Oramai dobbiamo tristemente farci il callo, le edizioni rimasterizzate dei titoli di maggior successo dell’ormai passata old-gen sono diventate una realtà a tutto tondo con cui i videogiocatori devono necessariamente convivere, volenti o dolenti che siano, ed è ormai accreditato che anche Dark Souls II finirà in questo nero girone infernale. Non bisogna però cadere nel banale errore di etichettare ogni singola remastered come inutile ed evitabile, anche grazie al lavoro di alcune software house che hanno voluto portare una ventata d’aria fresca alle versione rimasterizzate dei loro titoli per renderne l’acquisto più appetibile.
Fortunatamente, sembrerebbe proprio che anche il team di From Software sia intenzionato a sviluppare un Dark Souls II: Scholar of the First Sin che risulti interessante non solo ai neofiti della serie ma anche a chi, con i tre capitoli del brand usciti fino ad oggi, ci ha passato centinaia di ore. Anzi, questa succosa nuova versione del gioco, destinata ad arrivare nei negozi di tutto il mondo su Playstation 4, Xbox One e PC il 3 aprile 2015, sembrerebbe puntare proprio agli appassionati del brand, i quali si ritroveranno un Dark Souls II con un comparto grafico migliorato per l’occasione, tutte le espansioni rilasciate fino ad oggi e tante altre piccole novità che faranno sicuramente felici tanti giocatori che amano le sfide impegnative.
Dark Souls II: Scholar of the First Sin, esattamente come la versione base di Dark Souls II, manterrà invariate tutte quelle caratteristiche che hanno reso la serie tanto amata. Questo vuol dire che ci troveremo nuovamente in un titolo estremamente punitivo, meritevole di possedere uno tra i gameplay action più gratificanti e complessi che si siano mai visti in quest’ultimi anni, con il risultato che, fin dai primi minuti di gioco, verrete massacrati decine e decine di volte anche con il più debole dei nemici, fattore che vi porterà ad essere estremamente cauti ed attenti al fine di non perdere intere sessioni di gioco a causa di una banale distrazione e che renderà ogni vittoria un vero e proprio momento di pura estasi.
Ciò che, però, segnò un vero punto di stacco tra il primo ed il secondo Dark Souls fu la limitazione di quantità allo spawn dei nemici, un fattore tanto banale nella sua semplicità quanto preponderante nelle sue conseguenze nell’economia di gioco. Se, infatti, nel primo Dark Souls era possibile “farmare” anche per intere ore al fine di ottenere nuovi livelli e conseguentemente migliori caratteristiche (eventualità che, di fatto, abbassava enormemente quell’apparentemente invalicabile montagna d’apprendimento che si veniva a creare soprattutto durante gli scontri con i boss), in Dark Souls II si è preferito optare per un respawn limitato dei nemici, una caratteristica di gameplay che riuscì nel non facile compito di dare un profondo scossone alla struttura di gioco, lasciandola però sostanzialmente invariata.
Tale introduzione, di fatto, portò il videogiocatore ad un nuovo livello di terrore, costringendolo a tenere sempre alta la guardia al fine di non essere sconfitti e, conseguentemente, rischiare di perdere tutte le preziose anime ottenute fino a quel momento. Persa totalmente quella fastidiosa situazione di squilibrio presente nel primo Dark Souls, vi ritroverete ad affrontare boss estremamente potenti e pericolosi che vi costringeranno a sfruttare tutte le vostre capacità con il pad, una vera e propria danza di morte dove anche il più piccolo e banale errore potrebbe essere fatale, semplicemente da brividi. Fortunatamente, tale meccanica di gioco resterà invariata in Dark Souls II: Scholar of the First Sin, il quale presenterà non solo il gioco base, ma anche le tre espansioni uscite fino ad oggi, alcune delle quali sono state accolte dal pubblico in maniera alquanto tiepida.
Com’era logico aspettarsi, l’approdo del gioco su piattaforme maggiormente performanti ha dato agli sviluppatori la possibilità di migliorarne numerose caratteristiche dal punto di vista tecnico. Dark Souls II faceva già un gran bel figurone su old-gen, che tra texture in alta qualità, giochi di luci ed ombre di gran livello ed una variegata palette di colori riusciva ad offrire scorci mozzafiato semplicemente indimenticabili, ma su console next-gen i ragazzi di From Software sono riuscite a fare ancor di meglio. Dark Souls II: Scholar of the First Sin sfoggia decisivi miglioramenti sia in termini di risoluzione sia per quanto riguarda texture di tutte le superfici, effettistica di luci ed ombre e qualità dell’ambiente, tra vegetazione, acqua e vestiti.
Il cambiamento più importante, però, riguarda l’aumento numerico ed il riposizionamento degli avversari lungo tutto la mappa, i quali saranno presenti anche in nuove tipologie totalmente inedite. L’ottima idea di From Software, infatti, è stata quella di creare un titolo che possa risultare come una sfida per tutti i videogiocatori, indipendentemente che abbiano già giocato o meno Dark Souls II. In realtà, la software house ha affermato che anche il comparto narrativo di Dark Souls II: Scholar of The first Sin sarà ulteriormente ampliato grazie all’aggiunta di nuovi personaggi secondari ed inediti testi leggibili nelle descrizioni degli oggetti, al fine di arricchire il misterioso universo dei Souls con nuovi ed interessanti dettagli.
Al tutto verranno anche aggiunti numerosi aggiustamenti al bilanciamento del gioco. Infine, Dark Souls II: Scholar of the First Sin sarà acquistabile anche su Playstation 3 ed Xbox 360, ma le versioni che verranno rilasciate su queste piattaforme rappresenteranno solo una sorta di edizione GOTY che conterrà al suo interno i tre DLC rilasciati, ma senza presentare alcun altro tipo di miglioria.