Prima di parlare dell’ultimo lavoro di Ken Levine, facciamo un passo indietro e tuffiamoci di nuovo nei ricordi di Rapture.
Nei panni di Jack ci troviamo – a causa di un incidente aereo – all’entrata di un faro, la porta alle nostre spalle si chiude accompagnata da un pesante fragore, mentre le luci si accendono e illuminano la frase simbolo della creazione di Rapture: “No gods or kings. Only Man.”
Niente dei o re. Solo l’uomo. È la perfetta descrizione dell’utopia con cui nasce la città di Andrew Ryan, dove non è la politica o la religione a limitare la libertà dell’uomo ma lo scopo è quello di favorire il singolo individuo. E come tale, la storia ci ha insegnato che troppa libertà data all’uomo è controproducente, inoltre Ryan abbraccia idee di capitalismo e chiunque non sia riuscito a raggiungere l’alta classe in questa società si ribella contro di lui. Dopo lo sfruttamento commerciale dell’Adam da parte di Frank Fontaine tutto va allo sfacelo, i poveri usarono la sostanza per attaccare la borghesia, il resto degli abitanti dovette adattarsi, diventando anch’essi ricombinanti in modo da sopravvivere ad una situazione che è sfociata irrimediabilmente in anarchia.
Gli svilluppatori hanno in realtà messo in atto una pesante denuncia alla società americana, Bioshock Infinite non è da meno.
Da Rapture a Columbia
In realtà Columbia non si differenzia idealmente di molto da Rapture, infatti vengono nuovamente messi in atto ideali politici coinvolgendo la società a stelle e strisce. La città volante non è altro che un simbolo creato dal governo per rappresentare la potenza nascente della nazione, inoltre in grado di sconfinare creando un immagine di prepotenza. Non ci volle molto a trasformare quella che era un luogo patriottico in un campo di battaglia per mettere in atto una guerra civile, e ancora una volta, gli opposti si distinguono per ideologie estreme. Il Partito dei Fondatori è composto da coloro che si ritengono i fondatori della città, sono al comando con le loro idee ultranazionaliste e xenofobe, dall’altra parte abbiamo i Vox Populi, sono gli anarchici della situazione che disdegnano le idee razziste e nazionaliste dei Fondatori.
Invece l’esatto opposto è l’ambientazione, non solo si passa da sotto il livello del mare a sopra, ma dai luoghi bui e claustrofobici ci troviamo al chiaro del sole con una libertà d’azione maggiore. Grazie alle Sky-Line, binari che attraversano tutta Columbia, possiamo spostarci con grande rapidità dove desideriamo, il tutto con l’utilizzo di un particolare uncino chiamato Sky-Hook. Vista la situazione queste non fungono solo da mezzo di trasporto. Difatti nei vari video-gameplay, abbiamo visto come anche i nostri nemici siano in grado di sfruttarle per raggiungerci o spararci in movimento. Le strade sono piene di blu, bianco e rosso, dai drappi appesi alle finestre fino agli stendardi iconici nei pressi degli speakers’ corners, i cartelli propagandistici tappezzano la città infastidendo coloro che non apprezzano l’ideale comunicato, istigando così reazioni violent
Best of America
Noi indosseremo i panni di Booker DeWitt, ex agente dell’agenzia di sicurezza Pinkerton, ingaggiato da un uomo misterioso che gli assegna il compito di andare a Columbia per salvare Elizabeth e portarla a New York, in cambio risanerà i suoi debiti ormai ingrossati con il gioco d’azzardo. Contrariamente ai precedenti Bioshock il protagonista ha un passato, una sua identità, parla e interagisce con la ragazza. Lei è il fulcro di tutto, è rimasta imprigionata a Columbia fin dall’infanzia, al nostro arrivo si preoccuperà e ci intimerà di andarcene per impedire che il suo carceriere si accorga della nostra presenza. È come una bambina che esce per la prima volta di casa e scopre il mondo, l’abbiamo vista entrare in un negozio di oggetti patriottici scherzandoci e giocherellandoci, sorprendendosi con facilità alla vista di questi. Tutto cambia appena il mobilio trema e il Songbird emette il suo verso, Elizabeth da allegra e tranquilla mostra la sua preoccupazione e ansia andando a nascondersi per evitare lo sguardo di colui che la sta cercando. Seppur con la preocupazione che il Songbird riesca a trovarla e attaccare Booker, lei è sempre con te, ha particolari poteri tra cui l’alterazione del tempo e dello spazio, o la telecinesi. Durante il gioco possiamo chiedergli di sfruttare le sue abilità per creare una copertura, far apparire un barile di munizioni, un vagone che schiaccerà i nemici. Inoltre può hackerare o aprire porte se muniti di grimmandello e di sua spontanea volontà può passarci armi e munizioni. Fortunatamente gli sviluppatori hanno garantito che non dovremo farle da balia, è in grado di difendersi da sola, nascondersi e menare le mani quando opportuno.
