Final Fantasy XV si è finalmente mostrato al mondo in vesti concrete. L’evento Uncovered, tenutosi lo scorso 31 marzo a Los Angeles, ha finalmente permesso a Square Enix di svelare tutto quello che aspettavamo di sapere e anche di più, in un uragano di informazioni a dir poco travolgente.
Innanzitutto solo il fatto che l’attesissimo nuovo capitolo della saga J-RPG fantasy più famosa di sempre abbia finalmente una data di uscita – 30 settembre 2016 – può essere motivo di giubilo e soprattutto fa pensare che forse, un giorno, avremo anche una release per Kingdom Hearts III. Anche la presentazione delle varie edizioni speciali non può che far gongolare i più appassionati della serie.
Ma le notizie più importanti riguardano il rilascio di una demo gratuita e accessibile a tutti e l’annuncio di altri due progetti, un film e un anime, che andranno di pari passo con la controparte videoludica, a dimostrazione di voler costruire attorno a Final Fantasy XV un universo crossmediale che unisca videogioco, cinema e serie tv.
La demo è disponibile fin dall’annuncio sugli store digitali Playstation e Xbox, ragion per cui ci siamo buttati a capofitto nel download per avere un primo assaggio di questo progetto, iniziato ben dieci anni fa sotto il nome di Final Fantasy Versus XIII e inizialmente coinvolto nella ‘Fabula Nova Crystallis’, salvo poi maturare nel corso degli anni nel ben più prestigioso nome di ‘Final Fantasy XV’.
La versione di prova, che ci cala nel sogno confusionario del protagonista Noctis, ci ha tenuto impegnati per circa trenta minuti anche se, proseguendo in linea diretta verso l’obiettivo finale di ogni livello senza perdervi troppo nell’esplorare la mappa di gioco, ve ne sarà sufficiente una manciata in meno.
Il primo elemento che salta all’occhio non appena si inizia a giocare la demo è il senso di modernità che Square Enix ha voluto instaurare in Final Fantasy XV. Tutto, dal character design agli stili architettonici, è più ‘nuovo’, più moderno e anche più cupo rispetto ai colori sgargianti che caratterizzavano i precedenti capitoli, ma non per questo meno bello da vedere: tutto, semplicemente, è più realistico.
Il motore grafico è chiaramente di alto livello: lo si capisce dai giochi di luci e ombre, perfettamente bilanciati a seconda delle condizioni atmosferiche che cambiano in maniera impressionante e visivamente splendida. Gli scenari sono mozzafiato e, se posizionati in alcuni frangenti, riuscirete a scovare qualche scorcio niente male. Anche i modelli dei personaggi sono ben caratterizzati, l’unico neo è rappresentato da qualche calo di frame frate giustificato dal fatto che non si sta giocando la versione finale del titolo.
Tutto il materiale video e le immagini mostrati finora ci hanno dato chiari indizi su chi sono i protagonisti e quali sono i rapporti tra loro, in più Square Enix ha già dichiarato che la trama di Final Fantasy XV non ruoterà attorno a una storia d’amore, come nei canoni della serie, ma sarà incentrata su altri tipi di relazioni. La demo che abbiamo giocato, che tra l’altro più che una prova di una parte del gioco ci è sembrata una vera e propria anteprima al prodotto finale, ci ha fatto intuire che probabilmente la relazione in questione riguarda proprio il protagonista, Noctis, e suo padre, figura centrale del sogno che ci apprestiamo a vivere.
Evidentemente è un rapporto speciale quello tra Noctis e suo padre, poiché quest’ultimo non è mai presente in senso fisico nel sogno ma rappresenta l’obiettivo finale da raggiungere come ancora di salvezza per sfuggire agli Incubi, piccoli mostriciattoli deformati che somigliano tanto agli Heartless di Kingdom Hearts.
