Purtroppo ci troviamo in un periodo videoludico esageratamente statico dove il riciclaggio di meccaniche già rodate e sfruttate è diventato una moda comune tra le più grandi software house del mondo e qualsiasi videogiocatore non può non ammettere che, soprattutto negli ultimi anni, l’industria videoludica si sia voluta prendere una lunga vacanza. Ormai mancano le idee, manca l’innovazione, manca quella scintilla di genialità che era in grado di rivoluzionare brand e generi interi che tanti di noi rammentano con nostalgia ed un filo d’amarezza, un’insostenibile situazione che ha portato ad un conseguente ed inesorabile piattume generale composto da titoli che, seppur qualitativamente ottimi, non riescono più a stupire.
In tal senso, il mercato indie è riuscito a dare un sonoro ed importante scossone a questa preoccupante situazione, permettendo anche agli sviluppatori economicamente meno avvantaggiati di dare vita alle loro stravaganti ma sempre interessanti idee, e Besiege è proprio questo, una semplice idea che sta velocemente prendendo forma. Quando il team di Spiderling Studios mostrò al mondo la sua opera, tutti compresero subito le vere finalità del gioco, sperimentare qualcosa di diverso dal solito, e già dai primi trailer rilasciati riuscimmo a capire che il team di sviluppo aveva tutte le carte in regola per mettere in piedi una struttura di gioco solida ed originale. Al momento, il titolo si trova in Early Access e delle cinque isole che saranno disponibili a lavoro ultimato, noi abbiamo potuto provarne solo una, la quale è comunque bastata a darci un’idea di quello che il gioco potrebbe rappresentare. Siete curiosi di sapere se Besiege abbia le carte in regola per conquistarci o se il tutto rischia di esplodere come una bolla di sapone? Allora non dovete far altro che continuare a leggere.
Il primo aspetto che abbiamo riscontrato giocando a Besiege è stata la totale mancanza di un qualsiasi comparto narrativo. All’interno del titolo, infatti, non vi sarà alcuna trama a dare un vero è proprio senso alle nostre azioni, ma sarà presente solo una lista composta dai diversi livelli che si sbloccheranno man mano che avanzeremo nel gioco. Il nostro scopo, tanto semplice sulla carta quanto complesso nelle meccaniche, sarà quello di creare una macchina di morte e distruzione per assaltare una base nemica o per arrivare dal punto A al punto B della mappa mentre si affrontano arcieri, guerrieri e cannoni. Il cuore pulsante di Besiege però, non è tanto il raggiungimento dell’obiettivo prefissato dal gioco, bensì la costruzione della terrificante arma con cui decimare le forze avversarie.
All’inizio di ogni livello, infatti, vi ritroverete a dover letteralmente assemblare pezzo dopo pezzo una struttura semovente che sia adeguatamente armata e difesa. La struttura di gioco, che da un certo punto di vista ci ha ricordato una sorta di versione videoludica dei tanto amati Lego che avevamo da bambini, metterà a nostra disposizioni un gran quantitativo di blocchetti utilizzabili, tutti con le proprie caratteristiche e peculiarità, al fine di realizzare carri armati, aeroplani o addirittura UFO da guerra (senza contare le numerose produzioni che stanno spuntando su youtube, alcune delle quali sono davvero geniali). Insomma, un gioco semplice ed immediato… sulla carta. Effettivamente, potrebbe essere davvero facile cadere nel comprensibile errore di definire Besiege un titolo esageratamente “elementare” e basilare nelle sue meccaniche di gameplay, ma basteranno appena cinque minuti per venire a conoscenza del vero potenziale del gioco, la fisica.
In Besiege, infatti, tutto quello che andrete a costruire dovrà superare il pericoloso e insidioso test delle leggi fisiche che, vi possiamo assicurare, non avranno alcuna pietà con voi. Ogni qual volta che vi cimenterete nella costruzione di un mezzo di trasporto dovrete tener conto di ogni minima variabile, con risultati alle volte davvero inimmaginabile che vi faranno sentire dei veri architetti; costruire ruote di legno per una struttura troppo pesante potrebbe portare al crollo di tutta l’opera, inserire troppi cannoni che sparano in simultanea potrebbero dar vita ad un eccessivo contraccolpo che manderà in mille pezzi tutta la struttura, il fuoco dei lanciafiamme potrebbe ritorcersi contro di voi, troppi blocchi di ferro renderanno impossibile il movimento del vostro mezzo, e così abbiamo solo scalfito la superficie dell’immenso iceberg di difficoltà che vi si parerà davanti, un enorme muro di ostacoli che vi porterà a decine e decine di fallimenti anche solo per un piccolo blocco di legno posizionato nel punto sbagliato, cosa che rende ogni vittoria estremamente gratificante ma sorretta da una struttura di gioco decisamente non adatta a tutti.
