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Anteprima

Carmageddon: Reincarnation – Provato

“Ricapitoliamo i punteggi: le donne valgono 10 punti in più rispetto agli uomini. I ragazzi 40 punti. I bambini sotto i 12 anni valgono ora ben 70 punti. Ma il punteggio più alto è per le donne e gli uomini con oltre 75 anni, il cui valore è arrivato ad oltre 100 punti” Anno 2000: La corsa della morte non va ricordato solo per il giovane Stallone o per il suo essere un film cult, ma per noi videogiocatori, soprattutto per aver ispirato Carmageddon. Non solo c’è un protagonista, o presunto tale, Max Damage, ma anche un auto che cita direttamente quella guidata da Frankenstein nel film. È difficile non conoscere il gioco, bene o male, per un motivo o per un altro, ha fatto parlare di sé. Anche chi non l’ha giocato in prima persona, saprà dell’enorme polemica che scaturì Carmageddon. Infatti, il regolamento di Anno 2000 non è poi così diverso da quello del gioco di Stainless Games, viene da sé capire il motivo di tanto rumore. Fu infatti uno dei primi videogiochi a far rizzare i capelli dei mass media (dopo Death Race, cabinato del 1976 anch’esso ispirato alla pellicola di Paul Bartel) e del parlamento, il quale ritirò tutte le copie sul suolo italiano per poi sostituirle con la versione con gli zombie dal sangue verde al posto dei pedoni. Stainless Games continua a portare avanti la sua amata quanto discussa IP, la scelta è ricaduta su una campagna Kickstarter che ha avuto un successo tale da fargli superare la soglia dei 400.000$ richiesti per iniziare lo sviluppo, arrivando a 625.143$. Carmageddon: Reincarnation è ora in Early Acces su Steam, scoprite con noi quanti punti abbiamo accumulato.

Attaccati al casco…

Avviato il gioco, la nostra attesa per il gioco finale aumenta a dismisura. L’unica modalità ora disponibile è “freeplay”, ma vediamo il multiplayer, la campagna e soprattutto “CarMODgeddon”. Queste ultime tre non sono ora selezionabili, ma iniziamo a farci venire l’acquolina in bocca pensando a cosa il Workshop di Steam e i modder potranno offrirci, sapete quanto amiamo le mod. Ci buttiamo nella modalità libera, ma prima, ricordiamo le regole per chi non ha mai giocato alla serie Stainless Games. Ci sono tre modi per completare la gara: distruggendo ogni avversario, ammazzando ogni pedone presente sulla pista o attraversando ogni checkpoint. La scelta è vostra, ma noi optiamo spesso, e volentieri, per la prima opzione. In gara infatti, le altre auto tendono a perdersi per la mappa piuttosto che seguire il tracciato, prendere Carmageddon come un classico gioco di corse non è il modo migliore per divertirsi. Anche nella nostra prima corsa, ci siamo buttati nella mischia e creato un vero e proprio Destruction Derby insieme all’IA.

Carmageddon: Reincarnation

Al “3,2,1” iniziale non potevamo che ripetere la scorrettezza tipica della serie, piede sull’acceleratore, abbiamo portato Max Damage in testa, spappolando lo starter per guadagnarci qualche punto extra. Lo spirito della serie è rimasto intatto, lo si capisce dai primi secondi di gara. Cerchiamo i pedoni per aumentare il tempo a disposizione e mettere da parte qualche gettone per i, prevedibili, futuri danni. Inoltre, in questo capitolo hanno una valenza ancora superiore. In qualsiasi momento è possibile accedere ad un menu circolare che mette in pausa la partita, per comprare abilità o modificatori. Questi possono avvantaggiarci notevolmente, in cambio di una spesa sostenuta, la quale potrebbe farci rimanere al verde per ripararci il mezzo, rischiando così di venire distrutti. Sparsi per la mappa sono presenti dei barili, i quali una volta colpiti attivano automaticamente dei malus o bonus. Se siamo sfortunati potremmo imbatterci in “Hot Rod”, il quale ci fa impennare come la macchina omonima, oppure “Pinball” che ci fa rimbalzare qualsiasi cosa tocchiamo, danneggiandoci. Fortunatamente alcuni effetti sono positivi e influiscono sui pedoni o sugli avversari.

