteprima

La Terra di Mezzo: L’ombra di Mordor – Anteprima Gamescom 2014

Oramai sono passati alcuni mesi dalla nostra ultima anteprima su La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, il nuovissimo action game in terza persona sviluppato da Monolith Productions e che sarà pubblicato da Warner Bros. In occasione della Gamescom 2014, che si è tenuta lo scorso mese in quel di Colonia, abbiamo avuto modo di guardare più da vicino questa nuova produzione ambientata – come suggerisce il titolo – nella Terra di Mezzo e a cui agli appassionati delle pellicole cinematografiche, ma anche gli altri videogiocatori, non è passata assolutamente inosservata. Anzi, essa è riuscita a catturare il loro interesse per il suo gameplay orientato all’agire in maniera stealth o all’occorrenza affrontare il nemico direttamente senza troppi fronzoli, grazie al solido combat system. Dunque, andiamo a vedere insieme che cosa ci riserverà questa nuova avventura nei panni di un protagonista, Talion, in cerca di una cruda, violenta e sanguinaria vendetta!

Un’opera da affiancare a quelle cinematografiche?

I videogiochi odierni, oramai, hanno conquistato un interesse davvero esponenziale in tutto il mondo, tanto da convincere molti publisher e team di sviluppo a concentrarsi maggiormente sulla trama, almeno ciò accade con le grandi produzioni. È il caso di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor che, vista l’ambientazione e la sua collocazione tra le pellicole cinematografie Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, vi è stata riservata una maggior cura per tutto l’arco narrativo e a cui hanno lavorato e preso parte due attori professionisti; il primo interpreterà Talion ed è Troy Baker, conosciuto per aver lavorato a titoli di spicco dell’industria videoludica, come The Last of Us, Infamous Second Son e Batman Arkham Origins. Il secondo, invece, ha un curriculum più corto nell’industria ed è Alastair Duncan.

La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor Anteprima

Quest’ultimo prenderà i panni di Celembimbor, l’entità spettrale che accompagnerà il protagonista principale nel corso dell’avventura per assetare la sua sete di vendetta scaturita dalle sofferenze arrecategli prima di tornare in vita.

Il sofisticato Nemesis System

Fin dal suo annuncio, L’Ombra di Mordor ha incuriosito gran parte degli utenti per la somiglianza apparente a una delle saghe più conosciute nel mondo dei videogiochi, ci riferiamo ad Assassin’s Creed. La sua natura di action game in terza persona, la capacità di Talion di arrampicarsi sulle strutture come Ezio Auditore e compagni, non ha fatto altro che avvicinare anche coloro che hanno apprezzato e amato alla follia la saga di Ubisoft. Ma nonostante queste premesse iniziali al dir poco “affrettate”, il nuovo titolo di Monolith e Warner Bros ha dimostrato di avere una propria identità nonché idee originali. Innanzitutto, da quello che abbiamo avuto modo di vedere dalla build provvisoria alla Gamescom, il gioco permetterà agli utenti di esplorare liberamente grandi distese di territorio, e non vi sarà alcuna restrizione nell’utilizzare prima un approccio furtivo e poi uno action, infatti sarà possibile adottare uno stile ibrido fra i dueIl combat system si è mostrato davvero efficiente, nonostante la presenza, a volte, corposa di nemici su schermo, e non ci è parso assolutamente semplificato o troppo facile da gestire.

La Terra di Mezzo: L'ombra di Mordor anteprima

La missione della demo ha messo in luce, ancora una volta, la particolarità che distingue L’Ombra di Mordor, ovvero il sistema Nemesis. Con quest’ultimo, il gioco crea in autonomia combinazioni sempre diverse di nemici, migliorando il titolo ed evitando effetti déjà vu, dove la sensazione di aver affrontato gli stessi nemici potrebbe abbassare la qualità complessiva dell’esperienza. Inoltre viene creata una sorta di gerarchia fra i vari nemici che incontreremo nel corso dell’avventura. Grazie allo spirito Celembimbor sarà possibile prendere possesso dei sottoposti al comandante di turno, così una volta eliminato il capo, il sottoposto di cui siamo al comando prenderà il posto di quello eliminato da noi ed in questo modo avremo al nostro servizio un’intera squadriglia di orchi. Ovviamente, per rendere vario il titolo, questa classifica di gerarchia tra i diversi “branchi” è ben suddivisa. Ogni tipologia di capi ha sotto di sé determinati tipi di orchi, inoltre è possibile vedere in qualunque momento queste diverse gerarchie tramite l’apposito menu di gioco dove è visibile quali nemici abbiamo incontrato, il punto dove è possibile incontrarli e su quali unità viene esercitata l’autorità.

Né cross gen né next gen

La produzione Monolith anche dal punto di vista grafico si presenta molto bene. La versione nextgen mostrata era quella PlayStation 4 e si è comportata ottimamente, vista la numerosa mole di dettagli presenti, le varie animazioni e il frame rate stabile, in grado di reggere anche nelle situazioni più concitate, come ad esempio nel corso dei combattimenti con la presenza di numerosi nemici. Le texture generali del territorio rispecchiano una qualità davvero buona all’altezza della produzione e delle rosee aspettative a cui aspirano il publisher e il team di sviluppo. A fronte però di questi encomi, c’è da evidenziare che altre produzioni nextgen risultano decisamente superiori, ciononostante possiamo scongiurare la “problematica” relativa alla natura cross gen del titolo. Vedremo se La Terra di Mezzo: L’ombra di Mordor riuscirà o meno a rispettare tutte le aspettative e a divertire tutti coloro che ci giocheranno a partire dal prossimo 3 ottobre sia su PC che su console di vecchia e nuova generazione.

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