Rieccoci qua, dopo avervi raccontato della gioia, ma anche delle perplessità, che Microsoft mi ha generato durante la sua conferenza tramite il primo video gameplay di Gears of War 4, di cui trovate un’anteprima a questo link, ora è tempo di discutere di Halo 5: Guardians. Un’esclusiva importantissima, etichettata ormai quale simbolo della console Xbox e che ha già raggiunto la serializzazione di quattro episodi ufficiali, altrettanti spin-off – di cui due mobile -, un prequel e due remake; mentre ora si appresta a dare il benvenuto al quinto ufficiale capitolo della serie, per la prima volta, escludendo i remake, su console Xbox One.
Non perdiamoci in chiacchiere delle quali i veri fan di Master Chief sono già al corrente e con la mente ritorniamo leggermente indietro nel tempo, al 15 giugno appena trascorso quando, sul palco della conferenza Microsoft a Los Angeles, salì Bonnie Ross, General Menager di 343 Industries.
Qualora vi foste persi il grande annuncio, vi informo subito che potete rimediare alla vostra mancanza grazie al video che potete trovare in calce all’articolo; disponibile grazie al canale Youtube ufficiale di Xbox. Halo 5: Guardians sembra essere un titolo che non solo porterà per la prima volta un nuovo episodio del brand su console di nuova generazione, ma che anzi si porrà come obbiettivo quello di rivoluzionare completamente il sistema di gameplay sia esso single-player, cooperativo o multigiocatore.
Durante la prima sessione di gameplay mostrataci, la prima cosa che mi è saltata all’occhio è la possibilità di impartire ordini ai nostri compagni di squadra indicandogli su quale nemico concentrare il fuoco oppure chi soccorrere. Una meccanica completamente nuova al brand che avevamo visto in azione su tanti altri sparatutto, ma mai su Halo; che 343 sia alla ricerca di un modo per rendere le battaglie di questa saga, non solo esplosive e spettacolari ma a tempo stesso strategiche e ragionate?! Questo può essere un modo per farlo ma la storia dei videogiochi ci insegna come, seppur sulla carta questa meccanica sia semplice ed efficacie, il prodotto finale non sempre soddisfi i videogiocatori, che si ritrovano a dover quasi sempre fronteggiare i nemici a fianco di compagni di squadra che non rispondono ai comandi impartitili o che pur compiendo le azioni indicate riescono a mandare all’aria l’intera operazione.
Mi chiedo quanto questa nuova meccanica influirà su Guardians e soprattutto quanto tempo 343 ci abbia dedicato, questo brand, ad eccezione di Reach, si è sempre basato su tecniche di guerriglia solitarie, dove un unico uomo faceva la differenza; l’esperienza del team di sviluppo non sembra convergere sull’intelligenza artificiale alleata e quindi mi permetto di tenermi distante e guardingo da questo lato inesplorato di Halo e di cui forse non abbiamo bisogno.
Quello che non mi spaventa affatto è la trama. Seppur nascosta, a tratti mostrataci e poi nascosta di nuovo, Halo 5: Guardians sembra avere alle proprio spalle una trama solida che saprà stupire chiunque avvii il titolo sulla propria console. “Master Chief: eroe o traditore. Spartan Locke: amico o nemico.” queste le esatte parole pronunciate Bonnie Ross. L’ultimo soldato citato si lancerà consapevolmente in una caccia all’uomo contro colui che ha salvato non solo la Terra ma l’intero Universo dalla minaccia Flood, divenendo leggenda. Dopo la perdita della propria amica e compagna di viaggio Cortana, il nostro John-117 potrebbe aver perso il senno, partendo alla ricerca di qualcosa che non può essere raggiunto.
Come in tutte le storie esistono due versioni della stessa e Guardians ci porterà a conoscerle entrambe, nella disperata ricerca della verità assoluta dietro le loro azioni e conseguenze. Sono ormai entrati nella storia videoludica i due trailer gemelli pubblicati verso maggio che mostrano uno stesso live action visto da entrambe le prospettive dei protagonisti – qui di Spartan Locke e qui di Chief – entrambi sostenendo la propria causa, chi dei due è veramente nel giusto? Schieratevi!
Come dissi nel corso della nostra Live pre-conferenza, poi protrattasi anche per buona parte della stessa, i colori visti durante la sessione presentata nella conferenza riportano decisamente alla prima trilogia della serie con tratti viola, blu e oro tipici dei Covenant. Le sparatorie a bordo delle navi aliene tornano a prendere lo spazio che nel quarto capitolo della serie era diventato di proprietà di una ricca vegetazione e ambienti naturali grazie all’esplorazione del pianeta Requiem. Ovviamente i Covenant non mancano e sembrerebbero finalmente in vesti ufficiali di alleati dell’umanità, dopo la tregua stretta durante le vicende raccontate in Halo 3.