Se a Rapture si sfruttava la mutazione genetica grazie ai plasmidi e i tonici, nei cieli di Columbia vengono sostituiti dai Vigors e i Gear. I primi sono poteri simili a quelli che già conosciamo, “Devil’s Kiss”, ad esempio, è “Incenerimento!” dei primi due Bioshock ma se ne aggiungono di nuovi come “Weapon Slave” che permette di animare un’arma e colpire direttamente i nemici, oppure “Bucking Bronco” che fa levitare i nemici in modo da colpirli senza resistenza uccidendoli con facilità. Inoltre Elizabeth è in grado di potenziarli oppure potremo sfruttare le capacità dei due personaggi per un unico devastante attacco, la ragazza però diventa esausta facilmente, i suoi poteri la stancano fino a fargli sanguinare il naso. I Gear permettono di potenziare il personaggio in quattro parti del corpo differenti: testa, torso, braccia e gambe, avanzando si dovrà decidere quale zona e quale particolare potenziamento scegliere. Per quanto riguarda il gameplay si torna ad utilizzare o una bocca da fuoco o un vigors, come nel primo Bioshock, e non entrambi contemporaneamente, alternandoli a piacimento quando più opportuno. Mitragliatrici, fucili e pistole compongono il nostro arsenale, ora c’è anche la possibilità di raccoglierli da terra. Il trailer dei VGA 2012 ci hanno confermato quanto le Sky-Line creino un dinamismo durante il gameplay, tutto è molto più rapido e adrenalinico in confronto al passato. Lo Sky-hook, non è solo uno strumento che ci consente di spostarci a grande velocità, ma è anche un’arma bianca utile nel corpo a corpo.
Tutto il nostro arsenale lo possiamo testare non solo sul corpo delle fazioni che ci daranno contro, ma anche qui troviamo diversi pezzi da novanta mostrati in diversi trailer. L’handyman è il Big Daddy della situazione: possente, rabbioso e devastante. Al contrario del paparino però è molto agile, veloce e spicca enormi balzi, usa le sue gigantesche mani di porcellana per schiaffeggiarci o afferrare tutto l’afferrabile (compresi cavalli o oltri nemici, è temuto anche da loro). Esteticamente è un automa ma vediamo anche un cuore pulsante al suo centro. Gli inquietanti Boys of Silence sono in una sorta di scafandro, sono ciechi ma ci sentono bene e una volta allarmati urleranno per avvisare chiunque si trovi nei dintorni. Il Motorized Patriot è un ennesimo simbolo del patriotismo americano, il volto è quello di Washinghton e alle loro spalle sventolano due bandiere statunitensi, imbracciano una gatling gun ironicamente chiamata macinapepe. Le siren sono degli spettri, difficile accorgersi della loro presenza, questo fin quando non si palesano per resuscitare un nemico abbattuto. Di Songbird ne abbiamo già parlato, è sicuramente la bestia più importante a Columbia, svolge un ruolo chiave, è il carceriere di Elizabeth ma anche il suo unico amico, obbedisce solo a lei e attacca con ferocia chiunque si avvicini alla ragazza. I suo occhi comunicano le sue emozioni, come i Big Daddy, dal verde dell’indifferenza si passa all’aggressività del rosso.
Considerazioni finali
Insomma fan di Bioshock non temete, molti di voi non hanno inizialmente apprezzato le nuvole di Columbia, ma abbiamo capito che in realtà questa non si discosta molto da Rapture. Entrambe devono essere scoperte, nascondono la “bestia dell’america”, Elizabeth e Booker evolveranno la loro amicizia, e scommettiamo che il carico emotivo che ci faranno vivere sarà intenso. Ora non ci resta che darvi appuntamento tra circa due mesi per il verdetto finale di quello che, mettiamo le mani sul fuoco, crediamo possa essere uno dei migliori videogiochi del 2013.