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Anteprima

Halo 5: Guardians Multiplayer provato! Guida alle novità

Giocare ad Halo: The Master Chief Collection è stato un duro affronto al nostro stato d’animo. Le patch correttive, utili a sistemare le problematiche di varia natura che affliggono il titolo, purtroppo non sembrano esser bastate ad offrire quel che ci si sarebbe dovuto aspettare dal peso di questa compilation. C’è da dire però, che il coniglietto bello grosso fuoriuscito dal cilindro di 343 Industries ha bisogno di tempo per essere addomesticato, un po’ come il multiplayer di Halo 5: Guardians e le succose novità introdotte in questa irresistibile compilation.

KingdomGame.it, insieme ad altri 50.000 giocatori suddivisi in giornalisti, pro players e dashboard beta tester, hanno composto questa “piccola” closed beta, utile a sbirciare i cambiamenti imposti al gameplay attraverso le importanti novità introdotte.

Mappe di gioco

Come tutte le versioni beta, i contenuti a disposizione si sono rivelati limitati rispetto al titolo finale ed è stato possibile competere esclusivamente in due mappe, su un totale di sette. Anche le modalità di gioco hanno subito il medesimo trattamento, permettendoci di partecipare solamente alla classica modalità massacro a squadre.

Empire: terreno di gioco totalmente nuovo e presentato precedentemente durante l’Halo Fest. È un centro d’addestramento spartan all’interno di un magazzino. La peculiarità di questa mappa risiede nelle due postazioni di spawn dove è possibile trovare altrettanti fucili di precisione. L’obiettivo non dichiarato è quello di prender possesso delle zone di gioco dove compaiono queste armi per portarsi in vantaggio sul nemico. Sono armi che possono modificare l’andamento di una partita e la loro comparsa va in base ad un timer; viene annunciata da una voce di gioco. In Empire ci sono diverse postazioni in zone rialzate della mappa. Trovarne una libera può essere di forte aiuto, ma d’altro canto trovarsi a correre sul terreno diventa inevitabilmente un rischio, portando facilmente alla morte causata da chi spara dall’alto o anche da chi piove giù dal cielo con il Ground Pound.

Benvenuti su Empire

Truth: remake, nonché tributo, alla mappa “Al centro della nave”. Come sottotitola il nome originale, in questa mappa ci si ritrova su una nave Covenant. Anche in questo terreno di gioco si competerà per la conquista dell’arma più forte reperibile all’interno dello stage, che in questo specifico caso è la lama energetica posta al centro, situata esattamente sopra il ballatoio centrale. La voce narrante segnala la sua disponibilità oppure l’inizio del countdown per poterne prendere possesso. Essendo l’unica arma di questo tipo in gioco, è possibile definirla come una vera “lama a doppio taglio”, potendo trasformarsi sia nella chiave utile ad ottenere il successo, che in una vera trappola. La spiegazione è semplice: il suo utilizzo con la corsa la rende davvero letale, soprattutto grazie agli angusti spazi di gioco. Nel tentativo di recuperarla però, ci si potrà trovare sommersi da una incessante raffica di fuoco con conseguente morte. Su questa mappa è possibile trovare le granate al plasma, non reperibile sulla mappa Empire.

Gameplay e novità

Quando furono pubblicati i primi “video leak“, le maggiori community insorsero, definendo Halo 5: Guardians un prodotto che stava perdendo la sua identità a favore del pubblico di massa. I primi video presentarono erroneamente alcuni aspetti del gioco rimasti misteriosi fino a questa prima sessione, come l’uso dei mirini o il groun pound.

[video leak: video “rubato” e pubblicato anonimamente.]

Appena si scende in campo ci si trova di fronte alla prima evidenza: l’assenza di qualsiasi loadout o classe; ciò implica un allontanamento deciso dalla strada intrapresa in Halo 4 e un ritorno più al classico gameplay di Halo 3. Anche se non sono presenti le classi, tuttavia va segnalata l’aggiunta di default di diverse abilità che si bilanciano egregiamente l’una con l’altra, rendendo il gioco equilibrato fin da subito e permettendo a chi le sa gestire al meglio di dominare su altri giocatori. Tra le nuove abilità è presente la corsa, capace di offrire una durata illimitata, scorrazzando liberamente nella mappa senza alcun limite di tempo o energie. L’unica pecca riguarda l’impossibilità di ricaricare gli scudi durante il suo utilizzo, lasciandoci scoperti in fase di fuga. L’uso bilanciato tra corsa e ricarica scudi è la chiave vincente per sopravvivere negli scontri a fuoco, altrimenti letali. La corsa è rappresentata in gioco da una spinta generata dal piccolo propulsore/jetpack presente sull’armatura di ogni spartan. Dopo pochi secondi di corsa, nel caso si tiri un pugno, ci si troverà di fronte ad una nuova abilità, la “spallata spartan”. Questa non è nient’altro che una energica spallata pronta a rimuovere lo scudo dell’avversario o nel caso sia già privo di scudi, lo elimina. Nulla di over power in quanto l’uso classico dei pugni in Halo, porta solamente ad un minor danno e alle stesse conseguenze.

