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Anteprima

Dragon Ball Xenoverse – Anteprima, Goku sta per tornare

Ogni volta che vediamo annunciare un nuovo videogioco dedicato all’universo di Dragon Ball veniamo assaliti da sentimenti contrastanti: innanzitutto un’ondata di nostalgia, ricordando con piacere i tanti pomeriggi passati alla tv a guardare uno dei cartoni animati più amati di sempre. Subito dopo, i più tendono a storcere il naso, perché negli ultimi anni i titoli dedicati al manga di Akira Toriyama hanno davvero reso pochissima giustizia a uno dei brand fumettistici più famosi e amati in tutto il mondo. Dragon Ball Z: Burst Limit, Dragon Ball: Raging Blast e Raging Blast 2, Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi e Dragon Ball: Battle of Z sono state solo pallide imitazioni di Dragon Ball: Budokai Tenkaichi e Dragon Ball: Budokai, maestose trilogie risalenti ai tempi della Playstation 2 e che, ad oggi, rimangono le migliori espressioni videoludiche di Dragon Ball su console.

Ora, su console di nuova generazione, la musica sta per cambiare: Dragon Ball Xenoverse, in uscita il 27 febbraio su Playstation 4, Playstation 3, Xbox One, Xbox 360 e PC, sembra aver dato finalmente un’inversione di marcia al brand, oltre che una piacevole ventata d’aria fresca.

Bandai Namco ci ha finora bombardati di video gameplay, trailer e immagini che hanno potuto darci un’idea dell’ossatura di Dragon Ball Xenoverse. La dimostrazione finale è avvenuta giovedì 5 febbraio alle ore 18.00, data in cui gli sviluppatori del titolo hanno mostrato le prime ore di gioco in diretta mondiale live streaming sul proprio canale Twitch.

Stessi protagonisti, nuovi risvolti

Come ormai molti sapranno, la novità principale di Dragon Ball Xenoverse risiede nella trama: l’epopea di Goku, Gohan, Vegeta, Trunks, Piccolo e compagnia è stata riproposta in tutte le salse, videoludiche e televisive. È per questo che i ragazzi di Bandai ci mettono di fronte a una trama alternativa: sarà possibile infatti ripercorrere i principali eventi nella storia dell’anime vestendo i panni di un guerriero creato da noi. La storia sarà, tuttavia, leggermente modificata rispetto all’originale, a causa di due nuovi nemici, Towa e Mira, che altereranno il normale corso degli eventi.

In apertura dell’evento gli sviluppatori hanno mostrato il sistema di creazione del personaggio protagonista, ed è probabilmente questo l’aspetto più interessante del gioco: sarà possibile scegliere tra cinque diverse razze, ovvero Saiyan, Terrestre, Namecciano, Guerriero Majin e Stirpe di Freezer. Tale sistema di creazione sembra davvero ben fatto: sono tante le varianti estetiche selezionabili, come ad esempio il taglio degli occhi (potete scegliere se dare al vostro personaggio un’espressione più gioviale, alla Goku, o una più severa come Vegeta), la forma della bocca, la capigliatura e la stazza fisica, oltre che una discreta quantità di vestiti e colori diversi.

Pronti via, personaggio creato ed eccoci catapultati nella città di partenza: gli sviluppatori ci hanno mostrato la possibilità di interagire con altri utenti sparsi in tutto il mondo, oltre che personalizzare, proseguendo man mano nell’avventura di gioco, il protagonista con accessori, abiti, equipaggiamenti e tecniche speciali. In seguito, abbiamo avuto una dimostrazione diretta del gameplay di Dragon Ball Xenoverse con alcuni scontri 1 vs 1: dapprima impersonando il guerriero o la guerriera creati, dopodiché abbiamo avuto un assaggio dei moveset di alcuni personaggi, tra i quali Goku, Vegeta (Scouter), Tenshinhan, Piccolo e tanti altri.

Menare le mani alla vecchia maniera

Da quel che si è visto, il gameplay sembra unire tante caratteristiche dei precedenti titoli: il sistema delle combo è indubbiamente “vecchio stampo”, con una visuale tridimensionale in terza persona. Ispirata a Dragon Ball: Battle of Z è invece la possibilità di condurre scontri tra più combattenti, fino a un totale di 3 vs 3. E, sempre dall’ultimo titolo uscito l’anno scorso, pare essere tornato (purtroppo) quel mirino che tanto ha dato fastidio agli utenti in Battle of Z. Migliorato, invece, il sistema di parata: nell’ultima iterazione del brand, rompere la guardia avversaria era davvero arduo, ai limiti dello snervante. Questa volta, tramite un sistema che ci permette di teletrasportarci alle spalle dei nostri nemici, la parata diventa più facilmente frantumabile. Non è ancora chiaro come funzioni il sistema delle trasformazioni, ma pare che queste ultime siano a tempo limitato, in base alla quantità posseduta di Ki.

Il comparto grafico è invece davvero pregevole: abbiamo potuto osservare una versione, presumibilmente, per console next gen e la varietà dei colori, unite alla minuziosità nel dettagli e nelle espressioni facciali, rendono il tutto un gran bel vedere. Da sottolineare, inoltre, un corposo e gradito numero di costumi secondari per la maggior parte degli eroi: è possibile, ad esempio, scegliere di mandare Goku in campo con la tuta già completamente lacerata, oppure selezionare la corazza da combattimento Saiyan per Vegeta che più ci aggrada, tra quelle utilizzate dal guerriero nel corso della storia dell’anime. Qualcosa di già visto nei capitoli precedenti, ma la sensazione è che in Xenoverse la scelta sarà ancora più vasta.

Parecchio corposo sarà, invece, il roster dei personaggi giocabili. Oltre ai classici guerrieri presenti in Dragon Ball Z, sarà possibile utilizzare antagonisti o personaggi secondari estrapolati dai lungometraggi; sono state confermate, inoltre, alcune comparse d’eccezione di Dragon Ball GT, tra i quali Vegeta Super Saiyan 4 (disponibile già al day one per chi ha effettuato il pre ordine del gioco), Gogeta Super Saiyan 4, Goku GT e Super Saiyan 4, Li Shenron, Trunks GT e Pan. Alcuni di questi saranno scaricabili tramite DLC a pagamento oppure in caso di possesso del Season Pass.

I fan più sfegatatati del mitico Son Goku staranno aspettando l’uscita di Dragon Ball Xenoverse con tanto hype, ma anche con la dovuta apprensione: Bandai Namco non ha saputo ripetere, negli ultimi anni, le prodezze che ci hanno accompagnato in lunghi pomeriggi con la nostra amata Playstation 2. Le premesse di questo nuovo titolo sono, fin qui, molto buone, ma prendiamo il tutto con le pinze in attesa di quell’ormai non tanto lontano 27 Febbraio. 

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