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Call of Duty Black Ops 3 – Le novità del multiplayer, della coop e degli zombie

Mentre nelle ultime settimane i rumor sul ritorno della seconda guerra mondiale come protagonista delle vicende del prossimo Call of Duty si facevano sempre più insistenti e realistiche, Treyarch e Activision hanno messo fine alle dicerie. Niente ritorno al passato, niente Panzerschreck o lanciafiamme. È chiaro come Call of Duty voglia guardare avanti, continuare con quanto iniziato con Black Ops 2 e proseguito con Advanced Warfare. Proporre una visione del futuro prossimo, facendoci porre le classiche domande: come sarà la civiltà? Come si sarà evoluta? Come sarà cambiata la medicina?

…prima che inizi a ribellarsi.

Il teaser trailer rilasciato qualche giorno fa mostra una visione ampia a queste risposte. L’evoluzione della vita in ogni suo aspetto, in diverse situazioni. Gli impianti saranno la nuova speranza per chi pensava di non poter più camminare, correre, scrivere, sentire o vedere. Un cambiamento radicale nella quotidianità, durante lo svolgimento delle proprie passioni, nello sport.

COD call of duty Black Ops 3 Anteprima

Dove il video vuole andare a parare è un ramo particolare: quello militare. Il governo americano, pur smentendo le dicerie, sta lavorando in segreto per migliorare gli aggiornamenti biomeccanici da applicare ai soldati. Fino a che punto l’umanità sarà in grado si spingersi? Quanto l’impianti cambieranno le sorti degli uomini in battaglia?

Le premesse non sono originali – Adam Jensen ci era arrivato decisamente prima -, il teaser non è riuscito a sorprenderci. Confidiamo comunque in Treyarch, con Black Ops 2 è riuscita a creare una narrazione e degli intrecci narrativi unici ad un livello mai raggiunto prima dalla serie. Siamo curiosi di scoprire come la storia di questo terzo capitolo si ricongiunga con i precedenti, quanta libertà di scelta venga data al giocatore, e soprattutto le novità nel gameplay.

Not the bees!

Il reveal trailer è già riuscito, almeno in parte, a svelare queste curiosità. A prima vista lo stile visivo adottato è quello usato da Sledgehammer per Advanced Warfare. Notiamo subito come il periodo storico abbia influenzato sul design delle armi e dei nemici, in particolar modo. Le macchine non hanno emozioni, eseguono i loro ordini senza provare dolore. Per questo vengono utilizzate attivamente in battaglia, mech e droidi si affiancano all’uomo, ancora in grado di essere leale, per ora. Gli umani hanno ancora il controllo sulla tecnologia, ma cosa succederebbe se si ribellasse? Se prendesse il sopravvento?

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Sicuramente abbiamo già visto come questa possa cambiare le carte in tavola. Come una guerra possa essere stravolta e la vita di un soldato agevolata. Il plot riguardante gli innesti, ha permesso a Treyarch di riprendere gli Exo movimenti di Advanced Warfare. Abbiamo visto nuovamente in azione il doppio salto, con il soldato che si aggrappa automaticamente ad una sporgenza.

Questo indica come, ancora una volta, le mappe si svilupperanno anche in verticale, per darci il modo di sfruttare al meglio questa abilità. Il terreno comunque sarà un campo di battaglia ricco di scontri, potremo andare al riparo velocemente con la scivolata potenziata. Ciò che ha incuriosito un po’ tutti però, è di sicuro quello che sembra la vera novità in termini di movimento: la camminata laterale sulle pareti. Non sappiamo come sarà attivabile e quanta libertà avremo, ma è sicuro che la direzione intrapresa ha come obiettivo di rendere i movimenti ancora più dinamici e fluidi, concatenati tra loro.  

Gli innesti non permettono solo abilità atletiche fuori dal comune, i nostri soldati sono anche in grado di utilizzare abilità offensive. Abbiamo visto una sorta di controllo mentale con la sola imposizione della mano destra, trasformata poi in una minigun, utile per eliminare l’ultimo nemico. Nicolas Cage sarebbe contento di sapere che possiamo controllare uno sciame di nano-api, con inoltre la capacità di hackerare, a quanto sembra, dei droni.

Multigiocatore, zombie e cooperativa

Un gradito ritorno nella serie è sicuramente la campagna cooperativa. Rara ma apprezzata. Già nel trailer lo sviluppatore ha voluto subito mettere in chiaro come questa sia la caratteristica principale dello story mode, il quale sarà maggiormente godibile in quattro giocatori. Ognuno potrà usare un suo personaggio completamente personalizzabile, lo stesso utilizzato nel multigiocatore o nella modalità zombie.

A proposito, chi meglio dei suoi creatori possono migliorare un’esperienza già di per sé divertente? Treyarch ha promesso che questa sarà la migliore e la più grande campagna a base di non morti di sempre. Un gioco talmente vasto da poter essere considerato un titolo a sé stante. Una nuova trama e un sistema di progressione basato sull’esperienza dedicato, separato da quello del competitivo quindi, permetterà alla modalità di essere più profonda che mai, garantendo il fattore rigiocabilità.   

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Per parlare concretamente del multigiocatore è ancora presto, ma la novità di quest’anno è che non solo potremo vederlo in azione nel classico video reveal verso settembre, ma potremo provarlo con mano grazie alla closed beta dedicata. Quello che sappiamo ora è la presenza del “Specialist character system”, il quale permette di salire di livello in ogni capacità e abilità del nostro soldato. Non è esattamente chiaro cosa significhi e come funzioni, ma è certo che questo sistema si affiancherà a quello classico legato all’esperienza del giocatore e delle armi che usiamo, sistema già visto nel precedente Black Ops.

Come avevamo scritto nella nostra recensione, le abilità Exo hanno stravolto il classico approccio alle battaglie di Call of Duty. Niente più occhi solo di fronte a noi, ma anche in cielo. Le abilità dei soldati saranno utilizzabili anche nell’online, con le mappe adattate per garantirne l’utilizzo. Si metta il cuore in pace quindi chi desiderava un ritorno ai COD “old style”.

Se vogliamo dire la nostra, non siamo rimasti particolarmente impressionati dal reveal trailer. Ed è strano, non è da Call of Duty. Ogni anno la curiosità generata dal primo video d’annuncio era alle stelle. Sembra si sia perso l’effetto sorpresa legato alle novità del gameplay e del setting. Con Advanced Warfare aveva funzionato perché era davvero qualcosa di nuovo per la serie, questa seconda volta, no, non funziona. Abbiamo visto diversi elementi ripresi non solo dal lavoro di Sledgehammer, ma anche da altri titoli. Considerazioni comunque che dovranno essere avvalorati da una prova con mano, Treyarch è brava a stupirci. 

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