Con Dirt e Grid in pausa e in attesa di una loro nuova incarnazione, Codemasters punta sul suo brand a quattro ruote annuale: F1. Tutto quello imparato con le serie sopra citate è servito come base di partenza per il gioco ufficiale del campionato dedicato alla Formula 1. Badando bene che gli appassionati dovranno poi provare le stesse sensazioni di quando guardano in televisione i loro piloti preferiti sfrecciare per contendersi la prima posizione. Realismo quindi, immersione. Parole chiavi fondamentali per la riuscita del prodotto. Parole che sembrano ancora più avere una definizione chiara nella sua ultima versione: F1 2015.
Quando questo articolo sarà online, tutti i fan del campionato mondiale delle quattro ruote più seguito al mondo, avranno già assistito alla vittoria della Mercedes a Shangai nel Gran Premio di Cina, con Hamilton in Pole Position. Dovremo aspettare questa domenica per scoprire se la serie di vittorie del pilota inglese continueranno oppure se la Ferrari riuscirà a strappargli la vittoria.
Noi, con la nostra prova, abbiamo fatto un salto indietro nel tempo. Abbiamo infatti potuto gareggiare sul Singapore Street Circuit con la conformazione e le vetture del 2014. Vi ricordiamo che sarà infatti presente il campionato dello scorso anno come contenuto bonus; tracciati, scuderie e team della stagione attuale saranno presenti all’uscita del gioco, che poi verranno aggiornati in tempo reale secondo i cambiamenti dell’evento.
Uno degli aspetti rivisti di questo capitolo che già è stato rivelato, è la nuova presentazione che andrà a riprendere le inquadrature e lo stile visivo a cui assistiamo in televisione ad ogni gara. Un modo semplice ma funzionale per far rivivere le stesse sensazioni agli appassionati. Come videogioco però, è nel momento in cui impugniamo il volante delle monoposto che dobbiamo sentirci davvero immedesimati nel nostro pilota preferito. Per fare questo serve una realizzazione tecnica che ci faccia dimenticare che stiamo gareggiando virtualmente.
Ed è qui che entra in gioco l’Ego Engine, il motore grafico già famoso per quanto visivamente fatto con i capitoli di Dirt e Grid, oltre che con le precedenti incarnazioni di F1. Se nella nostra prova non abbiamo potuto ammirare la nuova presentazione televisiva, totalmente assente nella gara veloce da noi affrontata, la bellezza tecnica non poteva scappare ai nostri occhi. È il primo aspetto che volevamo mettere alla prova, volevamo vedere cosa la versione 4.0 del motore grafico di Codemasters fosse in grado di fare.
PC da gaming, dettagli al massimo, 1920×1080, Ego Engine 4.0. La combinazione perfetta. Siamo subito andati a modificare le impostazioni della gara cambiando il meteo. Singapore è già di per sé un circuito complesso, figuratevi inzuppato dalla pioggia, ma è sicuramente il miglior benchmark per ammirare gli effetti che si creano sul bagnato. Le luci che illuminano la pista si riflettono sull’asfalto di fronte a noi, nel mentre veniamo distratti dalle gocce di pioggia che si infrangono sulla carrozzeria della nostra vettura.
Se la scelta della pioggia si è rivelata vincente per rifarci gli occhi, non si è rivelata azzeccata per aggiudicarci una vittoria facile. Il bagnato cambia radicalmente il comportamento della vettura e in relazione a questo, il nostro modo di giocare. Il feedback in questa occasione sarà diverso, sentiremo la monoposto perdere aderenza, scivolare sull’asfalto e sbandare lateralmente. È compito nostro dosare accelerazione, freno e sterzo. Esagerare con una manovra vorrà dire ritrovarci con il muso nella direzione opposta, con secondi preziosi ormai persi.
Comunque, a prescindere dal tempo atmosferico, le sensazioni restituite al giocatore sono uniche. Giocare pilotando le monoposto attraverso gli occhi del pilota è un’esperienza assolutamente immersiva. La sensazione di velocità viene davvero avvertita, capiremo quando staremo sfrecciando oltre i trecento chilometri orari anche alla manovrabilità della vettura la quale avvertiremo che sarà cambiata.
Anche se Codemasters cerca sempre di avvicinare anche i novizi del mondo delle corse, non pensiate che l’approccio a F1 2015 sia semplice. Anche con gli aiuti attivi, sbagliare un ingresso in curva o esagerare con il dosaggio di acceleratore/freno/sterzo significa trovarsi in testacoda o fuori pista. Nel caso provocaste un incidente, dovrete tenere conto anche dei danni, i quali non saranno solo estetici, ma anche meccanici. Un danno all’alettone anteriore, per esempio, vi farà perdere aderenza e stabilità. Un più serio danno al motore invece non vi farà semplicemente più muovere.
Prima del campionato d’Austria, i fan della Formula 1 si troveranno un prodotto, come da anni a questa parte, fedele e immersivo. Capace sicuramente di catturare e tenere incollati i giocatori al pad grazie al feedback delle vetture, decisamente coinvolgente. I progressi tecnici del motore grafico di Codemasters è stato impossibile non notarli. Il dettaglio del Singapore Street Circuit è superiore rispetto al risultato ottenuto lo scorso anno, così come l’effettistica e i modelli delle vetture. Sarà poi compito dello sviluppatore tenere aggiornato il titolo come promesso, seguendo gli sviluppi reali del campionato.