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Anteprima

Dark Souls III – Un ritorno alle origini con uno sguardo al futuro

Sono passati ormai cinque anni dalla pubblicazione del primo Dark Souls, e sette dal rilascio del primo titolo della saga “Souls”, se così possiamo chiamarla. Da allora è partita l’ascesa di From Software, piccola azienda videoludica giapponese prima conosciuta unicamente per titoli di stampo orientale riservati ad un pubblico perlopiù di nicchia quali Armored Core o Tenchu.

Tra i meriti di Hidetaka Miyazaki ci sono quello di essere riuscito a rendere popolari dei videogiochi dalla difficoltà impegnativa e quello di essere riuscito a raccontare delle storie in un modo unico, senza usare cut-scene o dialoghi diretti, bensì lasciando sempre un velo di mistero e delle domande che trovano risposta solo attraverso un’attenta osservazione e speculazioni personali.

Un nuovo cimitero

Il primo Dark Souls fu quasi un fulmine a ciel sereno, il secondo capitolo ha fatto storcere il naso a molti dei fan più accaniti – anche perché, ricordiamolo, non era sotto la direzione artistica di Miyazaki -, ed ora, ad un anno dell’uscita di Bloodborne, che a modo suo è riuscito a rinnovare gameplay e stile di gioco della saga, ci prepariamo a ricevere delle risposte. Anche se probabilmente Dark Souls III, con la sua lore, ci lascerà con ulteriori dubbi e domande.

Poco più di una settimana fa è stato pubblicato l’opening cinematic sul canale Youtube ufficiale della Bandai Namco, e tra meno di due mesi potremo finalmente metter mano sul titolo. Per il momento possiamo solo parlarvi di quanto è stato mostrato e delle nostre aspettative al riguardo.

Prepare to die. Again. And Again.

Per prima cosa, ovviamente ci ritroveremo in una landa inedita chiamata Lothring: i collegamenti con Lordran e Drangleic non sono ancora ben definiti, ma una cosa è certa: questa volta l’ambientazione sarà molto più cupa dei predecessori. L’esperienza di Bloodborne avrà di certo influenzato l’estetica del nuovo gioco, ma ovviamente sono altri i motivi che hanno spinto a questa scelta: a quanto pare la desolazione sarà un punto ancora più cardine rispetto al passato. Da quanto visto nei filmati, avremo a che fare con strutture di pietra possenti, cavalieri perduti e tanta, tanta cenere, in contrapposizione con la fiamma.

Gameplay dal passato

In termini di gameplay, da quanto visto dalle demo, ci troveremo di fronte ad un ibrido tra Dark Souls II e Bloodborne: il combat system sarà di sicuro più frenetico e punitivo, ed avremo a che fare con armi dai moveset unici e ben definiti. Insomma, tutto quello che mancava al capitolo di transizione. Una cosa è certa: come al solito dovremo studiare per bene le aree che andremo ad affrontare, imparando dalle morti e tenendo sempre gli occhi aperti in cerca di trappole ed imboscate, che di certo non mancheranno.

Dark Souls 3 anteprima

Per quanto riguarda il comparto grafico, assisteremo al primo “Souls” pensato unicamente per next-gen: dopo l’esperienza di Bloodborne e non possiamo che aspettarci che un alto livello di dettaglio, anche se il gioco girerà ad un massimo di 30 fps anche su PC, e la cosa ci ha fatto storcere non poco il naso. In ogni caso, From Software ha dimostrato di poter imparare dai propri errori: speriamo di non vedere più cadaveri che si animano senza alcuna ragione fisica e texture a bassa risoluzione, ma siamo abbastanza sicuri che la nostra fiducia è ben riposta. Anzi, l’ambiente di Dark Souls III promette davvero di essere d’impatto.

In definitiva, Dark Souls III ha tutte le carte in regola per diventare un titolo memorabile ai livelli del primo della serie: la promessa di innovare e migliorare una formula già ben affermata è davvero accattivante, e tutto ciò, unito alla mente ed alle idee di Miyazaki difficilmente potranno deludere le nostre rosee aspettative. Non ci resta che aspettare questi due mesi che ci separano dal lancio.

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