I Prometeici sono ancora una volta i veri avversari da battere, la loro guerra contro l’umanità sembra non essere cessata dopo le vicende di Halo 4, gli umani non hanno alcun diritto, a parer loro, al Manto della Galassia. A ostacolare i piani degli Spartan sappiamo inoltre che saranno presenti delle figure dette Guardiani ma per il momento abbiamo pochissime informazioni a riguardo se non che sono ostili e appartengono alla razza dei Prometeici. Questi ultimi sbarreranno la strada a Locke: “Master Chief è andato… ma tu, il tuo passaggio viene negato.” questo quanto dichiarato da un prometeico a chiusura del gameplay, cosa sta tramando il nostro eroe? Che sia in contatto con i prometeici? Cortana è veramente sparita? Troppe domande che non possono attendere troppo per trovare delle risposte, voglio una copia del gioco!
Master Chief per la prima volta non sarà solo nella sua avventura. Seppur non sia arrivata nessuna conferma precisa da parte di 343, l’animated poster, pubblicato su YouTube lo scorso 28 aprile, mostra il nostro Spartan preferito a capo di una piccola squadriglia composta in totale da quattro elementi, così come Spartan Locke. La nuova meccanica di controllo degli alleati inoltre non può essere esclusiva di quest’ultimo e mi chiedo dunque chi siano questi tre impavidi militari che prenderanno le difese dell’eroe/traditore John-117. Ultimo punto a favore dell’ipotesi della presenza di compagni d’armi al fianco di Chief sono anche le parole di Josh Holmes, capo dello sviluppo interno di Halo : “Questo è la più grande campagna mai realizzata… costruita per esaltare al meglio la cooperazione, dove si potrà avere il controllo di due squadre distinte una capitanata da Locke e l’altra da Chief.”.
343 Industries non si è fermata tuttavia alla realizzazione funzionale di una sistema cooperativo ma ha voluto osare la dove pochi hanno messo piede. Halo 5: Guardians potrà vantare un vasto sistema multigiocatore chiamato Warzone. Ben ventiquattro giocatori avranno accesso contemporaneamente a questo speciale deathmatch a squadre, il quale li dividerà in due gruppi da dodici individui ciascuno all’interno di una mappa quattro volte più grande rispetto alle arene viste nell’ultimo capitolo della serie. Quest’ultime, sempre secondo le parole di Holmes saranno strutturate in modo da consentire una vastissima possibilità di approccio e libero movimento anche sui veicoli più ingombranti, al tempo stesso garantiranno che non ci sia dispersione e in ogni punto della mappa vi regni l’azione di gioco, come? Inserendo anche l’IA.
Warzone non comprenderà solo scontri PVP ma offrirà anche una vastissima gamma di nemici controllati dall’intelligenza artificiale del gioco, arricchiti dalla presenza di boss e avversari speciali. Ognuno sarà libero di scegliere l’approccio di battaglia a lui più consono, andare alla caccia dei giocatori avversari, cercare di fare più punti possibili sfruttando il pve oppure difendere la propria posizione nelle basi dell’arena. Si perché all’interno dell’enorme mappa di gioco saranno presenti più basi neutre chiamate garage – il controllo di queste permette lo spawn di veicoli potenziati e facilmente accessibili – e basi proprietarie di ogni squadra all’interno delle quali vengono respawnati i morti in battaglia.
In queste sarà presente anche un nucleo che, se distrutto, porta alla vittoria immediata del team nemico. Una rivoluzione senza pari che porterà il multiplayer di Halo ad un livello inedito… spero solo che vada. Purtroppo non posseggo la Master Chief Collection ma informandomi sul web mi sono reso conto quante persone si siano trovate male con il comparto multiplayer di questa collezione: quasi sempre malfunzionante o con server inagibili, spero solo che 343 abbia imparato la lezione e che Warzone sia il passo giusto per riguadagnarsi la fiducia da parte dei fan di Halo e del suo competitivo multiplayer del quale vi avevamo già ampiamente parlato, perlomeno per quanto riguarda le modalità classiche, in questo articolo dedicato e al quale vi rimando.
Infine vi ricordo che Halo 5: Guardians è in uscita il 27 ottobre 2015, ovviamente come esclusiva Xbox One, lo avete già prenotato?