Dopo il primo scontro a fuoco ci si ritrova a dover fare i conti con un’altra novità, il cambiamento del sistema di mira che vede un leggero zoom (nel caso del fucile d’assalto MA5B), affiancato da un mirino generato in stile “realtà aumentata”, grazie al supporto della tecnologia integrata nell’elmetto spartan. Lo stesso accade con l’uso della magnum. Con le altre armi invece, avviene un’accentramento del mirino con il conseguente zoom, sempre presentato sotto forma di realtà aumentata ed affiancata all’arma. Smart Link è il nome di questa novità, capace di fornire dettagli sull’arma o sulla distanza tra chi l’attiva e l’avversario. Durante l’uso della mira, nel caso in cui ci si ritrovasse in aria, si attiva il sistema jet pack che permette di rimaner sospesi per pochi secondi; l’abilità è disattivabile a piacere, facendo rimaner disorientato l’avversario in attesa di una veloce caduta a terra, inducendolo a sbagliare l’attacco. Ottimo da usare, ma va saputo gestire con estrema cautela, altrimenti si rimane sospesi in aria e ci si trasforma in un facile bersaglio.

Come abilità base è stata introdotto anche lo slancio laterale. Come visto in Halo 4, è possibile effettuare un piccolo scatto in qualsiasi direzione, permettendo di portarsi in posizioni di sicurezza e sfuggire ad attacchi nemici o a granate impazzite. Questa aggiunta, se saputa dominare al meglio, permette anche di attaccare l’avversario lateralmente esponendo chi la usa ad un minor fuoco nemico. Lo slancio, legato alla corsa, permette di percorrere diversi metri in pochissimo tempo e se ci si ritrova di fronte ad un muro è possibile aggrapparsi e salire, facendo sfoggio delle nuove animazioni introdotte e della facilità nello spostarsi da una posizione rialzata all’altra. L’ideale è sfruttare queste combinazioni sulla mappa Empire che possiede diversi rialzi, tutte ottime postazioni da tiro.

Tale cambiamento non modifica il gameplay e anzi, rende maggiormente utilizzabile il fucile d’assalto che nei precedenti capitoli veniva immediatamente abbandonato a favore di altre armi.

Sulle mappe di gioco testate, le armi umane l’hanno fatta da padrone. Di seguito vi forniamo un elenco di quelle presenti ed utilizzabili:

  • Fucile d’assalto (facente parte dell’equipaggiamento iniziale)
  • Magnum (facente parte dell’equipaggiamento iniziale)
  • Fucile da battaglia: spara le classiche scariche da tre colpi ma decisamente più compatte. Ad un primo utilizzo pare sia un unico colpo quello sparato ma ci si accorge in seguito, anche grazie all’ottimo sonoro, che in realtà non è un singolo proiettile ma una scarica da tre colpi.
  • Fucile DMR: rivisto graficamente ma identico nell’utilizzo. Monta un mirino ottico standard.
  • SMG: mitraglietta decisamente efficacie, forse addirittura over power e avente bisogno di un livellamento. Il suo ampio caricatore e l’estrema stabilità anche durante la mira la rende un’arma letale sulla media e breve distanza,  grazie all’ampio caricatore è in grado di eliminare due nemici senza dover ricaricare.
  • Fucile da cecchino: presente dopo lo scadere del timer solo su Empire, ha due livelli di zoom e il suo ratio di fuoco è calato a favore di una elevata stabilità ed un ridotto rinculo. La grafica durante lo zoom è cambiata per adattarsi al nuovo stile.

L’unica arma Covenant presente nella beta è la lama energetica, in grado di eliminare l’avversario in un solo colpo. Assolutamente da segnalare l’incapacità bloccare i suoi colpi con l’attacco fisico, così come era invece fattibile in Halo 4. La lama energetica è over power ma va usata con parsimonia, il rischio di rimaner uccisi durante il suo utilizzo è alto. Inoltre a sfavorire il suo uso ci hanno pensato gli sviluppatori, la lama occupa quasi un quarto dell’hud di gioco e la sua luminosità influisce sul restante spazio libero, andando a creare qualche disagio a chi la usa. Ha subito un remake grafico ma solamente nella versione usata nella mappa Truth.

Manca ancora decisamente troppo per poter trarne conclusioni definitive, ma questa prima closed beta ha permesso di assaggiare ciò che 343 Industries sta preparando con cura. Le diverse novità introdotte non modificano il gameplay, il quale richiama Halo 3, seppur con diverse aggiunte. Queste rendono le partite più veloci e frenetiche, adattandosi allo standard attuale e discostandosi leggermente dal gameplay del terzo Halo, fermo ormai al 2007. Una sferzata d’aria fresca per rendere sempre attuale l’ormai storico brand di Halo.

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