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Anteprima

Horizon: Zero Dawn, il titolo ambientato tra futuro e passato

Ormai è passato più di un anno dalla prima comparsa dell’esclusiva PlayStation 4, intitolata Horizon: Zero Dawn. Il gioco dominò sul palco della conferenza Sony 2015 di Los Angeles attirando talmente tanto l’attenzione che oggi, grazie a nuove informazioni offerte nel corso dell’E3 2016, tutti attendono con ansia il lavoro di Guerrilla Games. Cos’è che i giocatori si devono davvero aspettare da questa intrigante ip?

Un concept allettante

Ipotetico futuro lontano nel quale le macchine si sono evolute prendendo il sopravvento e la razza umana è ormai costretta in piccoli gruppi prossimi all’estinzione… tante, addirittura troppe storie sono partite da questa premessa: ormai da considerare scontata e definibile come un clichè della fantascienza. Eppure Guerrilla Games (sviluppatori della serie Killzone) riesce nell’ardua impresa di prendere questo clichè e ridefinirlo, per dare un volto inaspettato ad una trama che altrimenti sarebbe stata scontata portando tutto in un miscuglio ben miscelato di epoche a metà tra l’età della pietra e il futuro.

Horizon: Zero Dawn il titolo ambientato tra futuro e passato

Le macchine hanno preso il sopravvento e si sono evolute, ma si sono evolute assumendo le sembianze dei rettili diapsidi che dominavano il globo nel Triassico, comunemente chiamati dinosauri. Veri e propri T-Rex composti da valvole, tubi e pezzi di metallo regnano incontrastati nelle lande di Horizon: Zero Dawn affiancati dalla moltitudine di specie classiche dell’era. Un contrasto mai visto che pone in relazione il vecchio al nuovo utilizzando anche un tipo di animale estinto che però è sempre in grado di attirare l’interesse del pubblico. Destino simile lo subisce anche la controparte della meccanica, l’umanità.

Costretti in piccoli gruppi e a cacciare con strumenti molto più arcaici delle comuni armi futuristiche viste in tanti altri giochi, sembrano essere tornati al tempo dell’era glaciale e della caccia al Mammut; al tempo stesso la tecnologia sembra non essere completamente perduta, gli uomini sanno ancora sfruttare i circuiti a proprio vantaggio e hanno imparato a riciclare i pezzi rubati dai mecha-sauri per ritornare lentamente alla gloria passata. Strumento essenziale per Aloy non sarà solo l’arco, che sembra a tutti effetti essere l’arma principale e definitiva della produzione, ma anche una lancia particolare che oltre a fungere da arma d’attacco permette anche alla nostra protagonista di bypassare i sistemi di sicurezza di alcune delle creature meccaniche, cavalcarle e quindi utilizzarle a proprio vantaggio.

La caccia come fulcro di tutto 

Sono pochi i titoli che mettono al primo posto la caccia all’interno del gameplay, siamo abituati a cacciare per ottenere pelli, o strumenti particolari per migliorare il nostro equipaggiamento ma di rado abbiamo visto un tripla A utilizzare come meccanica principale di gioco proprio questa. Ancor di più siamo abituati a cacciare specie inferiori a noi, posizionando l’uomo sulla cima della catena alimentare. Horizon: Zero Dawn stravolge tutto ponendo questa meccanica come pilastro portante del gioco e creando delle prede che di fatto non lo sono.

Horizon: Zero Dawn il titolo ambientato tra futuro e passato

Aloy, questo il nome della protagonista femminile del titolo, si troverà costretta a fronteggire enormi macchine distruttive armata quasi esclusivamente di arco, balestra e lancia. Per sopravvivere lei, così come il giocatore, dovranno imparare a sfruttare a pieno l’environment circostante e imparare i principi base della caccia: aspettare il momento giusto per colpire, creare trappole e fare in modo che il nemico ci cada dentro. Proprio per questo le armi di cui il giocatore dispone non sono solo offensive ma in grado di creare ragnatele di corde in grado di bloccare la propria preda.

Grazie all’evoluzione delle macchine i mecha-sauri disporranno di un vasto arsenale per mettere i bastoni tra le ruote ad Aloy, la conoscenza della tecnologia ereditata dagli “antichi” però le consentirà di sfruttare quello stesso arsenale contro di loro. Abbiamo visto numerose volte come le abilità di cacciatrice della protagonista le permettano di individuare i punti in cui è meglio attaccare per separare il corpo principale della macchina dal suo pezzo di artiglieria per poi sfruttare a proprio vantaggio la stessa una volta caduta a terra.

Una trama misteriosa che riscrive la preistoria

Prima ho citato gli “antichi”; come potete vedere nello story trailer, Aloy e le nuove tribù sono a conoscenza del fatto che un tempo il mondo era abitato da umani in grado di sfruttare a pieno ogni piccola tecnologia, costruire metropoli enormi ed erigere grattacieli immensi, un giorno però arrivò l’oscurità.

La tecnologia sembra essersi spenta improvvisamente, le città vennero presto abbandonate e la razza umana, rimasta privata dei suoi strumenti, diminuì drasticamente. La natura prese nuovamente il sopravvento diventando il principale abitante di tutte le metropoli che vennero abbandonate. La protagonista sembra far parte di uno dei gruppi più antichi dei “nuovi umani” e grazie a questo è in grado di utilizzare una certa dose di tecnologia e armi non convenzionali.

Horizon: Zero Dawn il titolo ambientato tra futuro e passato

Il gioco probabilmente, ma questa è solo una supposizione dato che niente è ancora stato confermato, ci porterà a capire cosa abbia generato questo blakcout globale e a scovare l’origine della macchine saure. Ad ogni modo anche nella modalità storia ritorna ad essere vivo il contrasto marcato tra vecchio e nuovo, le tribù pur essendo poche riusciranno a costruire vere e proprie città imparando a sfruttare parte della tecnologia residua degli antichi, al tempo stesso si notano i dipinti rupestri sulle pareti di una grotta simbolo di degrado della civiltà che è quasi scesa ai livelli della preistoria. Horizon: Zero Dawn riscriverà la preistoria ambientandola nel futuro ed è forse per questo che è riuscito ad interessare così tanto tutti i giocatori del mondo.

Di sicuro è un titolo da tenere attentamente sott’occhio e noi lo faremo, rimanete sintonizzati per ulteriori notizie non appena verranno rilasciate; se non l’avete ancora guardato non perdetevi nemmeno il nostro riassunto e le impressioni di Luca a Pietro nel nostro canale youtube.

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