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Anteprima

Dead Cells – Provato, un viaggio tra non morti e castelli fatiscenti

Quello dell’Early Access è un metodo d’approccio all’industria videoludica che nel corso degli ultimi anni è riuscito ad affermarsi con un implacabile impeto nel campo indie del mercato, un ottimo sistema che potrebbe garantire la luce della ribalta a team di piccole dimensione desiderosi di mettere a dura prova le proprie capacità. Seppur sia indubbio che tale sistema ha permesso la nascita di prodotti pensati unicamente per ingannare qualche sprovveduto videogiocatore, è impossibile non pensare ai tanti promettenti progetti che hanno recentemente raggiunto i nostri schermi, opere create con passione da sviluppatori indipendenti desiderosi di mostrare al mondo le proprie qualità.

Dead Cells - Protagonista

Dead Cells, rogue-like 2D attualmente disponibile su PC, è proprio una di queste creature, un titolo ancora allo stato primordiale appena resosi disponibile sul mercato ma che già si è rivelato in tutto il suo splendore, una piccola perla intrisa di potenzialità e pronta ad evolversi per diventare la punta di diamante che i ragazzi di Motion Twin sembrerebbero essere intenzionati a realizzare.

Il collezionista di… nuclei

Catalogare Dead Cells nella lunga lista di rogue-like che nel corso degli ultimi anni si sono esposti sul mercato sarebbe profondamente sbagliato. Ciò che l’opera di Notion Twin vuole infatti aggiungere ad un genere ormai definitosi con forza grazie alla presenza di titoli quali Binding of Isaac ed FTL, è un sistema di gioco che se da una parte continua a favorire una struttura ludica in cui il sopraggiungere del fatidico game-over comporterà la necessità di dover ricominciare la propria avventura, dall’altro lato opta ad integrare un effettivo sistema di progressione del proprio alter-ego digitale.

Dead Cells - Personaggio

In Dead Cells vi ritroverete infatti ad impersonare i panni di uno strano essere in grado di possedere il corpo di un qualsivoglia soldato ormai deceduto per collezionare una fonte d’energia a lui indispensabile, dei particolari nuclei che possono essere raccolti dai cadaveri dei nemici che ucciderete. Tali nuclei potranno poi essere utilizzati per migliorare le caratteristiche del vostro personaggio, dal numero di pozioni utilizzabili per poter recuperare un certo quantitativo di vita fino a miglioramenti di varia natura per il vostro equipaggiamento. Quella che ad una veloce occhiata potrebbe sembrare un aggiunta di poco conto, si rivela invece fin da subito un’idea magnificamente integrata nel sistema di gioco e potenzialmente capace di migliorare sensibilmente l’esperienza in-game che il titolo vuole offrire.

Se l’essere uccisi comporterà infatti la perdita definitiva d’equipaggiamento, denaro e nuclei accumulati, la presenza di una vera e propria progressione del protagonista, che di partita in partita andrà a migliorarsi con sempre maggior intensità sia in termini offensivi che difensivi, tende a ridurre sensibilmente il senso d’inconcludenza e frustrazione che l’intero genere è capace di portare alla luce della ribalta; la paura di perdere i tanti progressi fatti resta ovviamente ben presente man mano che si raggiungono nuove zone esplorabili, ma la sensazione che tutto ciò che si è fatto in ore ed ore di gioco non sia andato completamente perduto invoglia il giocatore a riprendere il pad in mano per ritentare la sorte ancora una volta.

Dead Cells - Abilità

L’intera ossatura posta alla base del gameplay è poi stata affiancata da un sistema di generazione casuale dei livelli, una scelta che potrebbe far storcere il naso a più di un utente ma che, a ben vedere, rappresenta un gustoso plus aggiuntivo che migliora sensibilmente l’opera. Ogni qual volta che dovrete ripetere il vostro percorso, vi ritroverete infatti davanti a tanto labirintici quanto soddisfacenti ambientazioni di generose dimensioni infarcite di segreti, pericolosi mostri di varia natura e scorciatoie che collegheranno tra loro le tante zone del titolo, come da tradizione nel sottogenere metroidvanio, sempre diversificate e piacevoli da esplorare. Unico importante neo della produzione, allo stato attuale, riguarda invece il sistema di controllo che, se da una parte si rivela reattivo e convincente con un pad, non riesce invece a convincere nel caso in cui si volesse optare in favore di mouse e tastiera.

C’è un gioco nel mio bug

Tecnicamente parlando, Dead Cells si caratterizza per uno squisito lavoro in pixel-art che valorizza l’intera produzione, con nemici e scenari di gioco splendidamente realizzati uniti ad una grande varietà d’ambientazioni, tra intricate foreste ed enormi castelli ricchi di dettagli. A chiudere il tutto ci pensa infine il protagonista, le cui animazioni attentamente lavorate contribuiscono a migliorare ancor di più il piacere visivo che il titolo offre, un lavoro ottimamente rifinito ma attualmente afflitto da gravi problematiche dovute alla precaria condizione del titolo.

Dead Cells - Nemici

Come ci viene infatti precisato ogni qual volta che daremo inizio ad una partita, il gioco è attualmente disponibile allo stato d’Early Access e, in quanto tale, risulta essere ancora afflitto da numerose problematiche in termini di bug e glitch che possono minare pesantemente l’esperienza finale. Nel corso delle mie run ho dovuto affrontare problematiche di ogni tipo, dall’equipaggiamento che scompare ai nemici che compaiono dal nulla, fino al protagonista che rimane incastrato con elementi dello scenario; non vanno poi assolutamente dimenticati i numerosi crash che mi hanno colto alla sprovvista in diverse situazioni, in taluni casi conclusesi con la funesta cancellazione di tutti i salvataggi di gioco.

Dead Cells è insomma un’opera che sprizza genuina creatività da ogni suo pixel, sviluppata da un talentuoso team che sembra essere intenzionato a rimboccarsi le maniche per migliorare tutto ciò che ancora deve essere limato o rifinito all’interno della produzione. Com’è prassi per qualsivoglia titolo disponibile in accesso anticipato, anche il nuovo nato di Motion Twin necessiterà di un gran lavoro per l’aggiunta di materiale che possa rimpolpare l’offerta attualmente disponibile e la sistemazione dei tanti problemi che attualmente affliggono il titolo, prima di potersi davvero imporre con preponderanza nel mercato odierno, sempre più selettivo e pericoloso per gli ultimi arrivati sulla scena; ciò detto, però, non fatichiamo a credere che gli sviluppatori lavoreranno alacremente nel corso dei prossimi mesi, così da poter portare sui nostri schermi la piccola perla che il pubblico brama con così tanta insistenza. Se il buongiorno si vede dal mattino, insomma, possiamo già stappare la bottiglia di champagne.

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