All’inizio della demo ci ritroviamo a vestire i panni di un Noctis bambino e dovremo esplorare le varie aree in compagnia di un simpatico animaletto chiamato Carbuncle, il quale – a fronte di quel senso di modernità di cui abbiamo parlato in precedenza – comunica con noi mandandoci messaggi sullo smartphone.
Attraversando scenari idilliaci, fiabeschi e urbani nostro compito è seguire le indicazioni di Carbuncle, che passo per passo ci introduce alle meccaniche principali di movimento e di combattimento, alla ricerca della via di fuga dallo stravagante sogno del piccolo protagonista.
C’è tanto Kingdom Hearts in questa demo-anteprima di Final Fantasy XV. Non solo per il combat system, che fin dall’inizio era stato annunciato dagli sviluppatori come ispirato a quello del gioco crossover tra Square Enix e Disney, ma anche per l’estetica e l’impostazione stessa dell’intera sequenza di gioco.
Final Fantasy XV è il primo titolo action RPG della serie ed è proprio la componente action quella che desta più interrogativi. L’assaggio avuto in questa versione di prova è troppo esiguo per poter esprimere un giudizio concreto sul combat system. Sin dall’inizio veniamo muniti di una spada e un martello giocattolo con i quali testare le sezioni di lotta sugli Incubi sopra citati che compariranno in alcune sezioni della mappa – non vi ricorda qualcosa?
I tasti di interazione sono ridotti al minimo: prendendo come esempio il joypad della Playstation 4 con la quale abbiamo giocato la demo, il tasto cerchio corrisponde all’attacco, mentre quadrato corrisponde alla difesa e alla schivata. Il tasto croce, invece, corrisponde al salto. Il tasto di attacco varia lo stile (veloce, lento, dalla distanza) a seconda dell’arma che si usa e sia la fase offensiva che quella difensiva, se si tengono premuti i tasti relativi, agiranno in maniera automatica. Nel corso dei vari livelli ci si potrà persino trasformare in veicoli o animali, una feature tuttavia ininfluente ai fini del gameplay o del completamento del livello.
Un gameplay che, per ora, sembra un po’ legnoso e semplicistico, oltre che poco tattico. Migliora leggermente nella fase finale della demo, nella quale compare un imponente boss da sconfiggere – anche qui l’analogia con il sogno di Sora è lampante – e il piccolo Noctis si trasforma nella sua versione adulta, quella che abbiamo conosciuto all’annuncio, completa di un set di armi e abilità predefinite quel tanto che ci basta per capire quale sarà l’interfaccia base. Questa fase tuttavia, pur essendo molto più soddisfacente rispetto a quella precedente, dura troppo poco ed è troppo ridotta all’osso per permetterci di dare un parere omogeneo. Soltanto il prodotto finale, o una eventuale e quanto mai gradita nuova demo in futuro – magari quando il titolo si avvierà verso la fase finale del suo sviluppo – potranno farci esprimere un giudizio più completo.
Più che una demo di quel che sarà Final Fantasy XV ci è sembrato di giocarne una sorta di prologo, il cui compito è stato non tanto anticiparci le meccaniche di gioco quanto introdurci al nuovo universo creato da Square Enix. Un universo più moderno e realistico rispetto alle ambientazioni fiabesche a cui siamo abituati da quasi trent’anni, pur conservando l’imprescindibile elemento fantasy.
Trenta minuti scarsi, caratterizzati da tanta esplorazione e poco, scarno combattimento, non sono sufficienti per dare un giudizio omogeneo e concreto al nuovo capitolo dello storico franchise: una demo nel vero senso del termine ci avrebbe permesso di poter dire molto di più e non sarebbe certo cosa sgradita poter accedere a una nuova versione di prova, tra qualche mese, per poter toccare con mano in maniera più completa le nuove meccaniche di gioco.
C’è tanta attesa, e tanti interrogativi, per scoprire come sarà il primo approccio action di questo franchise storico, senza dubbio uno dei giochi più attesi dell’anno ma soprattutto la chiamata di più di una generazione di appassionati.