Inoltre, al momento non è presente alcun tipo di guida o tutorial che ci permetta di prender confidenza con questi elementi in un tempo accettabile per gli standard attuali (noi ci abbiamo messo ore anche solo per realizzare le “armi” più semplici), anche se siamo certi che molti videogiocatori potrebbero già ritenere più che soddisfacente l’attuale versione del titolo, spendendo numerose ore nella combinazione di cannoni, leve, ali, cavi, seghe circolari ed esplosivi per creare l’arma di distruzione di massa definitiva. In effetti, il vero divertimento di Besiege risiede nel suo spingerci a creare mezzi sempre più complessi ed intricati per il raggiungimento dei nostri scopi, con il risultato che se nel primo livello ci siamo limitati ad una semplice catapulta, già alla quinta missioni avevamo costruito un robot da guerra che sparava palle di fuoco e seghe circolari in giro per la mappa, e ogni creazione ingegneristica che porterete a compimento vi farà sentire decisamente bene (soprattutto quando la vedrete distruggere castelli, dar fuoco a cavalieri e bombardare arcieri in un tripudio di sangue e macerie). Di fatto, è anche possibile costruire mezzi molto semplici e limitati per portare a compimento i diversi obiettivi nel più breve tempo possibile, ma vi assicuriamo che fare ciò vi rovinerebbe l’intera esperienza, la quale fa gioco/forza proprio sulla vostra fantasia e creatività.
Nel corso della nostra prova abbiamo potuto provare solo i quindici livelli dell’isolotto denominato Ipsilon, ma questi sono stati più che sufficienti per mettere in mostra il lato tecnico del titolo che, nonostante la sua struttura da indie game, è risultato decisamente pregevole. In verità, le mappe 3D di ogni missione sono piuttosto essenziali, mostrando solo qualche fascio d’erba che circonda delle sparute casette realizzate in pieno stile medievale mentre pochi alberelli e porzioni di castelli edificati su alcune collinette si stagliano sullo sfondo insieme a qualche piccola torretta di guardia sparpagliata qua e la per la zona.
Nonostante ciò, il risultato riesce nel sul compito più basilare, ovvero deliziare l’occhio grazie a colori molto accesi che ricordano da vicino uno stile cartoon che non si prende troppo sul serio. Come detto poco sopra, la fisica del gioco è preponderante nell’economia di gioco e, per tale motivazione, risulta incredibilmente ben realizzata, con la possibilità aggiuntiva di poter fare a pezzi qualsiasi oggetti che ci si pari davanti; dalle case agli alberi, dalle pareti in pietra ai castelli, tutto può essere distrutto dalla nostra furia omicida incontrollata, e quando ci si mettono di mezzo gli esplosivi più potenti, si può assistere ad uno spettacolo pirotecnico davvero apprezzabile.
In conclusione, possiamo affermare senza paura di essere smentiti che Besiege si sta muovendo verso la direzione giusta, soprattutto grazie ad un gameplay che nella sua semplicità si è rivelato come una delle idee più originali degli ultimi tempi. A questo punto non possiamo far altro che attendere fiduciosi il rilascio della versione completa, sperando soprattutto nell’introduzione di un qualche corposo tutorial che possa aiutare i videogiocatori a muovere i primi passi all’interno del titolo che, altrimenti, rischia di essere esageratamente complesso e dispersivo. Siamo inoltre molto curiosi di vedere se gli sviluppatori introdurranno un qualche supporto alle mod, le quali potrebbero rendere l’opera finale semplicemente infinita. Incrociamo le dita, le premesse per una piccola perla videoludica sono tutte davanti ai nostri occhi, non bisogna far altro che sfruttarle nel modo giusto.