Una delle sorprese dell’E3 2013 è stato sicuramente Dead Rising 3, terzo seguito della serie affetta zombie di Capcom, presentato durante la conferenza Microsoft. La notizia interessante riguarda l’esclusiva di questo su Xbox One, come già accaduto con il primo capitolo su Xbox 360. Analizziamo quindi il nuovo gioco di Capcom Vancouver.
Zombie… Zombie everywhere…
Ci troviamo a Los Perdidos, una città fittizia situata in California, dieci anni dopo gli eventi di Dead Rising 2. Il protagonista, un meccanico di nome Nick Ramos, si trova proprio nella zona di quarantena che confina gli infetti nella cittadina californiana, il nostro compito è quindi quello di sopravvivere, aiutandoci con armi di fortuna e collaborando con gli altri sopravvissuti. Passiamo ora a raccontarvi e analizzare il gioco basandoci sulla demo mostrata a porte chiuse durante l’E3, durata ben 25 minuti, e che ci permette di dare uno sguardo più approfondito a Dead Rising 3.
L’avventura inizia dal retro della tavola calda dove, trovata una sega circolare, la usiamo per amputare arti e dividere in due parti gli zombie sul nostro cammino. Notiamo la pioggia di punti esperienza fioccare per farci salire di livello, l’hud è presente in questa demo e rimane sostanzialmente invariato, la salute è mostrata dai soliti quadrati, seguita dalla barra dell’esperienza e dal numero di infetti sterminati. Troviamo il progetto della “sledge saw” e uniamo un martello da fabbro e la sega usata in precedenza per creare l’arma affetta zombie per antonomasia. Non serve più cercare i banchi da lavoro, l’abilità e gli attrezzi a disposizione di Nick gli permettono di combinare le armi sul posto. Vogliamo raggiungere un suv parcheggiato più avanti, decine di zombie ci separano dal traguardo, sfruttiamo le combo e gli attacchi speciali per farci strada e concludiamo in bellezza lanciando l’arma che dividerà il malcapitato morto vivente con un taglio netto in verticale. Preso il mezzo, ci divertiamo ad investirne le centinaia che hanno invaso le strade, si vede come Xbox One ha permesso agli sviluppatori di inserire un numero elevato di zombie su schermo, anche se per ora non ne conosciamo il numero esatto. Raggiungiamo un motel ed entriamo in una stanza, dove evidentemente in precedenza era un rifugio di sopravvissuti, svaligiamo un armadietto dove sono state lasciate diverse armi. Ora uno sviluppatore mostra l’interazione con smartglass, dal tablet segna al giocatore una location utile da raggiungere: un’armeria, in questo modo un’icona verde compare su schermo e possiamo avvalerci dell’aiuto dato. Torniamo in strada e ci avvaliamo della pistola di segnalazione appena trovata per distrarre gli zombie, ci vengono promessi altri modi per fare ciò, come per esempio attivare l’allarme di un negozio. L’open world e la varietà di ambienti ci convincono quando attraversiamo una rete fognaria per poi arrivare in un cimitero, prendere un carro funebre distruggendo lapidi con non morti annessi e terminare il rito funebre schiantandoci contro una pompa di benzina, a seguire flambè di carne putrida. Arriviamo alla destinazione precedentemente segnalataci, l’armeria pullula di armi utili a sfoltire l’orda che ci attende al di fuori del negozio. Le munizioni scarseggiano e le armi bianche continuano a essere la scelta preferibile a lungo andare. Poco più avanti troviamo una safe zone, a noi il compito di ripulirla dagli zombie, il fucile a pompa appena preso è ottimo in questa piccola stanza, sfruttiamo quindi le poche munizioni a disposizione. Troviamo un armadio dove cambiarci d’abito, qui vengono salvati i vestiti trovati in precedenza, in più troviamo un completo da squalo e un grazioso vestito da donna, indice che lo humor della serie è rimasto. La demo si conclude allo stesso modo di quella mostrata sul palco di Microsoft: entrati in una carrozza di un treno deragliato, ci fermiamo sul bordo in attesa del bombardamento richiamato tramite Smartglass. Questo decima gli zombie in pochi secondi e ci permette di assistere a esplosioni, sangue e budella sparse ovunque.
“… a seguire flambè di carne putrida”
Dead Rising 3 è stata una bella sorpresa, ancora di più l’esclusività e il lancio al D1 con la console, ci sembra un ottimo prodotto tutto sommato solido. L’impatto è sicuramente diverso del passato, la palette composta da colori accesi, caratteristica della serie, è stata sostituita da colori spenti e seriosi, atti a porre l’accento sulla situazione in cui ci troviamo. Lo humor sarà comunque presente con gli abiti e le armi modificabili, l’open world e l’assenza del tempo limite donano maggior libertà al giocatore. Interessante l’integrazione con Smartglass, da quanto rivelato offrirà una storia parallela e missioni extra accessibili solo da questa piattaforma. Da verificare gli impatti con le armi da fuoco, abbiamo notato qualche incertezza durante la demo, e la varietà delle situazioni. Per il resto crediamo che il lavoro di Capcom Vancouver debba essere tenuto sott’occhio dai fan della serie, senza far prevalere le prime impressioni, e dai futuri acquirenti di Xbox One.