In un E3 2015 altalenante Ubisoft ha alzato la voce e ha detto la sua. Inutile dirlo, l’attenzione principale era focalizzato su Assassin’s Creed Syndicate, ma il publisher ha saputo catturare l’interesse di tutti anche con tanti altri titoli interessanti: da South Park alla nuova e intrigante IP For Honor, passando per i videogiochi legati al brand dei romanzi di Tom Clancy. Non solo The Division e Rainbow Six Siege, dei quali eravamo già a conoscenza da diverso tempo: con uno spettacolare finale di conferenza Ubisoft ha infatti annunciato il ritorno di una saga abbandonata da un bel po’. Tom Clancy’s Ghost Recon: Wildlands, sparatutto tattico sviluppato da Ubisoft Paris, è più che realtà, poiché è stato mostrato un video gameplay tratto da una versione pre-alpha, e sarà sviluppato su Playstation 4, Xbox One e PC.
La novità assoluta di Ghost Recon: Wildlands è rappresentata dalla componente free roaming, una feature che ormai per Ubisoft è un marchio di fabbrica. Ciò che mi ha colpito maggiormente nel primo momento in cui ho visto i primi stralci di gameplay è proprio la vastità del mondo di gioco, un mondo sconfinato, inesplorato e selvaggio, tutto da percorrere ed esplorare per portare a termine le proprie missioni in diversi modi possibili. Di questo ne parleremo più avanti, per ora focalizziamoci sull’ambientazione e sulla nuova missione del Team Ghost.
Le aree di gioco, come già detto, sono tante ed enormi e variano da aridi deserti a paesaggi rocciosi, passando per ostili lande ghiacciate e giungle selvagge. Siamo in Bolivia e il team militare Ghost è impegnato nel localizzare e sgominare tutti i principali esponenti del cartello della droga, orde di criminali che in questa zona del mondo fanno da padroni. Ubisoft ha fatto capire quanto ci tenga a questo progetto, definendolo il più ambizioso del momento.
Ecco le parole di Nouredine Abboud, Senior Producer di Ubisoft: “Con Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands stiamo portando il franchise di Ghost Recon in una nuova direzione, grazie a uno scenario open-world davvero vasto e splendido, in grado di reagire alle scelte dei giocatori. Sia giocando da soli che alleandosi con gli amici nella modalità in cooperativa, in Ghost Recon: Wildlands, i giocatori non rivivranno mai la stessa situazione, avendo a disposizione svariate possibilità di scelta ma soprattutto la massima libertà creativa di realizzare le proprie storie ed esperienze personali con il gioco “.
La demo mostrata a porte chiuse a Los Angeles, nella quale abbiamo visto il Team Ghost impegnato in una missione di infiltrazione in un accampamento, ha svelato la possibilità di giocare l’intera campagna in coop con altri tre giocatori, per un totale di quattro. Questo determinerà l’andamento della missione, poiché ogni utente potrà scegliere quale strada percorrere. Ogni obiettivo ci metterà di fronte a tre possibilità: potremo infatti scegliere l’approccio stealth per un lavoro furtivo e silenzioso, oppure potremo sfoderare le nostre abilità da cecchino e combattere dalla distanza con fucili di precisione o, infine, scegliere l’approccio più offensivo possibile: se pensate che la miglior difesa sia l’attacco, non avrete altra scelta che scegliere il terzo approccio, quello dell’agguato e dello scontro diretto! A proposito di ciò, c’è da dire che questo nuovo Ghost Recon: Wildlands abbandona il classico spirito militare per un’atmosfera da guerriglia, sicuramente più consona ad una guerra contro il cartello della droga.
Un ultimo appunto, anzi due: il gameplay e il comparto grafico. Quest’ultimo è mozzafiato, ho davvero poco da dire se non che ogni paesaggio mette in scena colori e scenari mozzafiato. Inoltre, gli elementi che troveremo sparsi nella nostra esperienza free roaming saranno condizionati dalle scelte che abbiamo compiuto in precedenza. Il gameplay è invece un misto tra terza e prima persona. In terza persona sarà la fase esplorativa, così come quella stealth, in modo da poter godere appieno della bellezza visiva non solo delle ambientazioni, ma anche dei look dei nostri guerriglieri; le fasi di combattimento invece ci faranno passare a una prima persona come il più classico degli fps per una maggiore precisione nella mira. È ancora da valutare, infine, l’IA dei nemici: la difficoltà, per il momento, è sembrata bassa, sotto questo aspetto speriamo Ubisoft apporti delle migliorie.
Tom Clancy’s Ghost Recon: Wildlands (ri)porta su console di nuova generazione una serie storica, forse ingiustamente accantonata da Ubisoft, che però in occasione dell’avvento delle nuove ammiraglie Sony e Microsoft ha saggiamente deciso di riproporre: l’elemento open world, ormai tipico dei titoli Ubisoft potrebbe essere il vero elemento vincente di una formula convincente già in partenza. Il brand immortale di Assassin’s Creed, mai come quest’anno complici anche i vari The Division e Rainbow Six Siege, potrebbe seriamente scendere dal podio.