Carmageddon: Reincarnation

Ben equipaggiati, teniamo d’occhio la minimappa e ci dirigiamo in direzione dell’avversario più vicino. Prendiamo la rincorsa e ci schiantiamo a tutta velocità contro la sua vettura che non fatica a perdere pezzi. È infatti lodevole il sistema di danneggiamento delle vetture, la carrozzeria si ammacca, il colore viene a mancare, così come varie parti che compongono il veicolo. Se distruggiamo le nostre armi, come la trivella di The Twister, diventiamo decisamente meno distruttivi, è quindi opportuno ripararci. Ogni auto ha la sua resistenza e debolezza. Alcune sono più propense a subire danni rispetto ad altre, risultando così più facili da distruggere. Hanno dalla loro altri aspetti positivi. Come la velocità, potendo magari evitare all’ultimo un avversario. Tra questi troviamo vecchie glorie come la già citata Eagle R con alla guida il simpatico Max Damage, oppure Annihilator. Velocissimo, ma penalizzato proprio da questo fattore. Alla prima accelerazione la parte anteriore si alza, in questo modo non solo perdiamo aderenza, ma rischiamo di ribaltarci, subire danni, oltre a non vedere nulla di ciò che si ha davanti. Adatta a chi vuole attraversare tutti i checkpoint. Chi preferisce la carneficina meglio Towmeister o The Twister, ben armati e protetti. O ancora meglio: The Plow. Un gigantesco bulldozer modificato da Don Dumpster per essere devastante nel Carmageddon. La sua possanza terrifica chiunque, chi si ferma è spacciato. Ma il suo ovvio difetto è la lentezza. Ognuno quindi è libero di scegliere il mezzo in base al proprio stile di gioco.

…Max Damage è tornato!

Per ora la scelta è limitata a otto vetture e quattro piste. Le quali, anche queste, ricordano quelli del primo capitolo, come il tracciato montanaro con le mucche al pascolo. È comunque possibile divertirsi ed avere un assaggio del gioco anche se i contenuti non sono ancora numerosi. Ad oggi, i problemi più grandi riguardano il lato tecnico. In particolare l’ottimizzazione, è infatti esoso in termini di risorse. Seppur non un miracolo visivo, gli fps tendono ad essere piuttosto bassi, con cali estremi in alcune delle mappe. Le impostazioni visive sono povere, l’antialiasing, tra gli altri, si può attivare senza poterne scegliere il tipo e la qualità. Gli sviluppatori, patch dopo patch, continuano a lavorare su questo aspetto, prevedendo di poter far girare il gioco oltre i 30 frame per secondo anche su PC non proprio performanti nella release finale. Altra nota dolente sono i caricamenti delle vetture, decisamente lunghi, così come l’attesa per iniziare una gara, circa un minuto e mezzo, alleviato da una soundtrack metal piuttosto piacevole.

Carmageddon: Reincarnation è un Early Access di prim’ordine, come tutti i giochi sotto questa categoria dovrebbero essere. Gli aggiornamenti sono frequenti, gli sviluppatori tengono aggiornati i giocatori sul da farsi, sui problemi attuali e fornendo le indicazioni su come segnalare altre eventuali magagne. A fronte di un prezzo d’acquisto superiore alla media (24€) andate ad acquistare un prodotto imperdibile per chi ha amato i Carmageddon originali, che può essere appetibile anche a chi non ne ha mai sentito parlare. Violento con il giusto humor nero, ma soprattutto divertente. I contenuti attuali non sono molti ma vi danno la possibilità di provare un prodotto che risulta già ora uno dei migliori giochi ad accesso anticipato. Aspettatevi bug e crash, inoltre mettete da parte un po’ di pazienza per i lunghi caricamenti. 

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